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Il modello di Business aziendale di Ikea

Esterno di un punto vendita Ikea
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Il modello di business di Ikea applicato alla nostra azienda

Il modello di business è l’insieme delle soluzioni organizzative e strategiche attraverso le quali l’azienda acquisisce vantaggio competitivo – Cit. Wikipedia.

Uno dei modelli di business più controcorrente ma allo stesso tempo efficaci degli ultimi tempi è quello di Ikea, la multinazionale nata in Svezia.

Ikea è stata in grado di democratizzare l’idea di arredamento, rendendo il design utile, bello e rivolto a tutti.

Il business di Ikea si articola attraverso strategie diversificate

Se analizziamo uno per uno i vari punti del modello Ikea, scopriamo subito che l’azienda è stata particolarmente innovativa nella sezione dedicata ala distribuzione.

L’innovazione di questa Azienda, consiste nel saltare la fase di consegna e montaggio dei mobili, facendo si che sia cliente a ritirare direttamente in magazzino il prodotto acquistato, portarselo a casa e montarlo da se.

Se per molti questo potrà sembrare una carenza di servizio, Ikea è stata bravissima a farlo passare come un valore. Eliminando consegna e montaggio si è riusciti ad abbassare i costi ed eliminare le lunghe attese, tipiche degli altri mobilifici che non fanno magazzino ma hanno solo il campionario esposto.

Una regola nello stabilire il proprio business plan è quella di sapersi innovare e differenziarsi dai competitor.

L’ikea e l’e-commerce

Sebbene la diffusione degli store sia distribuita nei centri nevralgici del territorio, ci sono ancora molti clienti che dovrebbero fare troppa strada per acquistare direttamente. Oppure ci sono clienti cross channel che amano acquistare online e ritirare di persona la merce nel negozio fisico.

L’e-commerce è per Ikea un canale di successo, anche attraverso il mobile, usato per il servizio post vendita con supporto via chat oltre che come canale di acquisto vero e proprio.

Ikea è riuscita nel corso degli anni a creare un legame emotivo tra il suo brand e i clienti. L’azienda si è impegnata nella ricerca di materiali sostenibili per un minor impatto ambientale. Una iniziativa è stata quella di piantare un numero di alberi pari a quelli abbattuti per costruire i mobili. In Ikea ogni singolo prodotto nasce in risposta ad un bisogno del cliente. Il cliente sarà cosi soddisfatto e troverà nel prodotto acquistato la risposta alle sue necessità. In definitiva sarà contento di aver ben speso i suoi soldi e tornerà a comprare.

Ikea segue con occhio attento il proprio target di clienti e il rapporto che hanno con la propria casa, cercando di offrire sempre il prodotto giusto per ogni situazione. Il campionario Ikea è sempre lo stesso, ma in ogni paese in cui Ikea è presente, l’Azienda adatta le strategie di marketing alle specifiche abitudini abitative di quella determinata popolazione.  In questo modo, con un unico prodotto, Ikea si rivolge a target diversi usando canali e presentazioni ad hoc, riuscendo così a massimizzare i ricavi.

Sfogliando il catalogo Ikea, e navigando nel sito internet, la multinazionale svedese appare esemplare. La comunicazione è sempre diretta, chiara e ben studiata senza lasciare spazio ad incomprensioni o equivoci.

Leggi anche: Le caratteristiche di un e-commerce vincente

L’importanza del Brand Ikea

L’obiettivo del brand è rendersi riconoscibile a più persone e trasmettere al cliente i valori dell’azienda.

All’interno degli store il cliente parteciperà attivamente e verrà guidato all’esperienza di acquisto.

Ikea è un brand che contribuisce a migliorare il benessere delle persone. Trasmette il potere della condivisione, in linea con una realtà dove i consumatori sono sempre più consapevoli, globalmente connessi e pronti a fare proprio il valore del brand e a trasferirlo ad altri.

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Riconoscibilità del brand

Innanzitutto l’origine del nome:

Ingvar Kamprad, scomparso di recente è considerato uno degli uomini più ricchi al mondo, per dare corpo alla sua creazione partì proprio dal nome da dare al suo business. Ebbe l’idea, neanche tanto originale di sfruttare le lettere che per associazione si legavano a lui. scelse la “I” come iniziale del suo nome, la “K” come iniziale del suo cognome, “E” come iniziale di Elmtaryd, la fattoria in cui era nato e per ultima la “A” di Agunnaryd il villaggio in cui si collocava la fattoria. Ne viene fuori un nome che pur non originale è facile da ricordare e da pronunciare in quasi tutte le lingue.

La riconoscibilità del brand traspare anche dalla struttura caratteristica dei negozi che è pressoché standardizzata in tutti i Paesi del mondo in cui Ikea è presente.

La comunicazione avviene attraverso i seguenti canali infornativi:

  • Il famoso catalogo, pubblicato a partire dal 1951, in 25 lingue, costituisce il più importante strumento di marketing. Viene distribuito gratuitamente, ed è considerata la pubblicazione con il maggior numero di copie al mondo.
  • internet
  • cartelloni pubblicitari
  • Social Network
  • Radio e televisione

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Ikea e il posizionamento sui Social Network

Ikea non ha solo un account globale ma ne ha uno per ogni paese dove è presente. Ogni account social è gestito con le proprie strategie. Il profilo Twitter di Ikea USA, per esempio, si è trovato nel 2013 a dover gestire una crisi, quando venne diffusa la voce della presunta presenza di carne di cavallo nelle polpettine servite nell’area food dei punti vendita. Ci fu una grandissima interazione da parte di utenti preoccupati che chiedevano spiegazioni.

Ikea, nel ruolo di social media manager, consapevole della sua responsabilità, rispose a ciascuna richiesta dei clienti, fornendo tutti i dati, le prove e le rassicurazioni del caso.

Innovativa la campagna messa in atto su Facebook per l’apertura nel 2010 di uno store a Mälmo, in Svezia. Piuttosto che usare i canali pubblicitari tradizionali, Ikea ha pensato di usare Facebook attraverso la creazione di un account per il gestore del nuovo negozio, aggiungendo al suo profilo foto con le immagini dello store.

I clienti, avevano l’opportunità di taggare i diversi prodotti che vedevano nelle fotografie e mettere il proprio nome su di essi. La prima persona a taggarsi su un oggetto lo riceveva in omaggio.

Come applicare il business model Ikea alla propria azienda

Se oggi IKEA è un colosso mondiale non non vuol dire che non possa essere d’ispirazione anche per i piccoli business. Servendosi dell’aiuto di professionisti del marketing possiamo copiare i punti salienti di questo modello di business e fare nostre le strategie diversificate che si sono dimostrate vincenti. Bisogna cercare di distinguersi dai competitor, rendendo il cliente più interattivo, copiando il lato fai da te di ikea. Il cliente ci sarà grato di averlo reso più autonomo attraverso tutorial, oppure scegliendo diverse modalità di fruizione dei servizi offerti.

L’analisi della concorrenza fornisce informazioni strategiche

L’analisi della concorrenza è una componente essenziale della strategia aziendale che spesso viene ignorata, o valutata con approssimazione, senza rivolgersi a specialisti del settore.

Non aver paura di mostrare pubblicamente i proprio Valori

Ikea li dichiara pubblicamente, dall’uso di materiali ecosostenibili, alla presenza di immagini che ritraggono famiglie non tradizionali nei suoi famosi cataloghi. Facciamoci aiutare da esperti in marketing a mettere bene in vista il manifesto dei valori che portiamo avanti con la nostra azienda. Piccola o grande che sia non dobbiamo aver paura, ma dobbiamo attirare i clienti con il nostro modo di vedere le cose.

Adattabilità dell’offerta

Molti mobili Ikea sono modulari, esistono in vari colori e dimensioni, così da potersi adattare alle case più diverse. Anche per i nostri clienti dovremo proporre offerte flessibili, adatte alle loro esigenze, lavorando molto sulla personalizzazione.

La prima domanda che dobbiamo farci è se davvero sappiamo chi sono i nostri clienti. Aver chiara tale risposta consente di indirizzare le strategie commerciali dell’azienda in modo sicuramente efficace.

Seguire il progresso

I mobili Ikea si adattano al progresso e agli strumenti che usiamo nella vita quotidiana. Più si conosce lo stile di vita dei propri clienti, più sarà facile modulare le offerte in modo da amplificarne l’efficacia.

Invitare il cliente alla compilazione di form, attraverso il sito della propria azienda, raccogliere mail, numeri di cellulare e fare domande sulle abitudini o sui gusti personali. Sono tutti elementi che se applicati in modo professionale ci mettono meglio in relazione con il cliente, sia prospect che già acquisito.

Allestire un canale e-commerce efficiente che garantisca nella massima scioltezza, la fruibilità del catalogo dei servizi o prodotti offerti e allo stesso tempo garantisca la sicurezza dei dati lasciati dai clienti.

Curare il lato Social Network

Per le aziende i Social Network sono un’arma a doppio taglio. Rappresentano il canale di sfogo più immediato per i clienti. Tante volte vengono usati per chiedere informazioni o aiuto per prodotti e servizi acquistati ma, spesso anche per esporre lamentele.

Il buon Social Manager dovrà essere in grado, oltre che a garantire il posizionamento sui social, di gestire tutte le interazioni derivanti dai vari canali. Fornire gli aiuti richiesti e rispondere a tutte le lamentele, fornendo le spiegazioni necessarie per evitare che il cliente perda fiducia nell’azienda.

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