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Essere competitivi con una strategia Seo efficace

Essere competitivi sul Web con una strategia SEO efficace

SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization, ovvero una serie di attività e accorgimenti atti a ottimizzare il posizionamento dei contenuti immessi sul Web. Un sito Web ottimizzato SEO riceverà più traffico proveniente dai motori di ricerca.

Cosa significa SEO dal punto di vista di chi scrive per il Web

Utilizzare la SEO vuol dire anche essere in grado di studiare l’utilizzo di terminologie che possono generare traffico. Questo, insieme all’ottimizzazione del contenuto, formattazione del testo, link e utilizzo di immagini, servono a rendere il tutto più fruibile dai motori di ricerca, Google prima di tutti. La quasi totalità delle ricerche si fa da Google, solo una piccola parte passa da altri motori di ricerca come Bing e Yahoo. Le regole del gioco sono quelle dettate da Google, che ci piaccia o no.

La visibilità su Google è fondamentale e se il proprio sito Web non è correttamente indicizzato si perde l’opportunità di attirare traffico attraverso la ricerca organica. Se vogliamo che la nostra azienda sia competitiva sul Web, consideriamo la SEO un investimento, una guida, con regole che vanno rispettate.

Esistono ancora tante aziende che riportano sul loro sito Web il testo di cataloghi o brochures cartacei. Niente di più sbagliato. Il Web ha delle meccaniche diverse dalla carta stampata e un copia-incolla di un testo non ottimizzato, non farà altro che mandare in confusione il motore di ricerca.

Servono delle linee guida, una corretta strategia SEO è necessaria a far capire al motore di ricerca, cosa l’utente vuole che sia trovato

“Content is the king”. Questa frase, fu detta per la prima volta da Bill Gates nel 1996. Egli asseriva che, chiunque, può pubblicare qualcosa sul Web, ma se il contenuto non è di qualità, non interesserà a nessuno.

Questo concetto è quanto mai valido anche oggi. Scrivere, scrivere bene, scrivere per gli utenti, ma, strizzando l’occhio a Google. Questo non vuole togliere importanza alla SEO, perché la SEO deve diventare parte integrante del modo di scrivere di un Web Copywriter. La SEO deve entrare con naturalezza nel contenuto pubblicato. Ci deve essere, senza essere invadente e non deve far avvertire al lettore pesantezza o ridondanza.

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Keywords efficaci, un elemento essenziale nella strategia SEO

Questa fase è fondamentale, qualunque strategia SEO risulta essere priva di senso se non viene effettuata prima una ricerca accurata delle parole chiave. La parola chiave dovrebbe corrispondere alla query utilizzata per ricercare l’argomento. E’ uno degli elementi fondamentali per apparire ben posizionati nella SERP.

Cerchiamo prima di tutto di individuare una keyword efficace. Termini troppo generici e ad alta competitività, difficilmente porteranno risultati degni di nota. Sebbene una keyword molto competitiva avrà un numero di ricerche maggiore è meglio orientarsi su keywords long tail, più specifiche e più orientate alla conversione.

Un semplice esempio per rendere l’idea:

Posizionarsi con una keyword altamente competitiva come “orologi” sarà molto più difficile che con una keyword long tail “orologi per escursionismo” Dando un’occhiata ai risultati di ricerca delle due parole chiave, ci renderemo subito conto che “orologi per escursionismo” sebbene sia una keyword meno cercata dell’altra è orientata ad una nicchia di utenti ed è più facile che generi conversione. Usando appositi strumenti dovremo fare alcune analisi e capire quali sono le query immesse su Google quando si cercano informazioni relative agli orologi per escursionismo.

Esistono molti strumenti, alcuni gratuiti, come Keyword Planner, Keywordtool e Ubersuggest Sebbene le versioni free di questi strumenti abbiano delle limitazioni, il loro aiuto è fondamentale per stabilire quale potrebbe essere una keyword che funziona. Trovare le giuste keywords impone un’analisi del settore dove vogliamo competere. Dovremo capire la competitività del settore e che possibilità avremo di posizionarci bene nelle SERP.

La SEO, per quanto riguarda la keyword impone delle regole abbastanza precise. Deve figurare nel titolo, possibilmente all’inizio e nei sottotitoli che suddividono l’articolo. Deve figurare anche nel corpo del testo, ma senza esagerare. Ricordiamoci sempre che chi legge è una persona, che vuole un testo scorrevole e semplice.

A questo proposito, la SEO, chiede che il testo sia scritto nel modo più fluido possibile. I periodi devono essere piuttosto brevi e la punteggiatura va usata correttamente. Se necessario fare una lista di informazioni, usiamo gli elenchi puntati e numerati che sono tenuti in grande considerazione da Google.

Gli Headings

Suddividere un testo in paragrafi, guida il lettore ad orientarsi tra il contenuto e aiuta Google ad eseguire una scansione ottimale, propedeutica ad un buon posizionamento.

Il titolo principale è contrassegnato con il tag H1. Le altre intestazioni vanno dal tag H2 ad H6, a seconda dell’importanza gerarchica del capitolo che intestano.

Il tag H2 solitamente è il titolo subito dopo il primo paragrafo e normalmente include la keyword e una descrizione piuttosto esplicativa del testo a seguire.

Le successive intestazioni hanno il tag H3 e H4, perché gerarchicamente sono meno importanti. Non riportano la Keyword e descrivono argomenti secondari.

Produrre un testo con una suddivisione gerarchica farà guadagnare valore al nostro lavoro e Google lo terrà in considerazione per il posizionamento. Aiutiamo Google a mostrare un’anteprima del nostro lavoro grazie allo Snippet. Senza una descrizione del contenuto, Google, metterà tra i risultati della SERP, del testo preso a casaccio dall’articolo. Bastano poche parole che descrivano l’argomento trattato, per essere sufficienti a rendere esplicito il nostro contenuto e invogliare l’utente a cliccare sul collegamento.

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Fare SEO con le immagini

Sono una componente importantissima del contenuto. Le immagini, come spesso si dice, valgono più di mille parole. Prima di inserire le immagini nel nostro testo dobbiamo usare alcuni accorgimenti dettati dalla SEO.

Il nome del file dovrebbe essere cambiato con parole che rappresentano quando riprodotto dall’immagine. Deve in oltre avere un attributo ALT; un titolo alternativo che rappresenti ancora più nel dettaglio la descrizione dell’oggetto dell’immagine.

Questo è utile quando l’immagine, per un qualche motivo non viene caricata correttamente. Google, grazie all’attributo ALT è in grado di interpretarne il significato, anche quando questa non viene visualizzata.

Come scegliere l’Attributo ALT? Non è difficile, facciamo un esempio. Stiamo scrivendo la recensione di un nuovo modello di smartphone e nell’articolo mettiamo la foto del telefono ancora nella scatola con tutti gli accessori visibili.

Daremo al file immagine il nome dello smartphone, mentre per l’attributo ALT useremo un altro termine che ne descriva ancora meglio il contenuto. “Unboxing Smartphone X” potrebbere essere una descrizione efficace. Viene descritto il nome dell’oggetto e con “unboxing” si descrive l’azione: aprire la scatola per vedere cosa c’è dentro.

Per ultimo ma non meno importante, il file immagine non deve essere troppo pesante. Usiamo il formato jpeg cercando di stare sotto i 100k. Google ringrazierà. Un aspetto che spesso viene trascurato è quello relativo alla struttura del sito. Scegliere e definire in modo intelligente come disporre i menu e la quantità di link in essi presenti è un importantissimo fattore, sia per il posizionamento in generale sia l’ottimizzazione verso i crawler.

Una strategia SEO fondamentale: i backlink

I backlinks sono dei collegamenti ipertestuali che portano ad una determinata pagina web. Essi sono molto importanti per il calcolo della popolarità di un sito e sono indispensabili per posizionarsi bene nella SERP.

Producendo contenuti di valore, potrebbe capitare che questi vengano linkati dagli utenti, sul loro sito, sui forum o sui Social. Quando Google si accorgerà di questi link in entrata, attribuirà più valore al contenuto e il posizionamento della pagina o del sito migliorerà portando più visitatori.

Riuscire a generare e mantenere backlink in entrata verso il sito, consente di migliorare notevolmente il posizionamento delle pagine Facciamo distinzione tra i link interni (quindi provenienti dallo stesso sito) e link esterni (provenienti da altri siti). Google tende a dare maggior valore ai link provenienti dall’esterno rispetto a quelli provenienti da pagine interne. La popolarità di una pagina è direttamente proporzionale a quanti altri siti Web citano quella pagina. Un aspetto da non trascurare è la realizzazione tecnica del sito che se non ottimizzata a dovere influenzerà la velocità di caricamento delle pagine. Questo è un aspetto molto spesso trascurato che incide sul posizionamento.

In molti, per realizzare il proprio sito, ricorrono a CMS come WordPress e lo appesantiscono con decine di plugin, molti dei quali inutili che rallentano notevolmente il caricamento delle pagine.

Se proprio vogliamo usare queste scorciatoie facciamolo con moderazione e solo quando strettamente necessario. Facciamo attenzione ai dead link e ai tag mancanti o non ottimizzati SEO Come abbiamo visto i processi per ottimizzare il proprio sito Web sono tanti e vanno applicati con attenzione.
Una volta apprese e fatte nostre le strategie di base dovremo cominciare a dare un’occhiata ai nostri competitor e offrire agli utenti, un piano editoriale, sulla periodicità delle pubblicazioni e sugli argomenti trattati. Identificare e Osservare i competitor è sempre un buon esercizio, non fosse altro per prendere spunto riguardo keywords e contenuti.

Il continuo aggiornamento dell’algoritmo di Google fa si che il mondo SEO sia in continua evoluzione e le strategie valide oggi potrebbero non esserlo più domani, ma c’è una regola che vale sempre: Il contenuto di valore è sempre al primo posto.

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Investimenti mirati con le campagne Pay per Click

Come funziona il pay per click e quali vantaggi può portare alle piccole e medie imprese rispetto ad altre forme di pubblicità

Il Pay per click (o PPC) è una forma di Web Marketing dove chi mette online delle inserzioni pubblicitarie paga una quota prefissata ogni volta che l’inserzione riceve un click.
Il pay per click è un processo che accelera, o meglio, rende immediato il risultato di una ricerca organica. Il posizionamento, naturale o con SEO ottimizzata, richiederebbe infatti settimane o mesi: in poche parole invece, pagando si saltano tutte le fasi del processo di scalata alla SERP.

Facciamo un esempio: la nostra impresa ha urgente bisogno di mettere in promozione un certo prodotto. Pur ricorrendo ad un bravo SEO Specialist, il posizionamento e quindi la visibilità che si otterrebbe dalla ricerca organica richiederebbe tempo.

Con il pay per click la visibilità è immediata e il cliente viene subito raggiunto.

Il pay per click è quindi un ottimo sistema per aiutare il nostro sito ad essere facilmente e velocemente trovato sul web. E’ bene però ricordare che una volta terminata la campagna la nostra visibilità magicamente sparirà. Una buona regola è quella di non cercare solo il risultato immediato: bisognerà imparare a creare inserzioni cercando di guardare al futuro per consolidare prodotti e clienti. Piccoli risultati ottenuti nel breve termine possono dare l’illusione che la nostra campagna pubblicitaria funzioni meglio del previsto ma una campagna PPC destinata a pubblicizzare un prodotto complesso e non soggetto a stagionalità deve necessariamente essere ben strutturata: un progetto pay per click di questa portata potrebbe richiedere anche mesi per arrivare a funzionare come si deve.

È possibile decidere il costo massimo per clic che siamo disposti a pagare e una volta stabilito il budget, bisogna pensare a come creare l’inserzione.
La prima cosa da fare è quella di cominciare dalle keywords, le parole chiave, derivate dai termini di ricerca che i potenziali clienti usano per le loro query. Ci si troverà a dover competere con le stesse keywords usate dalla concorrenza e per poter prevalere sarà necessario fare il possibile per rendere il nostro annuncio più attrattivo e interessante.

Difficilmente una piccola o media impresa avrà a disposizione un budget elevato. Sconsigliabile quindi, provare a fare annunci usando keywords “secche” di elevata competitività. Con meno risorse a disposizione dovremo focalizzarci sulle long tail keywords. Il vantaggio, oltre quello di risparmiare, è di riuscire, con un’accurata pianificazione, a calibrarsi su di un target meno ampio ma più specifico e quindi con un elevato potenziale di interesse verso il prodotto oggetto della campagna.

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Quale strategie adottare prima di creare una campagna pay per click?

  • Sarà opportuno condurre un’accurata indagine di mercato relativamente al prodotto o al servizio che vogliamo promuovere.
  • Studiare le parole chiave e i termini di ricerca che il cliente potrebbe utilizzare
  • Dedicare particolare attenzione al testo e la grafica da usare negli annunci. Deve essere sempre coerente con quanto pubblicizzato e attirare l’attenzione del potenziale cliente.
  • Eseguire un’attenta analisi dei competitor, del loro stile adottato nelle campagne pubblicitarie ci sarà di aiuto.

Esistono poi strumenti che aiutano a costruire campagne pay per click efficaci: uno di questi è SEMrush, una suite di strumenti specifici per il Web Marketing. Consente di monitorare il proprio sito web e quelli della concorrenza; verifica la corretta applicazione della SEO e analizza le campagne pay per click dei competitor.

L’ottimizzazione per mobile

Oggigiorno è indispensabile avere un sito ottimizzato per la navigazione da mobile che sia veloce nel caricamento delle pagine. La ricerca assume un significato diverso se fatta da mobile piuttosto che da desktop: l’informazione cercata dallo smartphone infatti va spesso ad indicare la necessità di un bisogno immediato.

Un esempio per rendere più chiaro il concetto: se sono un turista in visita ad una città e dal mio dispositivo mobile cerco una pizzeria, la richiesta assume un significato ben preciso. Sono in giro per una città che non conosco, ho fame e ho bisogno di una pizzeria per mangiare “ora”. Una simile ricerca, effettuata da desktop invece potrebbe voler dire che sono interessato ad una pizzeria per andarci a mangiare, ad esempio nel fine settimana. L’immediatezza in questo caso viene meno.

Google dà addirittura un nome a questo tipo di ricerche immediate da mobile, chiamandole micro momenti, e le divide in 4 categorie:

  • Momento voglio sapere
  • Momento voglio andare
  • Momento voglio fare
  • Momento voglio comprare.

Come funziona il pay per click usando AdWords di Google

Neanche a dirlo, il principale dispensatore di campagne pay per click naturalmente è Google. Con AdWords si può creare una campagna pubblicitaria sia a livello globale che locale a seconda delle aree geografiche che ci interessano di più.
Il servizio mette a disposizione dell’utente la possibilità di fare diversi tipi di inserzioni:

  • Annunci della rete di ricerca, nei quali l’inserzione, con link ipertestuale, verrà visualizzata tra i primi risultati della ricerca organica di Google.
  • Annunci display, che comprendono il testo, i banner, le inserzioni su Gmail e su app, e che servono per creare una campagna specifica per determinate categorie di app.
  • Annunci video, attraverso il canale Youtube
  • Campagna universale per App, per promuovere la propria App su Ricerca Google, Google Play, YouTube e all’interno di altre app.

Naturalmente, parlando di Google, ci si riferisce sempre a qualcosa in evoluzione. Le regole di ieri, oggi potrebbero non essere più valide. Per ottemperare ai suoi principi infatti, la grande G ultimamente ha portato dei cambiamenti per quanto riguarda le campagne pay per click.
Google è sempre molto geloso dei suoi meccanismi interni e le novità introdotte dai sui algoritmi non sono quasi mai divulgate, ma vanno sperimentate sul campo. Secondo autorevoli utilizzatori delle campagne AdWords si è giunti alla conclusione che, con le ultime novità, la soluzione migliore è quella di dare massima autonomia ad AdWords, riguardo la categoria dell’offerta, il posizionamento e anche relativamente alla dimensione e forma dei banner.
All’azienda inserzionista rimane la scelta di determinare a quale target di clienti rivolgere l’annuncio. A carico suo anche la parte testuale e grafica dell’inserzione, nonché le keywords giuste e magari uno slogan efficace.

Le parole chiave fanno sempre la parte del leone. Keywords competitive e budget bassi non sono la soluzione ideale ma con gli opportuni strumenti si possono ottenere buoni risultati. Keyword Magic Tool e PPC Keyword Tool sono gli strumenti di SemRush che ci possono aiutare in questo frangente. Il primo serve a cercare le parole chiave, sperimentando termini di ricerca diversi. Quando avremo dei risultati che ci sembreranno soddisfacenti li invieremo poi a PPC Keyword Tool: ci aiuterà ad organizzare le keywords in gruppi e campagne, e inoltre filtrerà le parole chiave che potrebbero creare conflitti nelle nostre inserzioni.

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Regole importanti per mantenere una campagna pay per click efficace

È consigliabile, se abbiamo già delle campagne in corso, modificare periodicamente le inserzioni. Si possono poi sperimentare le USP (proposte di vendita uniche), ad esempio offrendo un plusvalore al cliente, come un omaggio o una spedizione gratuita: un buon metodo per le nuove inserzioni e per modificare quelle esistenti è intervenire sul testo, cambiando le parole con sinonimi, scrivere i numeri in lettere piuttosto che in cifre ecc.
Le campagne devono essere monitorate e ottimizzate secondo un processo di continuo miglioramento. Le parole chiave che hanno un minor rendimento andranno eliminate in favore di quelle più efficaci.
Attraverso strumenti di analisi come Google Analytics possiamo stabilire gli utenti per noi più redditizi e quindi orientare la campagna verso quel target.

Le alternative a Google nel pay per click

Sebbene il pay per click sia fortemente assimilato a AdWords, esistono altri fornitori di servizi simili:

  • Bing Ads, meno strutturato e completo di AdWords ma con costi più bassi. Il pubblico raggiunto non è ampio come quello di Google e gli annunci sono visualizzati su Bing e Yahoo. Sebbene questi due motori di ricerca non abbiano un grandissimo numero di utilizzatori, con Bing Ads sarà possibile raggiungere fasce di mercato che con AdWords sarebbero sature.
  • Ad Roll, una piattaforma di retargeting che ha il grande punto di forza di poter accedere all’FBX, il database di Facebook. Gli svantaggi forse sono di avere le tariffe un pò troppo alte.
  • Yahoo Gemini, non può competere con Google per quanto riguarda i volumi di ricerca ma le sue tariffe sono incredibilmente basse. Usa un sistema di targeting demografico che consente di raggiungere una nicchia di clienti diversa da quella di AdWords. Inoltre, è molto user friendly ed è facile configurare una nuova campagna partendo da zero.

I vantaggi che il pay per click porta alle piccole e medie imprese: breve riassunto

  • Il principale vantaggio è sicuramente quello di raggiungere gli utenti veramente interessati ai servizi o ai prodotti dell’azienda inserzionista. Lo scopo non è solo quello di attirare pubblico generico sul sito, giusto per incrementarne le visite, ma di raggiungere potenziali clienti.
  • L’immediata visibilità dell’inserzione consente di pianificare la stagionalità delle offerte.
  • È una forma di pubblicità molto meno costosa rispetto a quella cartacea o radio televisiva. Intendiamoci, se il budget è elevato si può costruire una campagna PPC da migliaia e migliaia di euro, ma la piccola o media impresa che spesso ha un budget limitato troverà nel PPC la soluzione ideale per raggiungere velocemente risultati.

Se vuoi un aiuto per realizzare delle campagne pay per click efficaci affidati a dei professionisti: contattaci subito e riceverai proposte personalizzate in linea con l’attività svolta dalla tua azienda e dal tuo sito web per raggiungere velocemente i  tuoi obiettivi!

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Strategia di web marketing per studi fisioterapici

Tutti i passaggi da considerare per una presenza online efficace e che dia risultati importanti

 Continuando il nostro discorso sulle varie tipologie di business e su come queste possano sfruttare al meglio le possibilità del web, vogliamo soffermarci sugli studi medici, in particolare i centri fisioterapici. Si tratta di realtà molto importanti sia in città sia a livello locale, perché possono diventare punti di riferimento per molte persone che si trasformano poi clienti abituali. È evidente il fatto che ora più che mai, come accade in tutti i settori, anche gli studi medici devono adeguarsi al cambiamento nel modo di comunicare la propria attività. Sappiamo che il web ha ampliato le possibilità di fare marketing e comunicazione, per questo è necessario rimanere al passo con i tempi. Ma se siamo medici fisioterapisti e possediamo uno studio, quali sono le strategie che dobbiamo utilizzare per essere presenti online nel miglior modo possibile?

1. Analisi di mercato

La prima attività da svolgere è sempre orientata alla ricerca: dobbiamo conoscere il nostro mercato, il pubblico a cui vogliamo rivolgerci, dobbiamo sapere come lavora la concorrenza e dove possiamo batterla; dobbiamo quindi capire quali sono i nostri punti di forza e di debolezza per avere una forte consapevolezza della nostra azienda ed essere in grado di comunicare al meglio i nostri prodotti e servizi.

Su queste basi sarà poi importante provvedere alla stesura di un piano marketing per il web, articolato e strutturato, che abbracci gli strumenti più adatti al nostro business online. All’interno della nostra strategia, come studio fisioterapico alla prima esperienza online, individuiamo le basi da cui partire; innanzi tutto un sito ben fatto.

2. Il primo step

Se siete in procinto di essere presenti online con la vostra azienda, il primo passo è quello di aprire un sito internet. Le persone infatti si affidano sempre di più ai motori di ricerca per trovare ciò che le interessa, anche in ambito medico-sanitario. Il consiglio è quello di affidarsi a professionisti del campo della comunicazione online che con la loro esperienza sul campo sapranno come costruire un sito su misura per la vostra attività. La propria pagina web è il primo contatto che l’utente ha con te e ciò che fai: vorresti perdere clienti per un sito fatto male?

Anche se deciderai di affidare la realizzazione a grafici esperti, ti sarà utile sapere alcune delle caratteristiche fondamentali di un sito internet.

La cura nella chiarezza espositiva e dei contenuti, nella scelta di foto e video professionali, che colgano l’essenza del vostro lavoro (è importante nel caso di uno studio fisioterapico far vedere come avvengono i trattamenti) e nella strutturazione intuitiva delle varie sezioni da cui è composto il sito sono alla base di un progetto ben fatto.

Oltre a queste caratteristiche, una pagina web deve essere responsive, cioè adattabile alla lettura in tutti i dispositivi mobile; molta gente infatti consulta le informazioni da smartphone o tablet e il trend di crescita è costante, da non sottovalutare.

Per essere trovato dalle persone, un sito non può no rispettare le “leggi” della SEO, ovvero essere ottimizzato per i motori di ricerca; un sito SEO friendly avrà molte più possibilità di risultare tra i primi risultati delle ricerche degli utenti rispetto agli altri. La materia è complessa e in costante aggiornamento, in quanto Google modifica costantemente i suoi algoritmi. Anche in questo caso meglio puntare su un’ottimizzazione da esperti, l’argomento è delicato e può far svoltare la tua attività.

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3. Non si può fare a meno dei contenuti

Strettamente collegato al sito internet, a completare il primo aspetto della vostra presenza online ci deve essere un blog. È importante averne uno aziendale, magari direttamente all’interno delle sezioni della vostra pagina web, in quanto il blog genera traffico verso il sito e viceversa. In poche parole gli utenti che fanno una ricerca specifica possono trovare le informazioni proprio in uno o più degli articoli pubblicati nel tuo blog. Nel caso della vostra attività di fisioterapisti, è importante informare i vostri potenziali clienti sulle ultime novità nel vostro settore e fidelizzare i clienti già acquisiti con consigli periodici o tecniche innovative. Ecco la doppia chance che offre un blog: informare su argomenti utili e fidelizzare per non perdere nemmeno un cliente.

Il blog, e il content marketing più in generale, attivano quel circolo virtuoso chiamato inbound marketing: in questo caso il contenuto di valore attrae gli utenti verso la vostra pagina web, nel caso in cui gli argomenti siano allineati con le richieste del target di riferimento.

4. I pregi dei social

Nella catena di attività, l’una collegata all’altra, per promuovere il tuo studio fisioterapico online, un altro tassello fondamentale è l’utilizzo dei social network. Questi ultimi sono efficaci per più di un motivo. Vediamo di elencare tutti i punti salienti nell’uso dei social media:

  • i social sono il luogo adatto a instaurare relazioni con i clienti
  • grazie ai contenuti postati sui social può aumentare la awareness del tuo brand, cioè la notorietà e la riconoscibilità del tuo marchio (in questo caso del tuo studio) nella mente delle persone
  • i social attraggono gente e creano community fidelizzate
  • sui social si può mostrare attraverso gli elementi visual chi siamo e ciò che facciamo
  • la customer care è costante grazie a questi strumenti e se gestita bene aumenta la customer satisfaction
  • i social hanno danno la possibilità di creare annunci a pagamento, targettizzati per la tua audience (ad esempio attraverso Facebook Ads o LinkedIn Ads)
  • sui social puoi pubblicizzare in maniera semplice ed efficace gli eventi che organizzi, le conferenze, gli incontri all’interno del tuo studio e promuovere le promozioni che decidi di attivare

5. Email marketing

Costruire un’efficiente campagna email può essere decisivo in molti frangenti ed è applicabile a tutti i tipi di business: non dimentichiamoci che milioni e milioni di utenti controllano costantemente le loro caselle di posta su smartphone e tablet in ogni momento e ovunque si trovino, senza perdersi mai un messaggio grazie alle notifiche dei dispositivi mobili. Ecco perché non devi commettere l’errore di giudicare la posta elettronica uno strumento superato; inoltre nel caso di uno studio come quello di un fisioterapista le email possono essere utili per inviare coupon e buoni sconto.

6. Crea un database e monitora i risultati

Una grande mano per la tua attività online te la può fornire l’utilizzo di un database o di un software gestionale, un CRM, con il quale gestire i rapporti con i tuoi contatti. Newsletter periodiche e mailing list poco invadenti, come sempre molto utili per gli utenti, con attenzione verso le ricorrenze (per il compleanno e le festività è sempre una buona pratica fare gli auguri), sono una strategia spesso molto utile per la propria attività.

Infine non dimenticarti mai di controllare i risultati delle tue attività promozionali su internet per avere sempre una visione d’insieme del tuo marketing online.

La nostra agenzia web ad Arezzo può coprire tutti gli aspetti della tua comunicazione: dalla realizzazione del sito per il tuo centro fisioterapico alla creazione di CRM, passando per le campagne social e l’invio di email. Se vuoi lanciare la tua impresa online non esitare a contattarci, anche telefonicamente allo 0577 1516860, e ti offriremo una consulenza gratuita per aiutarti a far crescere il tuo studio fisioterapico!

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Il web marketing funziona anche per un’impresa edile

L’importanza degli strumenti che internet ci offre e le potenzialità che imprese e professionisti del settore edile possono sfruttare per avere successo

In Italia il marketing, come lo conosciamo oggi, si è sviluppato nel corso degli ultimi 10 anni: prima eravamo molto indietro in questo settore, più di molte altre nazioni. Oggi tutti parlano di marketing e pubblicità e intorno a questi due settori sono fiorite una serie di attività, strategie, strumenti e professionalità. La spinta al cambiamento ha un solo nome e un unico grande motivo: il web, l’onnipresenza di internet nelle nostre vite. Grazie al cambiamento nelle relazioni tra le persone, nelle scelte della gente, nelle interazioni con i prodotti e i servizi, è cambiato il modo di fare marketing e le condizioni per svolgere questa attività sono molto più favorevoli rispetto al passato. Tre semplici motivi per cominciare? I costi bassi, la facilità di utilizzo e la possibilità di raggiungere potenzialmente milioni e milioni di persone su tutta la terra.

1. Semplicità alla portata di tutti

Sul web non esiste più la logica di Davide contro Golia: non è più vero che chi ha maggiori risorse economiche batte sempre la concorrenza, come succedeva con la pubblicità che passava dai media tradizionali. Internet permette a tutti coloro che hanno le giuste competenze, la brillantezza di interpretare le tendenze e la capacità di catturare l’attenzione, di conquistarsi la fiducia delle persone. Basta pensare che molti milionari di successo oggi sono partiti aprendo un blog sugli argomenti più disparati.

La pubblicità tradizionale è invece molto più complicata e estremamente più dispendiosa, se poi si tratta di uno spot televisivo o radiofonico spesso le piccole e medie imprese non possono proprio permetterselo. Sul web non esistono problemi di questo tipo: bastano gli strumenti giusti e mirati, le conoscenze adeguate, una strategia corretta e il gioco è fatto. Certo, non dobbiamo pensare che tutto sia facile, quello che voglio dire è che un corretto utilizzo del marketing online può facilmente farci competere con entità molto più grandi di noi, alla pari.

2. Crearsi una nicchia

Immaginiamo di essere in un grande mercato dove ci sono moltissimi venditori e dove tutta la popolazione di una città va a fare la spesa: ecco, questo è il web. All’interno del mercato ognuno vende un prodotto e, se riesce a differenziarsi dalla concorrenza, può conquistarsi la sua fetta di pubblico. Allo stesso modo funzionano le logiche online: pur nella concorrenza spietata, chi è in grado di colpire il target adeguato può fare la differenza.

In rete si parla alla massa, ma lo si può fare in maniera mirata: ecco un’altra importante caratteristica da tenere in considerazione. Non porta a nulla lodarsi della propria bravura senza fare nulla per ampliare i propri orizzonti e soprattutto aumentare i contatti con i potenziali clienti, per questo motivo è ora di battere la concorrenza usando il web, dove ancora in molti nel settore dell’edilizia non lo fanno proprio.

Noi di MG Group Italia crediamo fortemente alle potenzialità della rete, tanto che la nostra agenzia di comunicazione ha sviluppato degli importanti strumenti strategici per essere presenti sul web nel modo giusto. Tutto questo, unito alla possibilità di avere a disposizione i nomi e i contatti dei progettisti o dei committenti può essere il mix perfetto per incrementare clienti, commesse di lavoro e guadagni.

3. I contenuti sono alla base

Stiamo attenti a non dare per scontata la nostra presenza online: detto in altre parole, non basta essere su internet per far crescere il proprio business; quelli che utilizzano il proprio sito web come se fosse una vetrina statica di prodotti non vanno molto lontano, e nel settore edile in molti fanno proprio così. In realtà serve altro per avere risultati importanti dal proprio sito, blog, pagina social; occorre essere conosciuti, rispettabili, credibili e diversi dagli altri: insomma è necessario diventare il punto di riferimento per un certo settore di mercato.

Ecco spiegato il motivo per cui, prima di vendere è necessario creare contenuti e informazioni utili a chi potrebbe sceglierti in futuro, mostrare loro soluzioni per i propri problemi ed essere tu stesso il migliore a risolverli. Così riuscirai ad intersecare la domanda con lofferta e potrai creare il tuo mercato. Qualsiasi ruolo ricopra all’interno di un’impresa, o nel caso in cui tu sia un libero professionista, dovrai imparare a trattare i tuoi clienti come se fossi il principale risolutore dei loro problemi.

Creare contenuti di valore e che potrebbero attrarre persone nella tua “rete” è una strategia oggi molto utilizzata, che dà ottimi risultati. Il content marketing da solo non funziona, ma è il primo passaggio per catturare potenziali persone interessate a ciò che offri, a questo punto devi essere bravo a educare.

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4. Immedesimarsi negli utenti

Se sei un professionista dell’edilizia lo saprai, lo avrai sperimentato ogni giorno sulla tua pelle: c’è molta ignoranza da parte delle persone nei vari aspetti di questo complesso settore. Devi essere tu stesso a metterti nei panni di chi ti legge, di chi segue i tuoi post o commenta le tue foto e comunicare in maniera semplice chi sei, cosa fai e quello che vuoi vendere. Così potrai avvicinare le persone alla tua azienda, creando una cultura su quello che è il tuo lavoro. Non tutti sanno quanto possa essere importante costruire in un certo modo, o scegliere determinati materiali per risparmiare, o montare infissi che mantengano il calore: su queste informazioni devi riuscire a acculturare la tua audience.

In questo senso internet è davvero formidabile, infatti se prima lo scambio di informazioni tra te e i tuoi clienti poteva avvenire solamente faccia a faccia o comunque attraverso la cornetta di un telefono, oggi basta avere un buon sito internet. Ciò permette di risparmiare soldi, tempo e molta fatica e di concentrarsi per fare al top altri tipi di attività.

5. Trovare i clienti migliori

Una delle migliori possibilità che offre il web è quella di poter interagire con i clienti target, in un certo senso quindi avere un pubblico di qualità in relazione ai tuoi prodotti o servizi. Grazie alla tua strategia di marketing online puoi attrarre una audience qualificata e inoltre evitare un pubblico disinteressato a ciò che offri. Non ci saranno ore perse per cercare di convincere chi non ne vuole proprio sentire parlare della tua azienda perché, se sarai in gamba, saranno gli utenti a vederti e sceglierti.

Le persone che cercano un determinato servizio, lo possono trovare proprio su internet e la tua impresa edile o il tuo studio di architetto può essere proprio ciò che stavano cercando, e se sai come usarlo Google ti può dare una grande mano da questo punto di vista. Anche i social network possono fare da contenitore di potenziali clienti, in particolare quelli pre-qualificati, cioè già interessati ai tuoi servizi e pronti ad acquistarli. Stiamo parlando dei cosiddetti clienti target, i quali hanno tutte le caratteristiche necessarie – per esempio – per affidarti un incarico, come la costruzione di una palazzina. Ovviamente se la tua impresa è specializzata nell’edilizia privata è inutile concentrare gli sforzi di web marketing per cercare clienti interessati alla costruzione di edifici pubblici: c’è il rischio di essere contattato e dover dire di no, una delle condizioni peggiori che possano verificarsi.

Da questo punto di vista il cliente ideale è anche quello che ti commissionerà un lavoro di prestigio e di grande soddisfazione; la scelta e la selezione del cliente ideale sono due delle possibilità più interessanti del marketing online. Per farlo devi sapere come emergere, far sapere in cosa eccelli e perché sei il migliore proprio in quel campo, mettere in gioco tutta la tua professionalità senza essere referenziale. In questo, l’uso corretto e mirato di internet può darti una grande mano.

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Novità e segreti per essere nelle prime posizioni Google

Cosa significano SEO e SEM per Google e perché sono importanti per il tuo business online?

Secondo voi è meglio avere un bel negozio su una via frequentata da persone durante la giornata, o avere la stessa attività su una via sperduta dove non passa nessuno? Nel caso in cui il vostro negozio fosse per forza di cose confinato in una zona non proprio di passaggio, sarebbe meglio affidarsi alla fortuna per attrarre i pochi che passano da lì, oppure cercare di fare una corretta pubblicità su cartelloni stradali per sponsorizzare e far arrivare persone anche in un luogo più defilato? Credo che non ci siano dubbi, la seconda opzione è quella giusta; le stesse domande e risposte valgono anche per il web. Ecco spiegato perché la posizione su un motore di ricerca conta, eccome.

Se lo vogliamo dire con in numeri, basta pensare che il 78% delle persone si ferma alla prima pagina di ricerca, e clicca su uno o più siti posizionati tra i primi risultati di ricerca. Negli ultimi anni questo fenomeno è addirittura aumentato: questo per via del cambiamento degli algoritmi top secret di Google, per l’uso sempre più frequente di ricerche da mobile e per il fatto che Google ha introdotto la cosiddetta “posizione zero”. In breve, si tratta di un a pratica attraverso cui il motore di ricerca estrapola la parte di testo che risponde esattamente ad una domanda dell’utente, direttamente da un tuo articolo, e la mette prima di ogni altro risultato, all’interno di un riquadro.

Senza soffermarci troppo su spiegazioni tecniche, già da questi pochi elementi comprendiamo l’importanza di un buon ranking su Google; la meta privilegiata di un utente target è proprio la prima pagina, più in basso si va e meno persone raggiungeranno il tuo sito. Miglior posizione = maggior possibilità di acquisire clienti.

Se continuiamo con il paragone precedente, immaginando che Google sia come una grande città che ha la facoltà di spostare i negozi in posizioni migliori o peggiori in base alla rispondenza a determinati parametri, ne capiamo ancora meglio l’importanza. Ma diamo anche qualche altro numero. Sono circa 40mila le ricerche effettuate ogni secondo sui motori di ricerca, quindi 3,5 miliardi di ricerche al giorno e 1,2 trilioni di ricerche ogni anno in tutto il mondo.

Quali sono gli elementi che ci permettono di raggiungere la vetta della classifica sui motori di ricerca?

1. Il posizionamento organico

Con questo termine si intende un tipo di ottimizzazione non a pagamento; la materia di riferimento è la SEO (Search Engine Optimization), che prevede uno studio costante dei motori di ricerca, un’analisi dei risultati e l’applicazione di criteri che permettono di posizionare un sito al meglio. È un lavoro che può fruttare molto bene: gli utenti preferiscono cliccare sui risultati organici piuttosto che su gli annunci (di cui parleremo dopo): si tratta di circa il 73% delle persone.

Il risultato è che grazie alla SEO, un sito o un e-commerce possono raggiungere le prime posizioni del ranking Google; il rovescio della medaglia è che i motori di ricerca aggiornano costantemente i loro algoritmi di posizionamento. Perciò serve uno studio costante e un monitoraggio continuo dei comportamenti non solo degli utenti ma anche dei propri siti internet, per capire come evolve la situazione. Google è l’arbitro che decide quanto il tuo sito risponde bene alle richieste delle persone: più c’è corrispondenza (secondo i famosi algoritmi) più la posizione sarà alta.

La SEO ha proprio il compito di portare più visite possibili su una pagina e quindi aumentare il traffico organico: lo scopo è quello di essere in linea con le richieste dell’utente così che questo possa diventare un cliente. Ovviamente questo è solo un tassello di una strategia di web marketing più ampia, che deve muoversi in sintonia.

2. I consigli per sfruttare al meglio il posizionamento organico

La logica che guida l’attività di SEO è strettamente legata alle parole chiave; in linea di massima, una buona attività di SEO deve partire dalle keyword più cercate fra gli utenti e costruire contenuti che ne tengano conto. Ciò tuttavia è solo la punta dell’iceberg, infatti i parametri da seguire sono molti; vediamone alcuni dei più significativi:

  • il fatto che un sito sia ben configurato per essere accessibile ai motori di ricerca, che il server risponda con velocità
  • il fatto che un sito sia responsive, ovvero adattabile anche alla visualizzazione sui dispositivi mobile
  • che una pagina web sia ben strutturata e suddivisa per categorie, in modo che il motore di ricerca possa orientarsi al meglio tra i contenuti
  • i meta tag, meta description e keyword testuali sono importanti e contribuiscono a scalare posizioni
  • il link building, cioè le citazioni e i collegamenti provenienti da altri siti autorevoli

Insomma, di parametri ce ne sono molti, e in questo articolo vogliamo darti una panoramica completa delle possibilità che il tuo sito o i tuoi contenuti hanno per essere primi. Vediamo allora l’altra modalità di indicizzazione possibile.

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3. Il posizionamento a pagamento

Oltre a scalare posizioni tramite i contenuti di qualità per Google, c’è un’altra possibilità di apparire tra i primi: la creazione di annunci a pagamento. L’aspetto positivo è l’immediatezza dei risultati: un annuncio raggiunge all’istante la prima posizione, mentre per un contenuto ottimizzato SEO i tempi sono più lunghi. D’altro canto bisogna fare degli investimenti economici, stabilire un budget.

Con la sigla SEM si intendono le strategie di marketing adottate per ottenere il miglior posizionamento possibile, compreso il posizionamento a pagamento, tramite annunci mirati e campagne pay per clic.

4. Come funzionano i motori di ricerca

A prescindere dal tipo di posizionamento, cerchiamo di andare nello specifico e capire come funziona il meccanismo che regola Google e i suoi “fratelli”. In questo caso ci viene in soccorso il termine SERP, cioè le pagine dei risultati (organici e a pagamento) che ci appaiono una volta che effettuiamo un qualsiasi tipo di ricerca.

La query è il termine che identifica invece la ricerca stessa, cioè le parole scelte da un utente per trovare i siti, i contenuti o le informazioni che gli interessano. Come detto, ad ogni query corrispondono una serie di pagine di risultati, che appaiono solo dopo che il motore di ricerca ha elaborato i dati attraverso i suoi algoritmi; alcuni di questi ultimi sono noti, altri sono protetti dal segreto. Così i professionisti devono affidarsi alla loro esperienza per conoscerli o ad alcuni strumenti specifici (come Google Trends, Analytics, SemRush o SEOZoom, solo per citarne alcuni) che permettono di comprendere in che direzione si muovano le SERP e quali miglioramenti è possibile apportare alle pagine del nostro sito web per migliorarne il posizionamento.

5. Alcuni accorgimenti

È importante soffermarci sul fatto che oggi i motori di ricerca sono sempre più intelligenti e tutti noi lo sappiamo, tanto è vero che se non riusciamo a trovare ciò che stavamo cercando non ci capacitiamo di perché Google abbia fallito, non capita quasi mai! Questo per dire che le persone tendono sempre di più a fare ricerche specifiche, inserendo nella query aggettivi, termini tecnici, o comunque aumentando la lunghezza della frase di ricerca. Inoltre spesso si utilizzano gli smartphone, che danno la possibilità di cercare direttamente tramite la propria voce; è fisiologico che nel parlare tutti noi utilizziamo molti più termini che nella scrittura.

Tenere in considerazione il comportamento del pubblico è importante per costruire contenuti perfetti, che vadano di pari passo con le tendenze del momento.

Non solo la keyword principale è importante, ma anche le parole ad essa collegate; per usare il termine tecnico la long tail: grazie all’individuazione di questi elementi, la nostra ottimizzazione sarà ancora più specifica.

6. Pratiche da evitare

Dopo aver visto tutti gli aspetti su cui puntare per farsi notare dai motori di ricerca, cerchiamo di approfondire insieme anche gli errori da non commettere. Pensiamo subito che non c’è una ricetta perfetta per posizionarsi, ma deve esserci una ricerca costante, anche perché gli algoritmi si evolvono continuamente. Oggi una perfetta ottimizzazione non basta, bisogna monitorare e analizzare costantemente i risultati per mantenere o incrementare a propria posizione nel ranking.

Un parametro che Google tiene molto in considerazione è la pertinenza degli argomenti trattati con il tuo business, i prodotti o servizi che vendi e la qualità dei tuoi contenuti (insomma non bastano più articoli di 300 parole, generici e di argomenti disparati). Non ha senso quindi ripetere la parola chiave molte volte lungo il testo per essere notati e indicizzati bene, meglio utilizzarla con parsimonia e al punto giusto.

Stesso ragionamento vale per i back link: una volta era possibile creare collegamenti fittizi per apparire più autorevoli agli occhi dei motori di ricerca e delle persone. Oggi Google sa come difendersi da questo tipo di spam e penalizza i contenuti con link fittizi. I collegamenti con siti autorevoli sono ancora molto importanti, meglio però che siano pochi ma buoni.

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Il parere degli esperti su SEO e SEM per Google

Servono costanza e aggiustamenti incessanti perché il proprio sito raggiunga una posizione interessante per far aumentare il traffico in entrata; è un lavoro per persone competenti, che lavorano ogni giorno con questi strumenti e conoscono l’ambiente dei motori di ricerca. Non affidatevi a chi vi promette che nel giro di pochi giorni il vostro sito sarà tra i primi di Google: la SEO richiede tempo e costanza. Potreste però cominciare a migliorare le performance del vostro sito scegliendo un SEO Specialist; dietro ad un ottimo posizionamento ci deve essere una strategia concreta un’attività di content marketing pianificata e che permetta di raggiungere gli obiettivi stabiliti.

Meglio infine raggiungere un traffico di qualità piuttosto che di quantità, in modo che le persone che visitano la tua pagina siano proprio quelle che tu stavi cercando. Da MG Group Italia i nostri esperti SEO ad Arezzo possono aiutarti in questo aspetto fondamentale della tua attività di marketing: scrivi le tue richieste nel form qui sotto e ti daremo una mano a scalare la vetta!