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Marketing per Startup: le strategie migliori per farsi conoscere

 

Tante grandi strategie di marketing vincente sono nate con una startup.

E alcune volte, dopo una fase iniziale carica di incertezze, la startup si trasforma in un’azienda florida in crescita costante, nonostante la giovane età.

In questo passaggio un ruolo decisivo è giocato dalle strategie di marketing che hanno contribuito al decollo dell’idea.

Ma facciamo qualche esempio per spiegare bene quanto sia fondamentale il marketing per una startup.

Marketing per startup: la strategia di Netflix

Un esempio che tutti noi conosciamo? Netflix.

Il colosso dell’home entartainment che oggi conta più di 139 milioni di abbonati nel mondo ha visto la luce nel -quasi lontano- 1997, quando il suo fondatore Reed Hastings, ingegnere informatico, fu costretto a pagare 40 dollari di penale per aver consegnato con ritardo il DVD ‘Apollo 13’ al noleggiatore.

Forse la rabbia per quei 40 dollari accese in lui un pensiero, a sua volta creato magari da un’intuizione, che unito all’idea di cambiare il modo che le persone avevano di guardare la tv, lo portò a creare una startup che oggi ci permette di avere in casa nostra film e serie tv per tutti i gusti. Mentre Blockbuster falliva.

Per capire meglio come una grande idea possa trasformarsi in un’azienda innovativa andiamo per gradi, ma la certezza è che senza un marketing ben fatto e calibrato sulle esigenze di un’azienda agli albori non ci sarà crescita.

Nel caso di Netflix ad esempio la strategia di marketing vincente è stata l’e-mail marketing personalizzata: grazie ad un algoritmo che categorizza i gusti dell’utente, fin dagli albori veniva inviata una mail che informava su una nuova serie e un nuovo film che rientrava nei gusti dell’utente.

L’e-mail era costituita dalla locandina della nuova programmazione e poche parole, in modo che l’utente fosse colpito subito dall’immagine non appena apriva la posta.

Nel tempo questa strategia di marketing è stata applicata anche all’app, che notifica le novità in arrivo.

A questo punto non ci rimane che analizzare nel dettaglio cos’è una startup e che caratteristiche deve avere un piano marketing.

Ma….cos’è una startup?

Una startup è un’azienda che ha l’obiettivo di creare o sviluppare un servizio innovativo per una determinata fascia di mercato.

Il pensiero alla base della startup è quello di lanciare nel mercato un’idea che possa cambiare il modo che le persone o le aziende hanno di approcciarsi a qualcosa di consueto, e migliorarlo.

Possono venirci in mente molti esempi di come può nascere una startup: studenti universitari che hanno un’intuizione geniale, imprenditori visionari che vogliono portare aria fresca nel loro settore, o magari un ingegnere informatico che dopo 40 dollari di penale si chiede come fare perché non accada più a nessuno.

Insomma, i contesti dell’idea illuminante possono essere molteplici, ma l’obiettivo sempre il medesimo: rendere il progetto di partenza un business a tutti gli effetti, trasformando in fatti quello che ha affermato Steve Blank, imprenditore simbolo della Silicon Valley:

“Una startup è un’organizzazione temporanea, che ha lo scopo di cercare e validare un business model scalabile e ripetibile”.

Marketing per startup: vediamo quando iniziare

Quindi all’inizio è solo un’idea, un’intuizione, una potenziale rivoluzione.

Il padre- o i padri- dell’idea hanno sempre un problema subito dopo l’illuminazione: dove trovare i soldi per iniziare.

Spesso per risolvere la questione si muovono nella loro comfort zone, cercando sostegno in familiari e amici e scovando magari fra di loro un co-founder con cui sostenersi a vicenda per le spese iniziali.

Anche gli investitori in questa prima fase mettono in gioco capitali ridotti proprio perché l’unica cosa che esiste è un’idea.

Con quello che si è riusciti a ottenere finanziariamente partono i lavori con lo sviluppo dei prodotti e dei prototipi, un business plan e un attento studio del mercato di riferimento; viene creato il team, e insieme a lui devono essere pianificate strategie di marketing per startup, efficaci e altamente performanti.

Tutto ciò che viene realizzato in questo momento decreterà gran parte del successo della startup, la sua crescita, il suo continuo sviluppo e la sua stessa esistenza.

Ma senza andare troppo avanti, vediamo quale può essere il marketing giusto per una startup.

Marketing per startup: svela chi sei

Più conosciamo un prodotto e più ci sentiamo sicuri nell’acquisto e nel consigliarlo agli altri.

Se ‘sentiamo’ parlare bene di un servizio, ci sentiamo giustificati nello sceglierlo.

Più ne sappiamo di chi ha inventato il prodotto o il servizio, e più ci sembrerà di avere a che fare con un vecchio amico.

Per tutti questi motivi è indispensabile che un’azienda agli albori metta in atto tutte quelle strategie affinché venga conosciuta, su di lei si chiacchieri e si sappia chi sta dietro alle quinte.

Pensiamo per un attimo a Steve Jobs: per il mondo lui è stato e sarà sempre quel giovane studente che sperimentava nuove tecnologie nel buio garage di una villetta americana, che è riuscito a mettere tutta la musica del mondo in un dispositivo grande quanto la tasca dei jeans e che ha regalato ai giovani il suo ‘Stay hungry, stay foolish’.

E adesso non diciamo che quando compriamo un i-phone non pensiamo un po’ anche a lui, alla sua semplicità diventata genio, all’ingiustizia del cancro in giovane età e alla breccia di speranza che le sue parole hanno infuso nei cuori di chi pensa di poter migliorare il mondo.

Quindi che caratteristiche deve avere il marketing per startup? Vediamo insieme dei punti essenziali:

  • Rispondi alle domande del tuo mercato di riferimento in modo semplice, diretto e leggibile. A questo scopo sono utilissimi contenuti da inserire nel sito che possano essere d’aiuto a chi sta cercando informazioni su argomenti legati al tuo business; fatti aiutare da un esperto SEO per identificare le domande più frequenti, le parole maggiormente utilizzate e scrivere gli articoli senza essere banale o noioso…chi legge un tuo contenuto deve arrivare fino all’ultima parola.
  • Fai conoscere i tuoi servizi o prodotti documentando il più possibile ogni fase, iniziando proprio dal processo creativo
  • Ogni membro del team deve mostrarsi per ciò che è: può essere efficace un video di presentazione individuale, perché così come crede nel progetto il suo inventore, è importante che chi ricopre altri ruoli spieghi perché ha scelto di intraprendere il medesimo percorso.
  • Chiedi testimonianze ai tuoi clienti e rendile fruibili nel sito e sui social: lascia che sia il tuo cliente a parlare, a raccontare e a scrivere la storia del tuo successo.
  • Rendi la storia della tua avventura di startupper un esempio per chi custodisce un’idea innovativa nel cassetto: coinvolgi il più possibile senza tralasciare nulla ma enfatizzando le tue emozioni, i tuoi pensieri e la passione che ti ha condotto a metterti in gioco in una sfida di business innovativo. A questo scopo sono utilissimi un blog e una presenza accattivante sui social.

Conclusioni

Come puoi ben vedere il marketing per startup ha al suo interno delle strategie che uniscono competenze tecniche e creatività pura, mixate in un percorso di strutturazione del brand e authority.

D’altronde tutti parlano dell’importanza di innovare, creare, cambiare quello che non funziona, che rallenta le nostre vite, che danneggia l’ambiente, che non ci fa sentire sicuri o che potrebbe nuocere al futuro dei nostri figli.

La nostra società ha la necessità di dare vita a startup innovative in grado di segnare uno spartiacque fra il vecchio mondo e un futuro meno antico, e conoscere il più possibile di ciò che si propone come nuovo è la strada migliore affinchè venga abbracciato e abbia successo: per questo il marketing per startup assume una rilevanza cruciale.

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Tecniche di web marketing in pillole: 8 azioni efficaci sulle quali investire

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Forse non lo sai, ma più probabilmente sì: devi assolutamente promuovere la tua attività nel modo opportuno, usando le tecniche di web marketing adatte al tuo caso per costruire una strategia vincente. Ecco una lista in otto punti che può darti una mano ad iniziare.

1. Prima di tutto un buon progetto di web design

In genere non siamo portati a pensare allo sviluppo di un sito web come ad una tecnica di marketing. Se non hai un sito esteticamente magnetico o come più spesso si sente dire “accattivante” forse qualcuno arriverà a visitarlo, ma in pochi resteranno abbastanza per comprendere quello che fai o concludere un acquisto.

La quantità di tempo e attenzione che riceverai dai tuoi clienti è proporzionale all’impatto visivo del tuo sito internet e alle emozioni che è in grado di suscitare. In altre parole: il suo design non può permettersi di essere poco convincente, remando contro la tua strategia di digital marketing (ad esempio la pubblicità che pagherai per promuoverlo in rete). I tuoi sforzi economici e le energie profuse in una campagna di annunci pay per click, nel remarketing o nella pubblicità display  a poco potranno servire se il tuo sito non è tanto bello… da promuovere se stesso!

Quindi: un design piacevole e tecnicamente funzionale è alla base di tutto: pagine web ordinate, facili da consultare e interessanti sapranno sorreggere al meglio ogni tua futura azione di digital marketing.  Il tuo sito web dovrebbe anche essere responsive ed adattarsi agli schermi dei dispositivi mobili o integrare un’app per mobile in modo da aumentare la tua reperibilità ed essere raggiunto dai tuoi clienti.

Iniziare affidando lo sviluppo del tuo progetto web ad un professionista serio e competente può essere una buona idea.

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2. Ottimizza i tuoi contenuti

Parola d’ordine: SEO! Ottimizzare per i motori di ricerca. Il tuo sito web dovrebbe essere ricco di contenuti appetibili, confezionati per piacere per i motori di ricerca.

La qualità dei testi, ben scritti e strutturati in ottica SEO diventano rilevanti e si posizionano bene fra i  risultati organici dei motori di ricerca.

Insomma il tuo sito deve assolutamente essere SEO Friendly, perché è proprio su un buon posizionamento nella SERP (search engine results page) che si gioca buona parte della partita. Gli utenti dovrebbero trovarti in buon posizione: fare ottimizzazione in relazione a parole chiave realmente rilevanti ed effettivamente utilizzate per cercare i tuoi prodotti o servizi è certamente una buona mossa di marketing.

Se non hai competenze in questo spinoso campo dove tutti parlano e pochi sanno fare davvero allora vale proprio la pena di rivolgersi ad una agenzia di internet marketing qualificata perché sul SEO non si scherza davvero e ci vuole esperienza per posizionarsi bene.

3. Cura la tua presenza sui social network

Anche essere sui social network è un’ottima opportunità di promozione. Per “esserci” intendiamo: scegliere la piattaforma giusta (anche più di una) ottenere visibilità con una presenza di qualità che valorizzi il tuo business.

Dovresti fissare i tuoi obbiettivi e preparare un piano di azione per creare contenuti destinati ad un pubblico specifico. Scrivi pensando a come raggiungere i tuoi clienti, offri consigli, stabilisci e cura rapporti con loro, senza fare pubblicità pura e semplice, a tutti i costi e sempre.

Costruisci una presenza che coerente, forte e costante nel tempo, anche pianificando i tuoi contenuti grazie ad una accurata programmazione dei post.

 

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4. Usa l’email marketing

Non è fra le tecniche di web marketing  più recenti, ma è sicuramente un modo efficace per stabilire un contatto con i tuoi clienti e mantenerlo nel tempo. 

In generale non esiste uno strumento di digital marketing che vada bene per tutti i casi, ma l’email marketing è vantaggioso quasi sempre e adatto a valorizzare e praticamente ogni tipo di attività o azienda.

Tramite e posta elettronica puoi aggiornare i tuoi clienti sulle tue novità: prodotti  offerte e sconti. Dovrai far ricorso a una generosa dose di creatività  per scrivere newsletter settimanali o mensili che possano ispirare chi ti conosce già a tornare da te.

Anche chi è in contatto con te ma non ha ancora effettuato un acquisto o usufruito dei tuoi servizi potrà avere il tempo di convincersi a farlo grazie alle tue e-mail. A patto che i tuoi contenuti siano originali e di buona qualità: non solo continue richieste di acquisto a tutti i costi.

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5. Aggiorna regolarmente il tuo blog

Se hai un blog collegato al tuo sito web pubblica articoli frequentemente e con regolarità per offrire consigli e condividere informazioni interessanti.  I contenuti di qualità saranno premiati dai motori di ricerca con un buon posizionamento fra i risultati organici. Deve trattarsi di  scrittura SEO oriented, per  spingere il tuo sito e risalire la SERP.

Scrivere regolarmente in ottica SEO migliorerà la tua visibilità online e consentirà al tuo sito di essere di essere trovato più facilmente. Considera anche che scrivendo cose utili per chi leggerà costruisci credibilità, conquistando la fiducia dei tuoi clienti.

6. Tieni d’occhio la tua online reputation

Rientra in senso lato fra le tecniche di marketing digitale più innovative. Si tratta di una strategia complessiva finalizzata a gestire bene l’immagine di un’azienda, in particolare sui social media e d attraverso le recensioni.

I potenziali clienti  cercano praticamente sempre valutazioni e opinioni online relative alla tua attività prima fidarsi di te. Pensaci un secondo: stai per acquistare un prodotto online… non corri subito a verificare recensioni di chi ti ha preceduto e l’affidabilità del venditore?

Se offri servizi di qualità sei già a buon punto. Ma dovresti creare una buona interazione con i tuoi clienti per spingerli a parlare bene di te.

7.  Non solo SEO, ma anche SEA

Parliamo della  Search Engine Advertising, creazione di annunci a pagamento sui motori di ricerca, principalmente attraverso  le campagne Pay per Click.

Dovrai individuare le migliori parole chiave in base alle quali costruire i tuoi annunci pubblicitari perché questi possano funzionare bene e darti i risultati sperati. Impostare al meglio le tue campagne può aumentare il traffico qualificato che raggiunge il tuo sito internet, portando fino a te non persone realmente interessate.

8. Chiedi una consulenza professionale

Se non sei un esperto di marketing digitale investi in una consulenza specializzata. Può sembrarti un suggerimento ovvio, ma mai come in questo caso serve una strategia bene impostata per evitare di disperdere soldi in azioni disorganizzate e poco coerenti fra di loro.

Tutte le tecniche di web marketing possono funzionare bene, ma funzionano meglio se alla base c’è un progetto complessivo valido: fissare obiettivi, assegnare risorse e controllare i tuoi risultati per promuovere la tua attività, bene e davvero.

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Neuromarketing: vendere toccando le corde giuste

Tutti i vantaggi del neuromarketing e come sfruttarlo online

Parafrasando uno dei più importanti esperti di neuromarketing del mondo: le persone non sanno davvero perché comprano un determinato prodotto, mai il loro cervello sa esattamente ciò di cui hanno bisogno. Ecco in estrema sintesi di cosa si occupa il neuromarketing, e cioè cercare di vendere prodotti o servizi arrivando direttamente al cervello delle persone, il luogo dove vengono prese le decisioni. Jürgen Klarić, guru di questa materia, spiega l’importanza di conoscere come ragiona un individuo attraverso un esempio.
Dopo vari studi statistici si è scoperto che in molti paesi le donne dicono dalle 13mila alle 16mila parole ogni giorno; gli uomini parlano molto meno, si va dalle 3mila alle 6mila parole dette al giorno. Ciò significa che le donne parlano circa 3 volte più degli uomini, e questo è molto importante, soprattutto se tu che leggi sei un venditore maschio. Infatti se vuoi vendere ad una donna dovrai parlare 3 volte di più, per avere un rapporto migliore con la tua interlocutrice; stessa cosa vale al contrario: se sei una venditrice e vuoi vendere un prodotto ad un uomo, dovrai parlare 3 volte di meno. Comprendere questi aspetti è fondamentale per aumentare le proprie vendite.

Ovviamente il neuromarketing può essere applicato non solo alle vendite di tipo tradizionale, ma anche a quelle che avvengono tramite il mondo del web; il fine è sempre lo stesso: massimizzare i profitti.
Questa nuova disciplina si basa sulle scoperte delle Neuroscienze e delle scienze cognitive, ciò è molto importante per un motivo molto semplice: una volta trovata una nicchia di mercato e dopo averla raggiunta, tramite ad esempio l’inbound marketing, bisogna trasformare le visite in vendite. Qui entra in gioco la bravura di grafici e copywriter nel trovare le soluzioni migliori per spingere l’utente all’acquisto: in ciò il neuromarketing può aiutare, e non poco.

1. Tempo, denaro, emozioni

Una delle cose più interessanti su cui puntare riguarda l’entrare in contatto con le emozioni del cliente. Infatti per prendere una decisione, una persona sfrutta il 15% delle volte la sua parte razionale e il restante 85% le aree “emozionali” del cervello. Senza scendere troppo nei particolari, ciò sta a significare che puntare a quelle aree è la miglior via per fare in modo che la decisione che prenderà una persona sia proprio quella che tu vuoi che prenda.
Tutto passa dalla penna dei copywriter in questo caso, e spesso uno degli argomenti più incisivi per far scattare la leva della decisione è il principio di scarsità. In particolar modo questo può essere declinato in due variabili: perdita di tempo e perdita di soldi. Gli esempi possono essere infiniti, ma se punterai su questo principio colpirai esattamente dove vuoi.
Ragionare sulle emozioni è un punto di partenza per costruire un buon testo, per approcciarsi ai clienti, per far sì che compiano l’azione desiderata.

Tutto comincia con il CATTURARE L’ATTENZIONE delle persone: per farlo, occorre uscire fuori dagli schemi, raccontare delle storie, creare contenuti di valore.

Il secondo step è quello di creare un’ASSOCIAZIONE DI IDEE POSITIVA tra te e il tuo prodotto. Durante una vendita potrebbe capitare che una persona abbia sentito che un certo prodotto simile al tuo è molto buono; a quel punto non bisogna contraddire un’affermazione del genere, ma piuttosto essere d’accordo con questa persona così da creare EMPATIA. Molti venditori ragionano come se le persone fossero stupide: non è così, ma soprattutto le persone non si sentono affatto stupide. Meglio quindi abbattere la concorrenza creando una storia che riguarda il prodotto descritto dalla persona, con cui magari un tuo parente ha avuto un’esperienza negativa.

Il terzo passaggio è quello di mandare un MESSAGGIO DIRETTO ai tuoi potenziali clienti e dirgli, senza giri di parole, perché il tuo prodotto o servizio è in grado di risolvere i loro problemi.

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Liste del Neuromarketing: Pro e Contro

Dopo questi consigli molto generici, andiamo nel particolare, parlando di uno strumento molto utile per raggiungere l’obiettivo: l’utilizzo di liste. Creare una lista di elementi è un’ottima possibilità per descrivere prodotti o servizi. Tuttavia bisogna stare attenti all’effetto di primacy e regency. In una lista breve gli individui infatti tendono a ricordare i primi elementi presenti; al contrario in una lista lunga verranno premiati gli ultimi. In un sito o in un e-commerce bisogna valutare con attenzione queste possibili problematiche.

Le tre alternative

Il cervello degli individui tende a ragionare sempre tenendo presenti tre possibilità. Per questa ragione cerca sempre di dare tre opzioni possibili al tuo pubblico. Non solo, una volta presentati, descritti, visualizzati, questi tre scenari, è fondamentale dire quale opzione le persone devono scegliere.
Tra l’estremo troppo poco dispendioso e quello che in pochi possono permettersi, ci deve essere sempre la via di mezzo: quella sarà l’alternativa più scelta dai clienti.
Per aiutarli e indirizzarli nella decisione, ci possono essere molti trucchi: dare maggior risalto attraverso i colori o scegliere una dimensione maggiore per il font dell’alternativa prescelta, e molto altro ancora. Ovviamente l’utente deve poter vedere cosa sta comprando, quali sono le caratteristiche e le differenze tra le varie opzioni; per questo è importante mettere tutte le caratteristiche di un’offerta e dell’altra, tramite una serie di punti.
Il segreto è che molte volte l’indecisione vince sulle persone e vogliono che sia proprio tu a dirgli qual è la soluzione migliore da acquistare.

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Prima e dopo

Non ce ne accorgiamo, ma una delle tecniche più utilizzate da sempre in tv o nelle pubblicità sui giornali, è quella del prima-dopo. Quante volte in uno spot si vedono le immagini di donne che hanno un aspetto molto migliore dopo un certo trattamento anti-rughe? Il concetto è quello di mostrare risultati concreti, così che le persone credano a quello che si sta pubblicizzando. Si tratta di una tecnica ottima anche per il web: basta pensare alle potenzialità della rete nel creare immagini e commenti davvero efficaci, o sfruttare le esperienze dirette delle persone attraverso i social, ad esempio. Attenzione però, non devono esserci differenze eclatanti tra le immagini che si scelgono: la veridicità è tutto. Come abbiamo già detto infatti, le persone non sono stupide e si accorgono se un confronto è onesto o truccato. Meglio quindi far vedere miglioramenti lievi ma veri, piuttosto che cambiamenti radicali e quindi impossibili.
Sembra banale ma il nostro cervello occidentale vede il tempo in maniera lineare da sinistra a destra e non viceversa: porre le immagini nell’ordine inverso romperebbe lo schema (a meno che ci sia un motivo specifico) e il metodo prima-dopo non funzionerebbe.

Metterci la faccia

Il volto umano non mente mai, anche su internet vale la stessa cosa: utilizzare l’immagine di una persona reale è uno dei modi migliori per attirare l’attenzione e creare il giusto legame con gli utenti. Avere davanti un volto è un valore aggiunto che dà fiducia alle persone; per questo è sempre bene metterci la faccia, anche in prima persona, oppure scegliendo i visi “giusti” per invogliare il pubblico ad agire.
È una pratica utilizzata da sempre e si ricollega con quella del punto precedente: vedere una persona soddisfatta nell’utilizzo di un prodotto o interessata ad ascoltare un servizio, crea subito empatia nel pubblico. Pensiamo per un attimo a quando siamo in una città e stiamo cercando un posto dove mangiare; difficilmente andremo dentro un ristorante completamente vuoto, saremo attratti invece dai locali con la fila fuori. Tanto è vero che in molte città la gente viene pagata per fare la fila. In questo caso valgono le stesse dinamiche: vedere su un sito la foto di una persona che compie un’azione spinge chi la guarda a dire: “lo voglio fare anch’io”.
Anche in questo caso le foto devono essere veritiere e quanto più possibile vicine a quello che può succedere nella tua realtà aziendale, in caso contrario il discorso fatto diventa addirittura controproducente.

Abbiamo visto alcune delle modalità in cui può svilupparsi il neuromarketing, un’attività che se gestita bene può portare a risultati interessanti. Attraverso tecniche come quelle descritte, la tua presenza online può cambiare radicalmente, e soprattutto possono aumentare le conversioni, cioè le azioni degli utenti su una pagina web.
Il neuromarketing arriva a toccare i tasti giusti e indirizza le scelte delle persone, se gestito nella maniera corretta; ciò non significa che attraverso questo le persone siano ipnotizzate: il neuromarketing sfrutta le conoscenze che abbiamo oggi a disposizione sui comportamenti delle persone.
Si tratta quindi di un concetto che va gestito molto bene, soltanto copywriter e grafici esperti sanno maneggiarlo con la giusta cura e applicare i concetti alla presenza online di un’azienda. Un conto è conoscerlo, un altro è poi metterlo in pratica: scopri come lavorano i nostri esperti nella comunicazione, contatta il team di MG Group Italia. Richiedi informazioni ai professionisti della nostra agenzia comunicazione a Perugia.

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