Articoli

, ,

Strategie SEO 2024: La Guida per Dominare i Motori di Ricerca

Nell’evoluzione costante del digitale, essere aggiornati sulle migliori strategie SEO 2024 è essenziale per chiunque voglia avere successo online.

Quest’anno, abbiamo assistito a delle trasformazioni significative nel mondo SEO, e adattarsi a queste novità è fondamentale.

Vediamo insieme quali sono le strategie più efficaci da adottare.

L’era del Mobile-First

Oggi più che mai, avere un sito web ottimizzato per dispositivi mobili non è più un’opzione, ma una necessità.

L’importanza dell’approccio Mobile-First per la SEO è determinata da una serie di fattori chiave, che hanno profonde implicazioni sul modo in cui i siti web sono indicizzati e classificati sui motori di ricerca. Ecco una panoramica dettagliata sull’importanza del Mobile-First nella SEO:

  1. Predominio Mobile : La maggior parte degli utenti naviga su Internet tramite dispositivi mobili, rendendo essenziale l’ottimizzazione mobile per raggiungere un pubblico più ampio.
  2. Focus di Google : Dal 2018, Google ha dato priorità all’indicizzazione Mobile-First. Questo significa che la versione mobile del tuo sito influisce direttamente sul tuo ranking.
  3. Esperienza Utente : Un sito ottimizzato per il mobile garantisce una navigazione fluida e intuitiva, riducendo il rischio di perdere visitatori.
  4. Conversioni e Vendite : Per le aziende online, un’esperienza mobile efficiente può tradursi in maggiori vendite e conversioni.
  5. Velocità di caricamento : i siti ottimizzati per dispositivi mobili tendono a caricarsi più velocemente, un fattore essenziale per il posizionamento su Google.
  6. Orientamento al futuro : Con la crescente dipendenza dai dispositivi mobili, avere un approccio Mobile-First e investire sul futuro.

In sintesi, l’era del Mobile-First è una realtà ineludibile nella moderna SEO.

Le aziende e i webmaster devono adattarsi a questa tendenza per rimanere competitivi, garantire una buona esperienza utente e mantenere o migliorare la loro visibilità sui motori di ricerca.

LEGGI ANCHE: Cosa è e Come Funziona il Lavoro di SEO per un Sito Web?

Intelligenza Artificiale e SEO

L’Intelligenza Artificiale (IA) ha iniziato a giocare un ruolo significativo nella determinazione dei ranking dei siti web.

L’adattamento alle nuove strategie SEO 2024 richiede una profonda comprensione di come l’IA stia influenzando i risultati di ricerca e l’importanza di creare contenuti di qualità che rispondono realmente alle esigenze degli utenti. Nel dettaglio:

  1. Algoritmi avanzati: Google utilizza RankBrain, un algoritmo basato sull’IA, per migliorare l’accuratezza dei risultati di ricerca interpretando l’intento dell’utente.
  2. Studio dell’utente: L’IA analizza le metriche come il tempo trascorso su una pagina e il tasso di rimbalzo per capire quali contenuti sono apprezzati dagli utenti.
  3. Ottimizzazione dei contenuti: Strumenti basati sull’IA suggeriscono parole chiave e titoli, rendendo il contenuto più SEO-friendly.
  4. Ricerca vocale: Gli assistenti virtuali come Siri e Alexa si affidano all’IA per elaborare le ricerche vocali, spostando l’attenzione SEO su frasi conversazionali.
  5. Personalizzazione: Grazie all’IA, i risultati di ricerca sono sempre più personalizzati, basandosi sul comportamento e le ricerche precedenti dell’utente.

Ricerca vocale: Parla e Sarai Ascoltato

La ricerca vocale ha segnato una vera e propria rivoluzione nel modo in cui interagiamo con i dispositivi digitali.

Invece di digitare una query su un motore di ricerca, oggi sempre più persone preferiscono semplicemente pronunciare ciò che cercano, sfruttando l’assistenza di dispositivi smart e assistenti virtuali.

Questo porta a:

  1. Crescita esponenziale: Con l’aumento della popolarità di assistenti virtuali come Siri, Alexa e Google Assistant, la ricerca vocale ha registrato una crescita significativa. Si stima che entro il 2024, quasi la metà delle ricerche online sarà effettuata tramite comando vocale.
  2. Ricerca naturale: Una delle principali differenze tra la ricerca vocale e quella testuale è la naturalezza del linguaggio. Mentre una ricerca digitata potrebbe essere “ristoranti sushi Milano”, una ricerca vocale potrebbe suonare come “Dove posso trovare un buon ristorante sushi a Milano?”.
  3. SEO Conversazionale: Questa tendenza ha portato le aziende a riconsiderare le loro strategie SEO, focalizzandosi su termini e frasi più conversazionali, spesso sotto forma di domande, per soddisfare le esigenze degli utenti vocali.

La ricerca vocale non è solo una moda passeggera, ma rappresenta il futuro della SEO. Adattare il contenuto e le strategie di marketing a questa realtà è diventato essenziale per rimanere competitivi nel mercato digitale.

LEGGI ANCHE: Di Cosa si Occupa un SEO e di Cosa si Occupa un SEM?

Contenuti di Qualità: Sempre al Top

Quando si parla di strategie digitali e SEO, la qualità del contenuto emerge sempre come un pilastro fondamentale. Ma cosa significa davvero avere “contenuti di qualità” e perché sono così cruciali?

  1. Rilevanza per il pubblico: I contenuti di qualità rispondono direttamente alle esigenze e alle domande del tuo pubblico. Non si tratta solo di riempire una pagina con parole chiave, ma di fornire informazioni che gli utenti trovano utili e pertinenti.
  2. Autenticità: In un’epoca in cui la disinformazione può diffondersi rapidamente, l’autenticità è vitale. Contenuti genuini e trasparenti aiutano a stabilire la fiducia, fondamentale per costruire un legame duraturo con gli utenti.
  3. Valore aggiunto: offrire qualcosa di unico o una prospettiva nuova su un argomento familiare può fare la differenza tra un visitatore di passaggio e un fan devoto. Questo valore può manifestarsi come approfondimenti esclusivi, consigli pratici o storie coinvolgenti.
  4. SEO Amichevole: Anche se i motori di ricerca diventano sempre più intelligenti, amano ancora i contenuti di qualità. Un buon contenuto è più probabile che venga condiviso, argomenti e collegato ad altri siti, tutti fattori che possono migliorare la tua visibilità nei risultati di ricerca.

Nonostante le tattiche SEO possano evolversi, l’essenza di ciò che rende un contenuto efficace rimane costante. Concentrarsi sulla creazione di contenuti di qualità è una strategia a lungo termine che continuerà a dare risultati nel corso del tempo.

Conclusione

Le strategie SEO 2024 ci mostrano che l’ambito della SEO è in continua evoluzione.

Per rimanere competitivi, è essenziale abbracciare questi cambiamenti, investire nella formazione continua e monitorare attentamente le prestazioni del proprio sito.

Contattaci per una Consulenza Gratuita

,

Google Bard e Seo: l’Alba di un Nuovo Impero

Google Bard e SEO: ormai ne parlano tutti.

Google Bard è l’argomento più discusso e insieme a lui tutte le implicazioni che questo nuovo modo di cercare informazioni comporta soprattutto per chi con Google ha a che fare ogni giorno per lavoro.

Pensando a Google Bard infatti è impossibile non pensare anche al mondo della SEO ( Search Engine Optimization) e, in particolare, alla creazione dei contenuti: ma veramente un’ai può scrivere contenuti esaustivi, qualitativamente validi e ottimizzati SEO?

Ma andiamo per gradi.

Google Bard, la Nuova AI di Big G

Google Bard è una chatbot, ovvero un software che simula le conversazioni umane e che ha alla base un’impostazione ‘botta e risposta’ come nel dialogo con un amico.

Ma in questo caso è come se il nostro amico fosse una specie di super eroe, in grado di rispondere a qualsiasi domanda prendendo in esame tutto quello presente nel web in merito alla nostra richiesta, fornendoci in millesimi di secondo risposte anche particolarmente articolate.

In realtà la frontiera chatbot era già stata sdoganata da ChatGPT (di proprietà Microsoft e sviluppato da OpenAi), che nel Gennaio 2023 ha registrato 9,2 milioni di action, con un aumento del 330% rispetto al Q4 2022 (fonte: ricerca Comscore), lasciando intuire le enormi possibilità di applicazione.

Così il tema della ai e della sua utilizzabilità è diventato una priorità anche per Google, che il 13 Luglio 2023 ha reso la sua chatbot disponibile anche in Europa e utilizzabile da chiunque, sottolineandone il carattere di sperimentazione e la possibilità di inesattezza nelle risposte fornite all’utente.

Leggi anche: Intelligenza Artificiale: Complemento o Minaccia alla Creatività Umana?

Come Utilizzare Google Bard

La chatbot di Google si presenta all’utente con un’interfaccia molto semplice e intuitiva: è una pagina bianca con uno spazio sul fondo destinato alla digitazione della domanda o alla richiesta, che possono essere di qualsiasi genere. E’ possibile infatti chiedere un menù settimanale per una dieta priva di carboidrati, così come la scrittura di un articolo specifico su argomenti complessi ed estremamente settoriali, o una poesia.

Google bard risponderà alle domande con tre opzioni visualizzabili, ed è possibile continuare il dialogo chiedendo approfondimenti, ulteriori spunti o un’analisi più dettagliata sull’argomento richiesto. La sua ricchezza è quella di analizzare in millesimi di secondo tutto il materiale presente nel web sull’argomento richiesto e mixarlo generando una risposta teoricamente esaustiva e completa.

Il Risparmio di Tempo

La sua utilità è ovvia: ci fa risparmiare tempo.

Pensiamo per un attimo a quanto alcune ricerche, effettuate con il ‘classico Google’ siano dispendiose, a volte difficili e lunghe, soprattutto per chi deve scrivere contenuti e articoli su temi che magari non conosce, e alle energie che poi occorrono per organizzare i risultati in modo coerente, logico e soddisfacente. In più la possibilità di poter dialogare consente di chiedere approfondimenti e revisioni e aggiustare il tiro, cercando di ottenere proprio quello che avevamo in mente senza troppo sforzo.

Ma quindi Google Bard potrebbe davvero essere la fine per chi si occupa di SEO?

Goole Bard e SEO

Chi si occupa di SEO e di creazione di contenuti sa bene quanto il proprio lavoro sia fondamentale per il posizionamento dei siti sui motori di ricerca e, al tempo stesso, quanto un contenuto debba avere un valore aggiunto rispetto agli altri.

Ma davvero un ai può sostituire tutta questa creatività…umana?

Di sicuro la questione va vista analizzata da più punti di vista.

Seo e AI: la Ricerca delle Parole Chiave

Una parte fondamentale del lavoro SEO è la ricerca delle parole chiave che diventeranno poi il cardine dei contenuti e una specie di etichetta affinché nella libreria virtuale di internet, Google sia in grado di identificare di cosa parla il nostro libro (ossia il nostro sito) e possa sceglierci in mezzo a tantissimi altri libri che potrebbero apparire simile al nostro, proponendoci ai lettori più frequentemente possibile.

Il lavoro di un esperto SEO è molto articolato e prima di passare al lavoro di copywriting vero e proprio (la creazione del contenuto), presuppone dei passaggi.

Forse Google Bard e SEO potrebbero per alcuni versi convivere, ma prima vediamo insieme i passaggi.

Le analisi Seo

  1. Analisi del settore e della nicchia di mercato: Comprendere il proprio settore e la nicchia di mercato a cui si rivolge è fondamentale per identificare le parole chiave pertinenti. Esaminare i termini e le frasi comuni utilizzate nel settore e comprendere le tendenze e le esigenze dei potenziali utenti.
  2. Ricerca delle parole chiave principali: Utilizzare strumenti di ricerca delle parole chiave come Google Keyword Planner, SEMrush, Ahrefs o Ubersuggest (solo per citarne alcuni) per identificare le parole chiave principali relative al proprio argomento o settore. Questi strumenti offrono informazioni sul volume di ricerca mensile, la concorrenza e le idee correlate alle parole chiave.
  3. Analisi della concorrenza: Esaminare i siti web dei competitor e analizzare le parole chiave che stanno utilizzando. Questo può fornire spunti per individuare parole chiave rilevanti per il proprio contenuto.
  4. Considerare le parole chiave long-tail: Oltre alle parole chiave principali, includere anche le cosiddette “parole chiave long-tail”, ovvero frasi più lunghe e specifiche che gli utenti potrebbero utilizzare per cercare informazioni più dettagliate.
  5. Utilizzare strumenti di suggerimento delle query: Motori di ricerca come Google offrono suggerimenti di ricerca basati sulle query degli utenti. Utilizzare questi suggerimenti per identificare nuove parole chiave o per trovare varianti delle parole chiave principali.
  6. Valutare la rilevanza e la competizione: Selezionare parole chiave rilevanti per il proprio contenuto, considerando la pertinenza con l’argomento trattato e valutando anche il livello di competizione per quelle parole chiave. Cerca di bilanciare l’uso di parole chiave popolari con quelle meno competitive per avere maggiori possibilità di posizionarti nei risultati di ricerca.

Inutile dire che se qualcun altro di affidabile e veloce potesse sobbarcarsi questa fase di ricerca, scomodo non farebbe.

Ma a quel punto, il lavoro di un esperto SEO sarebbe davvero indispensabile?

Seo e Nuove Tendenze

Secondo alcuni esperti del settore, chi si occupa di SEO dovrebbe imparare a concentrarsi sulle keyword conversazionali, diventate più importanti con l’aumento dell’utilizzo di assistenti vocali come Siri, Google Assistant e Alexa, che incoraggiano gli utenti a fare domande complete e a esprimere le loro intenzioni in modo più dettagliato.

Di fatto, con l’avvento di chatbot e assistenti vocali probabilmente è proprio questa la rivoluzione che chi si occupa di SEO deve abbracciare: il modo diverso di cercare informazioni da parte degli utenti, che hanno la possibilità di parlare con ‘qualcuno’ e in un certo senso stanno ritornando a un dialogo vero e proprio, abbandonando l’utilizzo si sole due o al massimo tre parole per trovare risposte alle domande.

E quindi presupporre contenuti che rispondano a domande molto specifiche, più che a un’informazione generica.

Il Contenuto e le Domande da Porsi

A questo punto rimane la questione dei contenuti: Google Bard è in grado di generare contenuti di valore?

Dipende cosa intendiamo per valore, prima di tutto.

Infatti, il successo di un contenuto viene decretato da più fattori, tipo: risponde in modo pertinente alla richiesta dell’utente? Ha una buona leggibilità? E’ articolato in modo chiaro e logico? E’ grammaticalmente corretto?

Queste sono tutte domande importantissime, ma quella fondamentale è: il lettore legge il mio articolo dall’inizio alla fine? Perché, in sintesi, questo è il punto cruciale.

E poi: perché fra tante possibilità, deve scegliere di leggere proprio il mio articolo?

Il Contenuto che Fa la Differenza

Scrivere un contenuto di valore vuol dire tenere il lettore incollato sulle nostre parole, e fare in modo che non cerchi altre risposte perché la nostra è stata esaustiva ai massimi livelli e prometteva bene fin dal titolo.

Ma soprattutto con i nostri contenuti possiamo non sempre, ma spesso è possibile, fornire punti di vista nuovi e parlare di qualsiasi cosa con una prospettiva diversa.

Per fare un esempio concreto, pensiamo ad una mamma che ha il figlio con febbre alta e puntini rossi. Come tutte le mamme della terra cercherà subito su Google informazioni (prima di chiamare la pediatra), e le verranno fornite pagine da scegliere che parleranno di sesta malattia o scarlattina.

Se fra le risposte ce ne fosse una che ha come titolo: ‘Perché non preoccuparsi per la sesta malattia’, di sicuro il suo click finirebbe su quella.

La forza delle parole non è qualcosa che può essere delegato o che possiamo sperare che un’ai ci suggerisca, ma piuttosto risiede nelle nostre capacità tutte ‘umane’ di persuadere, comunicare efficacemente e creare percorsi alternativi all’interno di schemi abitudinari di esposizione e risposta ai problemi.

Per questo un contenuto fornito da un chatbot non potrà mai essere preso e messo on line così com’è: l’intelligenza artificiale ci dice quello che altri hanno già detto e non si preoccupa del ‘nuovo’, perché non può averne le capacità. Quelle sono solo nostre.

Leggi anche: Come Scrivere Contenuti Migliori per i Tuoi Social

Conclusioni

Concludendo, sta di sicuro nascendo un nuovo impero che sarà eretto su strumenti nuovi, di semplice utilizzo e alla portata di tutti e che snelliranno probabilmente molti processi.

Ma a governare l’Impero saremo comunque noi, che dovremo riuscire a creare sempre stupore con parole e immagini, a far vivere un’esperienza a chi ci legge e a mostrare tutto il nuovo che può esserci perché a scandagliare il passato e quello che già sappiamo ci penserà una utilissima, ma sempre limitata, intelligenza artificiale.

 

Contattaci per una consulenza gratuita e insieme costruiremo una strategia web vincente

Trova clienti vicino a te: le strategie per posizionarsi tra i risultati locali

Scopri il corso avanzato “Brand Reputation” sulla nostra Academy. Tutti i nostri corsi sono Riconosciuti e Certificati. Scoprilo adesso!

Investire tempo e risorse per comparire tra i risultati locali è un’ottima scelta strategica per due motivi: il primo, la concorrenza. Cercare di posizionarsi tra i risultati di una ricerca su Google per una parola chiave generica e molto popolare è un’impresa dispendiosa e dai risultati incerti, mentre la competizione tra le attività locali apre la strada a molte vantaggiose opportunità.

Un secondo fattore da tenere in considerazione è il cambiamento delle abitudini dei consumatori, in parte anche influenzato dal lockdown e dalle limitazioni negli spostamenti. Tutti possiedono uno smartphone e la maggior parte delle ricerche avviene per prossimità, soddisfacendo il bisogno di comodità e sicurezza attraverso servizi facilmente raggiungibili. Ecco perché ti consigliamo di potenziare il posizionamento locale della tua attività, con i nostri consigli.

1) Cura la tua presenza su Google My Business e Bing

Crea e personalizza la tua pagina aziendale su Google My Business e su Bing Places: è indispensabile per comparire tra i risultati delle mappe, vale a dire in prima pagina per i risultati delle ricerche basate sulla prossimità. Bing è il motore di ricerca utilizzato dalle mappe di Facebook: non trascurare il tuo posizionamento anche lì.

Per una pagina efficace, assicurati di scegliere accuratamente la categoria e di puntare alla massima qualità nelle immagini, sia per le foto che per il logo aziendale. 

2) Sfrutta i siti di recensioni

Esistono numerosi siti di recensioni per attività locali. Primo fra tutti, proprio Google My Business. Investi del tempo per assicurarti che i tuoi clienti lascino recensioni dettagliate e oneste e questa operazione sarà ripagata con una buona indicizzazione della tua scheda locale.
Le recensioni con parole chiave sono anch’esse importanti per aumentare la visibilità: suggerisci ai clienti di nominare la città, il quartiere o la zona nel testo della loro recensione.

4) Assicurati che le tue pagine sui social siano informative

A partire dalla pagina aziendale su Facebook, in cui è possibile inserire molte informazioni sulla tua attività, lavora sulla presentazione di ogni tua pagina o profilo pubblicato sui diversi social network. Inserisci sempre in alto, o nella descrizione o tramite un pin-post, la località, gli orari di apertura e un invito a raggiungere la tua sede: in questo modo, non solo renderai chiaro ai tuoi potenziali clienti che sei presente sul territorio, ma fornirai ai motori di ricerca ulteriori elementi per considerare affidabile la tua attività locale.

5) Ottimizza il tuo sito per i dispositivi mobili

La massima parte delle ricerche locali avviene tramite mobile, per questo il tuo sito deve essere a prova di smartphone. Caratteristiche da non trascurare la velocità nel caricamento, la leggibilità dei contenuti e le opzioni per entrare in contatto diretto facilmente accessibili. 

Fai revisionare il tuo sito web da un professionista per non perdere le opportunità generate dal traffico mobile!

6) Articola la tua strategia SEO 

Organizza i markup dei dati strutturati in modo da far comparire nella serp anche i dati più importanti relativi alla tua attività locale e fai in modo che le parole chiave relative alla località siano ben distribuite nei contenuti del sito. Anche i link in entrata possono essere di supporto a una strategia di posizionamento locale: cerca partnership con siti autorevoli che operano nella tua zona o che fanno riferimento al territorio e assicurati che le parole chiave locali siano presenti nei titoli delle pagine che intendi sfruttare.

Questi sono alcuni dei metodi utili per ottimizzare la presenza online del tuo business locale. Vuoi saperne di più? Contatta MG Group Italia, da più di 10 anni ci occupiamo di supportare le aziende nella loro presenza online.

Affidati alla nostra web agency di Ascoli Piceno!

Scopri il corso avanzato “Brand Reputation” sulla nostra Academy. Tutti i nostri corsi sono Riconosciuti e Certificati. Scoprilo adesso!

SEO: quanto costa e perché è importante

Scopri il corso avanzato “SEO Base” sulla nostra Academy. Tutti i nostri corsi sono Riconosciuti e Certificati. Scoprilo adesso!

Quando si parla di SEO (ovvero di Search Engine Optimization) si intende tutto un insieme di attività che concorrono ad ottenere un buon posizionamento organico di ricerca.

In questo senso si vuole fare in modo che il sito venga trovato facilmente, nelle prime pagine di Google o Bing (o qualsiasi altro motore di ricerca) ogni volta che un utente pone una domanda online. Un’attività che, quando ci si riferisce al posizionamento organico, viene svolta in maniera naturale, senza pagine o pubblicità a pagamento, e in cui i motori di ricerca vanno a premiare il lavoro svolto da chi se ne sta occupando.

Fanno poi parte delle attività di SEO anche tutte le strategie utili a togliere tutti quegli impedimenti che concorrono alla corretta indicizzazione del sito. Si capisce che è un incarico complesso ed articolato che va studiato ed ottimizzato al meglio, in base al fatto che un sito sia già presente su Internet oppure no, e in base all’obbiettivo di arrivare sempre tra le prime posizioni delle pagine dei motori di ricerca, in modo da portare all’utente a cliccare sul sito.

Perché devi tenere conto di una buona strategia Seo per la tua attività

Si sente sempre parlare di SEO per il sito ed è una delle cose fondamentali a cui pensare quando si ha un’azienda. Del resto, se l’obiettivo è vendere o promuovere un servizio occorre che questo si possa trovare subito, prima degli altri concorrenti. Ci sono diversi fattori che concorrono ad una buona ottimizzazione e che vanno dalla ricerca delle parole chiave (da inserire perfettamente anche all’interno della struttura del sito) a certe procedure che devono aumentare la velocità dell’apertura delle pagine, fino alla ricerca di keywords che andranno poi inserite all’interno di articoli del blog per tenere vivo e ben posizionato il sito aziendale.

Si tratta di attività che, unite, agevolano il lavoro dei motori di ricerca e li aiutano a comprendere al meglio i contenuti di un determinato sito web. In questo modo ogni volta che un utente andrà a porre una domanda specifica (ovvero una “query”) al motore di ricerca questo restituirà subito all’utente, tra i primi risultati (nella “serp”), le pagine ottimizzate al meglio e che rispondono alla sua domanda.

SEO: da dove si parte

Chi si occupa di SEO solitamente parte da un’analisi del sito web, nel caso questo esista già ma anche nel caso vada realizzato da zero (ovviamente, nel secondo caso l’analisi verrà svolta in maniera differente). Questa valutazione deve tenere conto degli obiettivi, del mercato, dei concorrenti, dei problemi o dei pregi del sito, passando poi alla valutazione di strategie necessarie per permettere all’azienda di posizionarsi bene, ovvero tra i primi risultati della Serp, nel proprio ambito di lavoro.

Per riuscire a fare un buon lavoro, occorre creare una tabella di sviluppo SEO onsite e offsite e, allo stesso tempo, occorre individuare e parole più importanti su cui il sito è ben posizionato e su quelle parole chiave che magari non erano state considerate ma che vanno prese in considerazione e sui cui lavorare per posizionarsi al meglio.

Si tratta di un lavoro costante perché la continua analisi dei dati e delle parole chiave, oltre alla costanza con cui vengono pubblicato nuovi articoli performanti sul blog, contribuiranno al corretto e al miglior posizionamento del sito. Del resto sono proprio questi nuovi contenuti utili e ben strutturati a permettere all’azienda di scalare la Serp di un motore di ricerca (e quindi di posizionarsi nelle prime pagine, meglio ancora se “sopra” ai competitor).

Non da meno, le attività di SEO sono fondamentali anche per l’e-commerce: utilizzare le parole pertinenti e seguire le regole giuste permettono al sito di raggiungere i traguardi sperati. Un’attività che, anche in questo caso, va ben studiata per farsi trovare anche quando si vendono servizi o prodotti online.

SEO: ma quanto costa?

Ora che si ha un quadro più chiaro delle attività svolte per migliorare la SEO del proprio sito aziendale e si capisce l’importanza di questo lavoro costante per vendere o farsi trovare dai propri clienti, una domanda che viene subito in mente è “Quanto si paga questa attività?”.

Come in tutti i lavori di ricerca e analisi, il costo dipende da molti fattori, dagli obiettivi e dal bugdet che si ha a disposizione. Per questo, dopo casi di successo (che sono diventati veri casi di studio) abbiamo voluto rilasciare diversi pacchetti in grado di soddisfare ogni esigenza dei nostri clienti.

Ad oggi, possiamo realizzare siti internet a Perugia in grado di far da vetrina per l’attività, oppure scalare le posizioni e farsi trovare subito dagli utenti. Allo stesso tempo tempo possiamo studiare la migliore strategia di marketing per crescere sul mercato, utilizzando anche combinazioni con social e post per i blog.

Si tratta di un investimento, insomma, più che di un costo, perché se queste attività di ottimizzazione SEO vengono svolte nella maniera corretta da seri professionisti del settore, il sito aziendale aumenterà e genererà moltissimo valore.

Sei alla ricerca di una web agency a Roma, vuoi trarre il massimo dalla tua strategia di marketing? Allora contattaci. Insieme capiremo qual è la soluzione migliore per te!

Scopri il corso avanzato “SEO Base” sulla nostra Academy. Tutti i nostri corsi sono Riconosciuti e Certificati. Scoprilo adesso!

, ,

Content marketing: i contenuti che fanno la differenza

Un insieme di strategie che faranno grande il tuo business

Il blog è il luogo dello scrivere per eccellenza: fin dai primi siti online, uno dei modi più “antichi” di utilizzare il web è stato proprio quello di scrivere dei diari che raccontassero in ordine cronologico la vita, gli interessi o le capacità delle persone che si cimentavano a scrivere.

Nelle sue tante evoluzioni, il blog è passato da essere uno strumento di uso privato, ad un importante modo di fare marketing online. I brand, le aziende e le istituzioni hanno cominciato a capire l’importanza di dare degli aggiornamenti utili al proprio pubblico di riferimento: così sono nati moltissimi blog su internet, degli argomenti più vari.

La chiave di volta di questa strategia consiste nel dare consigli utili, a volte anche molto pratici, ai propri clienti acquisiti o potenziali e fare in modo che questi ultimi possano trovare rispose alle loro domande attraverso gli articoli del blog. Si innesca così un circolo virtuoso che porta più persone interessate a ciò che stai vendendo, più lettori, più fidelizzazioni e nuovi contatti.

In un mondo, come quello di internet, dove tutto cambia molto rapidamente, il concetto di content marketing si evolve con altrettanta velocità e bisogna sapersi adattare, per essere sempre due passi avanti rispetto alla concorrenza.

Oggi non basta più solamente creare contenuti di qualità, ottimizzati SEO, con le giuste keyword e i trend topic proprio al momento giusto; attenzione, tutto questo rimane, ma occorre andare oltre la scrittura. Vediamo come poterlo fare, attraverso gli strumenti che la tecnologia odierna ci offre.

GUARDARE AL PUBBLICO

Come sempre bisogna partire dalle basi: l’obiettivo del content marketing, è quello di rispondere in modo concreto ad un bisogno degli utenti, sia se questi sono clienti, sia se sono semplici persone in cerca di soluzioni. Il fine ultimo del tuo articolo blog è quello di conquistare l’attenzione delle persone e fare in modo che queste acquistino un tuo prodotto o servizio: la creatività c’entra ben poco.

In questo senso è sempre necessario mettersi dalla parte del pubblico, per evitare di farsi influenzare solo dalle proprie idee, nello scrivere un articolo. Questa non è una novità, ma è sempre bene ricordarcelo per partire nel migliore dei modi. La tastiera è la tua, ma la voce è quella del pubblico: tendi sempre entrambe le orecchie per ascoltare e tradurre in scrittura ciò che la gente desidera.

Questo è importante anche per un altro motivo, cioè la velocità di caricamento delle pagine web. Nel gestire un blog è importante tener presente il modo in cui naviga il pubblico sulla rete: ascoltare le esigenze degli utenti significa anche caricare contenuti che siano facilmente fruibili dalle persone, considerando il tipo di connessione che va per la maggiore. Più una pagina si caricherà lentamente, meno le persone saranno invogliate a proseguire la propria lettura di quel contenuto.

Inoltre è Google stesso che monitora costantemente i comportamenti delle persone sulla rete: al motore di ricerca non sfugge nulla. Questo significa che saprà esattamente se le persone rimarranno molto tempo sulla tua pagina oppure la abbandoneranno in fretta; da questo poi intuisce il grado di apprezzamento degli utenti riguardo i tuoi contenuti.

Google non solo indicizza ciò che scrivi, ma registra tutti i comportamenti: ne è un esempio il cosiddetto pogo sticking: la situazione in cui le persone trovano un sito ben indicizzato per la propria ricerca, entrano e abbandonano subito, non trovando quello che stavano cercando.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

LA POTENZA DELLE IMMAGINI 

Tenendo in considerazione tutto questo, la cosa migliore da fare è dare alle persone ciò che desiderano, supportando il testo con altri elementi. Uno fra tutti: le immagini.

La potenza degli elementi visivi e grafici all’interno di un blog, così come di un post sui social network è davvero decisiva. Homo videns infatti: le persone sono molto più catturate da una bella immagine, o comunque da un’immagine particolare, che da un testo scritto. Almeno a primo impatto è così. Diciamo che le immagini sono l’esca con cui attrarre le persone a leggere un articolo intero.

Ovviamente stiamo parlando di immagini di un certo tipo: non basta che siano belle foto in alta definizione, devono rispondere a determinate caratteristiche.

  • Coerenza: non bisogna scegliere immagini casuali da mettere all’inizio o all’interno di un testo, ma sempre coerenti con l’argomento di cui si sta parlando. In un blog di moda, le immagini dovranno riguardare sfilate, ultimi modelli di scarpe in voga, esperienze sul campo.
  • Riconoscibilità: è necessario che le immagini che vengono scelte possano essere capite dal pubblico. Non devono esserci riferimenti troppo complicati o citazioni erudite: le immagini funzionano se colpiscono subito l’attenzione, oppure se rompono gli schemi.
  • Gusto: il fattore estetico conta, così come le mode del momento. Sempre meglio privilegiare immagini perfette per i gusti delle persone, anche in base alle tendenze sulla rete.
  • Infografiche: l’unione fa la forza, e allora cosa c’è di meglio se non mettere i testi in immagini attraverso grafiche originali e che aiutano il lettore ad orientarsi e a ricordare il testo che sta leggendo. Oggi ci sono strumenti facilissimi da utilizzare, anche online, per creare infografiche che lasciano il segno.

UNO SGUARDO AI VIDEO

Oltre il testo e al di là delle immagini, ci sono i video: efficaci per rimanere in pressi nella memoria degli utenti, soprattutto quelli che vogliono tutto e subito. Attraverso i video, si possono approfondire certi argomenti o riassumere in pochi e decisivi punti i contenuti di un articolo: insomma, si può dare forza a un testo. Tutorial, guide, brevi cortometraggi per spiegare i valori di un’azienda: le possibilità sono molte e risultano efficaci se strutturate per un target e degli obiettivi precisi.

Il video può diventare il completamento perfetto per l’articolo di un blog, la ciliegina sulla torta di un post su Facebook o Twitter, perché è un modo di far vedere (non a caso) quanto sei esperto di un argomento, quanto ti interessa risolvere un problema in modo pratico e immediato.

Spesso ci si chiede quanto debba essere lungo un video per funzionare ed essere visto: non c’è una regola precisa. Se si parla di argomenti interessanti può durare anche diversi minuti, l’importante è non dire la stessa cosa con 20 parole quando può essere detta con 2.

Inoltre c’è sempre la possibilità del podcasting, cioè le risorse di solo parlato che possono arricchire la tua strategia content. Questi ultimi sono anche molto più facili da fruire rispetto ai video e non implicano di avere il computer o il cellulare tra le mani: bastano un paio di cuffie.

Abbiamo visto che fare un content marketing adeguato è come costruire un puzzle di vai pezzi: non basta il contorno della figura, ma servono i colori, lo sfondo e le sfumature per renderlo perfetto. Lo stesso vale per la creazione di un contenuto per un blog aziendale: la scrittura oggi non basta più e ci sono molti modi per darle una mano a dare il massimo possibile.

Non credi anche tu? Se condividi le nostre idee e hai bisogno di un aiuto per la tua strategia di content marketing la nostra web agency è a tua disposizione: un team di grafici, copywriter e blogger saprà come aiutarti a creare contenuti perfetti. Contattaci: info@mgpg.it

Abiti vicino a Prato? Sei fortunato! La nostra innovativa web agency a Prato è una delle migliori del territorio ed è composta da professionisti affermati.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

, , , , , ,

Lead Generation: le fasi della trasformazione dei lead freddi in lead caldi

Parlando di lead generation, ci si riferisce ad un insieme di azioni di marketing, il cui scopo è quello di ottenere contatti qualificati e accuratamente profilati, chiamati per l’appunto lead.

E’ una tecnica di marketing che punta a raccogliere contatti che manifestano un interesse verso l’azienda e i servizi che essa offre. Il lead è il primo step di quell’evoluzione che può portare un semplice contatto a diventare un affezionato cliente.

Come si ottengono i lead e perché si parte dai lead freddi

Perché l’attività di Lead Generation venga svolta in modo efficace, è necessario saper sfruttare i canali migliori per promuovere il proprio business, se necessario affidando la mansione ad agenzie specializzate.

Riuscire ad ottenere contatti e convertirli in potenziali clienti è un’opportunità che riesce a dare ad un’azienda la possibilità di attirare a se, profili di utenti realmente interessati al proprio business.

La lead generation per essere efficace deve essere coadiuvata da tutta una serie di strumenti, anche complessi e di non facile utilizzo, ma è comunque una tecnica alla portata di qualsiasi tipo di azienda, qualunque sia il suo business.

Normalmente i lead si ottengono attraverso le tecniche basilari del web marketing:

  • SEO, per attirare visitatori nel sito o blog aziendale, lavorando su keywords strategiche e sulle query inserite nei motori di ricerca.
  • campagne pay per click, per posizionarsi nelle prime posizioni delle Serp e ottenere la massima visibilità.
  • campagne di email marketing.
  • attraverso call to action sul proprio sito che invitano il potenziale lead a compilare un form, lasciando dati personali.

Ora che abbiamo visto cosa sono i lead e come si ottengono è importante fare una differenza fra lead freddi e lead caldi.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Cosa sono i lead freddi

Non sono altro che i contatti che si sono limitati a chiedere il prezzo del prodotto, oppure sono interessati a semplici informazioni generiche. Tali richieste fanno presupporre che si tratti di utenti che non hanno un reale interesse, oppure che non siano convinti che la nostra azienda faccia al caso loro.

Non ci conoscono ancora, non si fidano e stanno sondando il mercato alla ricerca della soddisfazione di un bisogno.

Il lead freddo, ci ha trovati per caso e non conosce il nostro brand

Lavorando un lead freddo, quasi sempre si arriverà alla richiesta di un preventivo, ma è improbabile che porti direttamente alla vendita.

Solo una piccola percentuale di lead freddi sono idonei a diventare caldi e quindi pronti per passare allo step successivo che è l’acquisto del servizio o prodotto che offriamo.

Fondamentalmente quello che il lead freddo vuole sapere è il prezzo.

Non ci conosce, non sa niente della nostra azienda, dei servizi e della qualità che gli potremo offrire rispetto alla concorrenza.

Per trattare correttamente un lead freddo è necessaria una  strategia che escluda il tentativo di vendita immediato.

Il lead appena acquisito dovrà essere “riscaldato” prima di passare alle fasi successive.

Bisognerà metterlo nella condizione di scoprire il valore della nostra Azienda e della qualità di prodotti e servizi offerti. Faremo in modo da rassicurarlo e far aumentare la sua fiducia verso il nostro brand.

Ancor prima che il contatto conosca il prezzo, se saremo persuasivi quanto basta, guadagneremo la sua fiducia e spianeremo la strada alla vendita.

La fase di riscaldamento del lead consiste quindi nel guadagnare la fiducia di chi si è avvicinato alla nostra azienda senza conoscerla, per poi successivamente portarlo ad acquistare il prodotto.

Riscaldare un lead vuol dire far conoscere meglio l’azienda e il prodotto, grazie ad una comunicazione efficace e persuasiva.

Il potenziale cliente deve essere convinto che la nostra azienda e quello che offre è esattamente quello che sta cercando. Se saremo bravi da arrivare a questa fase il prezzo sarà l’ultima delle attenzioni del cliente.

I lead caldi

Si tratta di persone che hanno già avuto modo di testare i nostri servizi o che hanno già acquistato qualche nostro prodotto. Ci conoscono bene e sanno che si possono fidare della nostra azienda.

Attività di marketing atte unicamente a generare lead freddi, quindi poco profilati e non veramente interessati a quello che offriamo porterà a risultati di vendita marginali.

I lead caldi invece sono contatti che hanno la possibilità di tastare con mano la qualità e i servizi offerti dall’azienda, riuscendo a recepirne il valore.

Per trasformare un lead da freddo a caldo è quasi sempre necessario un passaggio intermedio.

Riscaldare un lead vuol dire coinvolgerlo emotivamente e fargli capire la qualità dei servizi offerti.

Sono tante le aziende che cercando di cogliere l’attimo, tentano subito di concludere la vendita e non si curano di spianare la strada verso una trattativa che offra maggiori possibilità di successo.

Lead freddi non adeguatamente preparati porteranno a scarsi risultati.

Le azioni di marketing andranno interpretate come un modo per guadagnare la fiducia del cliente e di intrattenere con lui un rapporto sempre più confidenziale.

Molti pensano che un offerta dove si punta esclusivamente sul prezzo stracciato, possa dare buoni risultati ma non è così. Senza che il lead sia stato adeguatamente riscaldato anche un prezzo basso non è sufficiente a convincere il cliente che si porrà delle domande sulla serietà dell’azienda e sull’offerta, facendo inevitabili paragoni con ciò che il mercato offre.

Il lead freddo si trasformerà in lead caldo attraverso piccoli passi, come iscrizioni a newsletter oppure attraverso i canali social.

Il processo di “riscaldamento”, può essere una lunga fase dove il potenziale cliente viene costantemente informato e aggiornato sul prodotto offerto, con lo scopo di aumentare fiducia e autorevolezza nel brand così da riuscire a spingerlo verso la fase di acquisto.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Solo una piccola percentuale di lead diventano caldi e quindi propensi ad acquistare

Uno degli strumenti utilizzati per pianificare la trasformazione dei lead freddi in caldi è il Funnel, ovvero l’imbuto

Come viene rappresentato il Lead Generation Funnel.

 Il lead generation funnel, viene rappresentato come uno schema ad imbuto diviso in tutte le fasi che precedono l’acquisto da parte di un potenziale cliente.

Il Funnel, attraverso una semplice rappresentazione grafica, spiega come avviene il naturale processo di acquisto di una persona.

Pensiamo a come è fatto un imbuto. La parte più larga dell’imbuto è il Il TOFU, ovvero Top of the Funnel, perché raffigura i visitatori che giungono sul sito web dell’azienda attraverso tutti i canali disponibili.

Per fare leads generation, non è un segreto, bisogna avere un elevato numero di visitatori. Questo si ottiene curando la SEO del blog e del sito aziendale, facendo campagne Pay per Click e aprendosi sui canali social.

Più visitatori arrivano e più lead si possono generare.

MOFU invece, è la parte intermedia dell’imbuto, il Middle of the Funnel. Rappresenta la fase più importante della lead generation. E’ il momento dove bisogna studiare una strategia per far si che il semplice visitatore diventi un lead. Dovremo persuaderlo a lasciare i propri dati in cambio di contenuti di valore che possano essere di utilità.

Questi possono essere infografiche ed ebooks o qualunque cosa che rappresenti per il cliente un valore aggiunto.

Per ultimo troviano il BOFU ovvero il Bottom of the Funnel. E’ lo step dove si creano lead caldi pronti per essere convertiti in clienti veri e propri.

Per far diventare caldo un lead, è importante riuscire a capire quali sono i suoi reali bisogni che lo hanno indotto a cercare la nostra azienda e prodotti.

Questa è una fase molto delicata, perché solo con l’offerta giusta, il lead concretizzerà l’acquisto, mentre con un’azione sbagliata si potrebbe ottenere l’effetto contrario, non solo il lead non comprerà ma potrebbe anche decidere di non voler avere più a che fare con la nostra azienda.

Trasformare i lead freddi in caldi è una fase delicata che se gestita senza le dovute accortezze ci farà inevitabilmente perdere delle vendite.

Se hai bisogno di aiuto per trasformare i tuoi contatti in lead caldi, scrivici subito. Mg Group, web agency a Prato, metterà a tua disposizione professionisti di web marketing in grado di valorizzare il tuo business.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

, ,

SEO e Comandi Vocali

Come adeguare la tua SEO strategy alla tecnologia dei comandi vocali

Sempre più frequentemente vengono utilizzati i comandi vocali da smartphone, tablet e desktop per fare ricerche su Google. Questa tecnologia è cresciuta tantissimo, è facile da usare e ha un margine di errore ormai molto basso. I comandi vocali, in particolare quelli diretti alla ricerca, vengono usati principalmente quando si è impegnati in attività che non permettono di digitare agevolmente sullo tastiera, oppure se si vuole immediatezza di risposta.

Si stima che entro pochissimi anni la ricerca vocale costituirà almeno la meta del totale delle ricerche effettuate in Internet

Perché il proprio web marketing sia pronto ad accogliere il cambiamento, è opportuno iniziare fin da subito un processo di ottimizzazione del proprio sito web, per renderlo voice search friendly.

I comandi vocali indubbiamente stanno cambiando le abitudini di utilizzo della ricerca sul web. Seguirne l’evoluzione vuol dire per le aziende, adeguare le proprie azioni di marketing per sfruttare al meglio questa tecnologia e guadagnare vantaggi nei confronti dei competitors.

La prima cosa che ci spinge ad utilizzare i comandi vocali è certamente la comodità. Pronunciare una query è sicuramente più immediato che scriverla.

L’utente che utilizza la ricerca vocale, lo fa principalmente da dispositivo mobile per ottenere risultati inerenti alla zona dove fisicamente si trova, oppure per avere le indicazioni stradali durante la guida e mentre si sta camminando.

Gli assistenti vocali, soprattutto attraverso device mobili, diventeranno il principale mezzo di interazione fra azienda e consumatore.

Gli assistenti vocali: in principio ci fu Siri

Per sfruttare tutte le potenzialità della ricerca vocale, è opportuno innanzitutto conoscere i principi di funzionamento degli assistenti vocali disponibili, che ormai possiamo considerare a tutti gli effetti come dei motori di ricerca vocali.

Il primo e più famoso assistente vocale è stato Siri di Apple, presentato nel 2011 quando è uscito l’Iphone 4s. L’applicazione si può lasciare in stand by per essere attivata dopo aver pronunciato le parole “Ehi Siri” e viene adoperata principalmente come assistente Mobile, sebbene sia incorporata anche nelle ultime versioni di Mac OS.

Ok Google è la funzione vocale di Google e fa parte dell’assistente digitale Google Now. Si può utilizzare sui device Android e da poco anche sui dispositivi iOS . L’applicazione, se lasciata in background, si attiva pronunciando “Ok Google“.

Cortana è stato sviluppato da Microsoft ed è l’ultimo degli assistenti vocali usciti sul mercato. Nato per gli smartphone equipaggiati con Windows phone, con l’uscita di Windows 10, Cortana viene integrato stabilmente nel sistema operativo.

Il punto di forza dei sopracitati assistenti vocali consiste nel fatto di essere consultabili in qualsiasi luogo, attraverso device mobili come smartphone e tablet che restituiranno risultati di ricerca geolocalizzati, cioè, coerenti con la nostra ubicazione fisica.

La maggior parte delle ricerche vocali avviene da Mobile e il motivo è che solitamente gli utenti cercano risposte veloci per bisogni che hanno nell’immediato.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Le interazioni vocali semplificano, velocizzano e rendono accessibile il web quando si hanno le mani occupate

Cerchiamo quindi di capire quali sono le differenze fra le ricerche testuali e quelle vocali.

Una delle caratteristiche che differenzia la ricerca vocale da quella testuale sta nella naturalezza del linguaggio utilizzato dagli utenti. Le interazioni vocali semplificano, velocizzano e rendono accessibile il web quando si hanno le mani occupate o si sta facendo un’attività che impone continua attenzione, da non poter nemmeno guardare lo schermo.

Inoltre le ricerche vocali sono sempre basate sulla posizione fisica del richiedente e assistenti vocali come Google Now utilizzano anche i dati relativi alle abitudini e alle preferenze di chi effettua la ricerca.

I termini per effettuare la ricerca vocale sono meno rigidi e più “umani”

Gli utenti sono particolarmente portati ad utilizzare la ricerca vocale ponendo domande e non in modo “rigido” come quando scrivono sulla tastiera.

Normalmente queste domande cominciano per “Come”, “cosa”, “dove”, termini che forniscono indicazioni sull’intenzione di ricerca relativa ai bisogni dell’utente. Le query vocali, quindi sono sono molto più simili a “conversazioni”, rispetto alle ricerche testuali.

Sarà necessario capire ed analizzare in che modo gli utenti cercano le informazioni usando la ricerca vocale, così da poter adattare la SEO del sito web e guadagnare un posizionamento favorevole anche quando l’informazione è cercata con comandi vocali.

Per adeguare i contenuti del sito sarà opportuno studiare un’adeguata strategia di content marketing e fare in modo che ogni testo sia ottimizzato non solo per la ricerca testuale ma anche per quella vocale.

Ottimizzare la SEO del sito web per i comandi vocali

L’ottimizzazione del sito web in ottica SEO deve tenere conto delle possibilità date dalla ricerca vocale.

Gli assistenti vocali sono guidati da algoritimi che permettono di interpretare il significato semantico delle ricerche in base alle precedenti interazioni.

Questo ci suggerisce che le connessioni semantiche stanno acquistando sempre più importanza. Dal momento che le richieste vocali non sono più composte da singole keywords, ma da frasi semanticamente più complesse, la SEO dovrà adattarsi a questi nuovi modelli di interazione. Ciò significa innanzitutto che le richieste di ricerca diventano più lunghe, cosi come cresce l’importanza delle keywords longtail. Le parole chiave andranno adeguate alla ricerca vocale. Usando keywords interrogative long tail simili alla lingua parlata, posizionate nei punti più strategici del sito come il titolo principale e i sottototitoli.

La ricerca vocale restituisce pochi risultati, facendo si che l’utente non si trovi costretto a scorrere tra i vari risultati della ricerca.

Le aziende che riusciranno ad adattarsi attraverso una strategia SEO ottimizzata per il vocal riusciranno ad emergere nei confronti dei competitors e godranno sicuramente di un ritorno in termini di traffico aumentando la loro visibilità sul web.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

La SEO dell’immediato futuro sarà basata sull’ottimizzazione della ricerca vocale

Ancora si parla poco di SEO per la ricerca vocale, ma sicuramente iniziare a considerarla può portare al nostro business un grande vantaggio competitivo.

Un cambiamento di tale portata comporta, ovviamente, la necessità di un adeguamento anche in termini di SEO e nell’utilizzo di keywords specifiche, rimandandoci al tema delle ricerche semantiche, ovvero la capacità da parte di un motore di ricerca di inserire una query in un contesto e rispondere con dei risultati più precisi e accurati.

La SEO viene influenzata dalla ricerca vocale. Google sfrutta molteplici tecnologie per comprendere la voce degli utenti e riuscire a decifrarne il significato. Capire in modo esaustivo le domande che si pongono gli utenti, cosa cercano e quali sono le loro intenzioni, è essenziale per stabilire quali keywords usare. E’ possibile quindi sfruttare la ricerca vocale nella SEO per conoscere meglio il nostro pubblico, dare maggiore visibilità al sito e ai suoi contenuti, così da ottenere un vantaggio competitivo non trascurabile per la nostra azienda.

I motori di ricerca infatti saranno sempre più orientati a premiare la naturalezza del linguaggio, per questo chi si occupa di SEO dovrà cercare di indicizzarsi tramite parole chiavi più lunghe e articolate.

Per aggiornare e ottimizzare i contenuti in ottica SEO orientata alla ricerca vocale, bisogna tenere in considerazione non solo il tipo di domanda effettuata dall’utente, ma anche il tipo di assistente vocale che utilizza, in quanto la tecnologia di ogni sistema attinge a risorse differenti per raccogliere le informazioni.

Gli assistenti vocali manleveranno l’utente dal dover scorrere pagina per pagina i risultati della ricerca. Apparire nelle prime posizioni sarà sempre più importante.

L’obiettivo è quello di ritrovarsi tra i primi risultati selezionati e indicati dal motore di ricerca. Questo attirerà l’attenzione degli utenti che stanno effettuando una ricerca precisa e ai quali l’assistente vocale restituisce i risultati sperati. Nel caso di una voice search, gli utenti ripongono fiducia nel loro assistente vocale per ottenere i migliori risultati. Capire ed analizzare come e cosa gli utenti cercano con la ricerca vocale è utile non solo per il posizionamento del nostro sito web, ma anche per farci trovare subito nei primi risultati a seguito di una specifica query.

Il costante miglioramento di questa tecnologia consentirà agli assistenti vocali di comprendere le intenzioni degli utenti con maggiore precisione, migliorando così i risultati di ricerca e fornendo agli utenti la risposta che stavano cercando, in tempi sempre più brevi.

La ricerca vocale è in crescita in particolare da device mobile per alcuni semplici motivi. Usare la voce è più veloce che scrivere. Non è necessario usare le mani, se si sta guidando per esempio e allo stesso modo non è necessario guardare lo schermo.

La tecnologia che consente il riconoscimento della voce è sempre più affidabile e il margine di errore è oggi molto basso.

Da non dimenticare che oggigiorno i dispositivi mobili sono sempre con noi. Le innovazioni digitali stanno cambiando e le aziende dovranno adeguare le loro strategie di marketing.

Anche la ricerca vocale è parte integrante di queste trasformazioni e sta già creando nuovi modelli di business per le aziende, che si vedono costrette ad adeguarsi per non perdere competitività.

Se non vuoi restare indietro rispetto ai tuoi competitors contatta subito la migliore web agency a Treviso Mg Group. I nostri esperti sapranno suggerirti nuove strategie per adeguare il sito web della tua Azienda alle nuove funzioni di ricerca vocale.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

, , , , , ,

Google Analytics, l’importanza di saper interpretare i dati

Google Analytics, l’importanza di saper interpretare i report per ottenere un vantaggio competitivo

La gestione di un sito web, soprattutto se si affaccia nell’ambito dell’e-commerce impone la necessità di misurare i dati di accesso e delle azioni compiute dai visitatori, focalizzandosi su quelle per le quali il sito è stato progettato.

Avere accesso a questi dati consente di valutare con precisione l’andamento del sito e di ottimizzare le attività in modo costante, al fine di ottenere risultati sempre migliori nel tempo.

Una delle attività fondamentali che spesso viene sottovalutata da chi gestisce un sito web è la fase di analisi dei risultati

Monitorare il comportamento degli utenti che accedono al sito e la capacità di raggiungere gli obbiettivi preposti, è fondamentale per capire se si è lavorato bene durante la fase di sviluppo del sito e se sono state correttamente applicate le strategie di ottimizzazione.

Le informazioni più comuni, come conoscere il numero di visitatori, la quantità di pagine visitate o la frequenza di rimbalzo, non sono sufficienti per capire l’andamento del nostro progetto web. Questi dati sono assolutamente inutili se non contestualizzati in un progetto che stabilisca quali debbano essere gli obiettivi che il nostro sito dovrà raggiungere.

Bisognerà andare più in profondità per conoscere e misurare il comportamento degli utenti durante la navigazione del sito. Sapere se lo hanno trovato tramite ricerca organica, o tramite Social e se le keywords usate sono effettivamente efficaci. Il cliente ha acquistato un prodotto, oppure ha desistito all’ultimo momento?

La corretta analisi dei dati ci permetterà di capire quali sono le modifiche da apportare al sito web per indurre gli utenti a fare ciò che noi vogliamo, ma allo stesso tempo rendere gradevole e prolungata la loro permanenza sul nostro sito.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Google Analytics è un tool gratuito potentissimo, ma deve essere configurato correttamente

Tutte queste informazioni possono essere monitorate tramite Google Analytics, il tool gratuito di Google che fornisce un ottimo sistema di statistiche con tutti i dati necessari per misurare le azioni e conversioni degli utenti mentre visitano le pagine del nostro sito.

Il processo avviene inserendo un codice di tracciamento, che dovrà essere presente in ogni pagina del sito web. La cosa più interessante, che consente di trarre da Google Analytics le informazioni più utili, è la possibilità di essere configurato in modo da fornire report personalizzati, per centrare appieno quelle che sono le nostre esigenze.

Farsi un’idea sull’analisi quantitativa sul traffico, il numero di visitatori nel periodo, gli orari più o meno trafficati e conoscere se il nostro sito viene visitato da un computer fisso o da mobile, sono informazioni che tutti o quasi riescono facilmente ad estrapolare da Google Analytics.

Ben altra cosa è riuscire a tracciare le azioni che ci interessano. Questo comporta un’accurata conoscenza di Analytics per consentirne una configurazione precisa in base alle nostre esigenze.

E’ qui che entra in gioco la necessità di rivolgersi ad un’azienda specializzata, in grado di estrapolare i kpi realmente necessari per misurare l’andamento del nostro business e per pianificare una strategia migliorativa.

Il sistema di reportistica di Google Analytics è molto avanzato e non è facile riuscire ad interpretare i dati delle statistiche, Grazie alle tante funzioni di automazione è però possibile personalizzare i report con i dati che più ci interessano.

Google Analytics per chi usa l’e-commerce

Nella sezione Conversioni di Google Analytics è presente la parte dedicata all’ e-commerce. Da qui si controllano tutte le interazioni del cliente relative alle operazioni di acquisto. I prodotti venduti, i guadagni, gli accessi necessari prima che l’acquisto venga effettuato.

Analytics fornisce report dettagliati che aiutano a stabilire le strategie migliori per incrementare le vendite.

Grazie a questi dati sarà possibile valutare l’andamento della nostra attività e stabilire eventuali azioni di marketing.

Sono ancora tante le attività di e-commerce che ignorano queste possibilità, quindi l’opportunità di avvalersi di un’azienda specializzata che sappia sfruttare le potenzialità di Google Analytics a nostro favore, ci porterebbe un considerevole vantaggio competitivo.

Come Misurare il Successo di una Strategia SEO con Google Analytics

Google Analytics è fondamentale soprattutto per valutare e misurare le performance della SEO (Search Engine Optimization) di un sito web.

Tutta la strategia SEO si fonda proprio sul posizionare nel modo migliore possibile il sito web nella Serp (Search Engine Report Page) dei motori di ricerca, attraverso l’uso di parole chiave strategiche. Grazie a questo si genererà traffico organico, cioè visitatori che ci troveranno attraverso query immesse nei motori di ricerca.

Oltre a scoprire da dove proviene il traffico di un sito web, con Analytics è possibile identificare le parole chiave che hanno generato più ricerche. Questa è un’occasione per verificare che queste keywords siano sempre presenti nel sito.

L’analisi del traffico organico è la prima fase di una serie di altre osservazioni. Analizzando il traffico organico si avrà una selezione più ampia del traffico selezionato in base alla sua provenienza. Attraverso report periodici potremo renderci conto se c’è stato un calo di visibilità nei motori di ricerca dovuto a keywords non più attuali.

Prima di iniziare una strategia SEO con conseguente impiego di risorse, è consigliabile sfruttare Google Analytics per confrontare l’andamento del traffico, delle conversioni e l’efficacia delle parole chiave in periodi prestabiliti. Questa comparazione ci permette di analizzare l’andamento delle nostre keywords, individuare le più forti e le più deboli così da migliorare la strategia SEO, le eventuali campagne pubblicitarie a pagamento e ogni altro canale di web marketing.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

SEM e Google Analytics

Il SEM, (Search Engine Marketing ) indica l’insieme delle attività di web marketing svolte per incrementare la visibilità e la rintracciabilità di un sito web attraverso i motori di ricerca.

Siccome si tratta di attività marketing a pagamento come Adwords, è necessario valutare i ritorni delle singole azioni tramite Google Analytics per capire se le attività che stiamo intraprendendo sono efficaci o necessitano di una revisione.

I dati restituiti da Google Analytics, tecnicamente sono definiti Kpi (acronimo di Key Performance Indicator). Il Kpi sostanzialmente è un indice che permette di monitorare l’andamento di un processo.

Di seguito i kpi predefiniti di Google Analytics. Non richiedono particolari configurazioni ma allo stesso tempo forniscono dati indicativi che vanno integrati da una reportistica attentamente studiata e plasmata su misura.

  • Pubblico

Nella categoria “pubblico” possiamo trovare i report relativi ai visitatori del sito. Potremo vedere nel dettaglio i dati demografici, gli interessi, il comportamento, nonché il tipo di tecnologia che usano per navigare nel nostro sito.

  • Numero di Visitatori

Da qui si vede la fedeltà dei visitatori che ritornano a visitare il sito web. Potremo stabilire da dove provengono e quanti sono i visitatori abituali, avere una prima stima della popolarità del sito e conoscere il grado di soddisfazione degli utenti.

  • Rapporto nuovi visitatori/visitatori abituali

Grazie ai cookies Google Analytics stabilisce se un visitatore è già stato sul nostro sito oppure è la prima volta, mostrandoci tramite valore percentuale e rappresentazione grafica, il rapporto che c’è tra le due tipologie di utenti.

  • Durata della sessione

Sotto “Pubblico”, “Comportamento”, e “Coinvolgimento”, potremo vedere quanto tempo un visitatore resta sul sito.

  • Frequenza di rimbalzo

La frequenza di rimbalzo è un kpi molto importante da osservare. Questo valore sta ad indicare quando un utente visita una sola pagina del sito e poi lo abbandona. Trova quindi interessante solamente l’argomento trattato in quella pagina, ma non è interessato al resto dei contenuti.

  • Aquisizione

la sezione “Aquisizione” ci mostra da dove provengono le sorgenti di traffico del nostro sito. Potremo vedere quanti sono i visitatori provenienti da ricerca organica, diretta, oppure provenienti dai vari canali Social.

  • Comportamento

La sezione comportamento fornisce dettagli sulle sottosezioni del sito. E’ utile per capire quali azioni vengano eseguite a partire da una pagina a quella successiva. E’ un indice che ci permette di capire quali sono i contenuti che mantengono vivo l’interesse dei visitatori.

Bisogna sapere come raccogliere i dati forniti da Analytics, ma soprattutto, si deve essere consapevoli dell’importanza nel leggerli bene

La conclusione è che in molti consultano i dati forniti da Google Analytics, ma solo alcuni li sanno davvero interpretare e ancora meno li sanno applicare al loro modello di business così da intraprendere azioni di marketing efficaci. Google Analytics è lo strumento più potente che abbiamo per raccogliere informazioni relative al traffico generato dal nostro sito web. Lo fa sfruttando la potenza di ricerca di Google ed in oltre lo fa in modo del tutto gratuito.

I dati sul traffico del nostro sito sono indispensabili per cercare di capire cosa funziona e cosa non funziona ed intraprendere le necessarie azioni correttive.

Non esiste un modo univoco di usare Google Analytics. Questo perché le metriche necessarie per misurare le nostre attività, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati non sono affatto universali, ma sono strettamente correlate alla nostra tipologia di business.

Se sei nella necessità di dover avere sotto controllo l’andamento del tuo sito web e vuoi che Google Analytics sia configurato su misura per la tua attività, non esitare a contattarci. Mg Group Italia, web agency di Treviso, è un’azienda specializzata che potrà fornirti tutto il supporto necessario per avere sotto controllo il tuo business.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

, , ,

Web marketing per strutture ricettive e ristoranti

Come impostare una perfetta strategia online se si possiedono strutture ricettive

Il settore turistico e ricettivo è uno di quelli che più di tutti è stato rivoluzionato in senso positivo dal web: basta pensare ai vari servizi di booking online grazie ai quali sia i proprietari di struttura che gli stessi clienti hanno scoperto un nuovo modo di viaggiare, molto apprezzato e utilizzato.

Le piattaforme di prenotazione o di comparazione prezzi di alberghi, residence, villaggi turistici, campeggi, b&b e ristoranti hanno rivoluzionato un mondo. È proprio per questo motivo che la presenza online va gestita e curata nei minimi dettagli perché possa dare i risultati sperati. Il discorso vale per tutte le tipologie di strutture e per qualsiasi fascia di prezzo: dagli hotel di lusso ai bed & breakfast in centro città.

Tutto parte da una consapevolezza: bisogna essere capaci di sfruttare il web per far crescere il proprio brand e quindi la propria attività ricettiva. Come farlo? Proveremo a rispondere a questo importante interrogativo nei paragrafi di questo articolo.

NON ESISTE UN’UNICA VIA

Dobbiamo subito chiarire un punto fondamentale: non esiste una strada unica per fare marketing, ma una combinazione di percorsi diversi da seguire per arrivare agli obiettivi che si stabiliscono alla partenza.

Solitamente tutto parte da un sito web, il vostro ristorante o albergo, deve avere un luogo preciso dove essere presentato in tutte le sue caratteristiche. Il sito web è l’elemento attorno a cui ruotano tutte le altra azioni di web marketing; pensiamolo come un porto sicuro dove l’utente trova tutte le informazioni di cui ha bisogno.

Nel realizzare una pagina web, è necessario curare i dettagli e soprattutto strutturare i contenuti in modo che siano chiari, precisi e esteticamente appaganti. Altro parametro fondamentale, il fatto che il sito sia responsive, cioè adattabile alla visione sui dispositivi mobile (smartphone, tablet). È da questi infatti che la maggior parte delle persone cercherà una sistemazione o un posto dove mangiare.

Tuttavia un buon sito non funziona se non viene trovato tra le migliaia di siti presenti sul web.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

USARE LE PAROLE GIUSTE

Per rendere un sito visibile alle ricerche delle persone occorre ottimizzarlo per i motori di ricerca. Per farlo uno dei metodi migliori (perché a costo zero) è l’utilizzo delle tecniche di SEO. La posizione sui motori di ricerca dipende da diversi fattori, uno tra i più importanti è costituito dal corretto uso di keyword strategiche. Il termine utilizzato non è casuale: la scelta di due parole generiche da inserire nei proprio contenuti online è piuttosto inutile in quanto la concorrenza sarà spietata. In questo caso però, quali sono le parole che una persona potrebbe digitare, nel caso volesse trovare un albergo o un ristorante?

Poniamo che un ospite voglia passar le sue vacanze in montagna con la famiglia: la sua ricerca sarà “hotel montagna (nome località)”, ma non ometterà l’altra informazione cruciale “per famiglie”. Molti studi infatti confermano che gli utenti sono sempre più specifici quando effettuano una ricerca. Per questo motivo sarà importante inserire nel proprio sito o negli articoli del proprio blog, frasi come “hotel in montagna adatto alla famiglia”. Solo così si potrà avere un posizionamento migliore e battere i competitors.

Il tipo di parole chiave che abbiamo appena visto sono chiamate long tail keyword (a coda lunga): si tratta appunto di frasi specifiche e che, sebbene abbiano un volume di ricerca più basso rispetto a quelle generiche, tuttavia hanno un livello di conversione più alto. In parole semplici: meno pubblico raggiunto ma potenzialmente molto più interessato al tuo albergo.

 

L’IMPORTANZA DEL CONTENT MARKETING

Una volta pensato alle parole chiave, dobbiamo scegliere dove inserirle. Di sicuro non possono mancare nei contenuti statici del sito: descrizioni, servizi offerti, indicazioni stradali, offerte, articoli blog creati con un sapiente uso del copywriting.

Altro fattore connesso al content, è quello delle recensioni delle persone che visitano la struttura o cenano nel vostro locale. Si tratta di UGC, cioè contenuti generati dagli utenti. Questi ultimi sono importantissimi non solo perché garantiscono un posizionamento migliore sui motori di ricerca, ma anche perché sono tra le sezioni più visitate di un sito web. Dopotutto qualsiasi persona vorrebbe sapere cosa aspettarsi da un hotel, sulla base delle esperienze altrui. Il passaparola non muore mai!

Il marketing dei contenuti è un mondo redditizio se gestito bene e può generare nuove possibilità. Ma come attrarre i clienti attraverso ciò che pubblico e scrivo? Prima di tutto cominciamo con un’importante verità: quando si parla di contenuti non si deve pensare solo ai testi scritti su un blog, ma anche alle immagini, ai video, ad ebook informativi, a infografiche. Alla base di tutto ci deve essere un’ottima qualità nella realizzazione e la capacità di dare informazioni importanti e molto utili per le persone che interagiscono con i contenuti stessi.

Nel caso di un ristorante ad esempio, quali possono essere dei contenuti rilevanti? Si parte da una conoscenza approfondita del proprio pubblico di riferimento; solo così sarà possibile intercettare i bisogni latenti delle persone. Se ad esempio gestisci un ristorante sul mare e vuoi avere un’ottima affluenza anche in inverno, potresti creare delle guide turistiche online dove mostrare alle persone cosa possono fare durante i mesi più freddi, quali sono le attività più interessanti e le possibilità che offre il mare anche quando non si sta sotto l’ombrellone.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

LA STRATEGIA DI MARKETING SUI SOCIAL

La spalla destra di un buon sito, non possono essere i social network. Impostare una campagna social, scegliendo le piattaforme giuste, può davvero fare la differenza. Prima di tutto partiamo da un presupposto: i social non sono nati per vendere (anche se negli ultimi tempi si stanno facendo esperimenti anche in questa direzione) ma per semplificare le relazioni tra persone.

Ecco su cosa puntare quindi, sfruttando la natura stessa di queste piattaforme.

Creare legami per aumentare la consapevolezza del brand e la fiducia che le persone hanno riguardo ai tuoi servizi. Anche in questo caso è una questione di contenuti: freschi, giusti, innovativi e sempre al passo con i tempi. In più c’è il fattore customer care, la gestione della relazione con gli utenti per mostrare a tutti la tua efficienza e tempestività nel risolvere i loro dubbi e le loro problematiche.

PARTIRE DA UNO STUDIO ATTENTO

Un’analisi di chi sei, come vuoi pubblicizzare il tuo ristorante o albergo e soprattutto che tipo di risultati vuoi raggiungere, sono passaggi necessari prima di intraprendere qualsiasi azione pubblicitaria; ciò ti consentirà anche di correggere gli eventuali errori e proteggere il tuo business in caso di situazioni critiche.

Per aiutarti a fare tutto questo viene in soccorso un piano marketing ben strutturato; anche per una piccola attività serve tutta questa programmazione? Senza dubbio! Partire da un calendario e un piano editoriale, ideare i contenuti da pubblicare in base al pubblico di riferimento, alla filosofia della tua cucina, ai prodotti che utilizzi, alle ultime novità culinarie, ad esempio.

In sostanza è importante creare contenuti ad hoc per le persone che potrebbero essere interessate alla tua proposta. La strutturazione è la base di una perfetta comunicazione e, attraverso delle azioni pianificate con regolarità, l’utilizzo del social diventerà molto più efficiente.

L’esperienza della nostra agenzia di comunicazione nel settore alberghiero e in quello della ristorazione, ci permette di elaborare piani di web marketing all’avanguardia per qualsiasi tipo di attività. Vuoi riempire le tue stanze disponibili, vuoi occupare tutti i posti a sedere? MG Group ha le competenze per aiutarti a farlo.

Facci sapere cosa pensi dei nostri consigli compilano il form qui sotto o contattaci al numero di telefono 0577 15 16 860.

, ,

Essere competitivi con una strategia Seo efficace

Essere competitivi sul Web con una strategia SEO efficace

SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization, ovvero una serie di attività e accorgimenti atti a ottimizzare il posizionamento dei contenuti immessi sul Web. Un sito Web ottimizzato SEO riceverà più traffico proveniente dai motori di ricerca.

Cosa significa SEO dal punto di vista di chi scrive per il Web

Utilizzare la SEO vuol dire anche essere in grado di studiare l’utilizzo di terminologie che possono generare traffico. Questo, insieme all’ottimizzazione del contenuto, formattazione del testo, link e utilizzo di immagini, servono a rendere il tutto più fruibile dai motori di ricerca, Google prima di tutti. La quasi totalità delle ricerche si fa da Google, solo una piccola parte passa da altri motori di ricerca come Bing e Yahoo. Le regole del gioco sono quelle dettate da Google, che ci piaccia o no.

La visibilità su Google è fondamentale e se il proprio sito Web non è correttamente indicizzato si perde l’opportunità di attirare traffico attraverso la ricerca organica. Se vogliamo che la nostra azienda sia competitiva sul Web, consideriamo la SEO un investimento, una guida, con regole che vanno rispettate.

Esistono ancora tante aziende che riportano sul loro sito Web il testo di cataloghi o brochures cartacei. Niente di più sbagliato. Il Web ha delle meccaniche diverse dalla carta stampata e un copia-incolla di un testo non ottimizzato, non farà altro che mandare in confusione il motore di ricerca.

Servono delle linee guida, una corretta strategia SEO è necessaria a far capire al motore di ricerca, cosa l’utente vuole che sia trovato

“Content is the king”. Questa frase, fu detta per la prima volta da Bill Gates nel 1996. Egli asseriva che, chiunque, può pubblicare qualcosa sul Web, ma se il contenuto non è di qualità, non interesserà a nessuno.

Questo concetto è quanto mai valido anche oggi. Scrivere, scrivere bene, scrivere per gli utenti, ma, strizzando l’occhio a Google. Questo non vuole togliere importanza alla SEO, perché la SEO deve diventare parte integrante del modo di scrivere di un Web Copywriter. La SEO deve entrare con naturalezza nel contenuto pubblicato. Ci deve essere, senza essere invadente e non deve far avvertire al lettore pesantezza o ridondanza.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Keywords efficaci, un elemento essenziale nella strategia SEO

Questa fase è fondamentale, qualunque strategia SEO risulta essere priva di senso se non viene effettuata prima una ricerca accurata delle parole chiave. La parola chiave dovrebbe corrispondere alla query utilizzata per ricercare l’argomento. E’ uno degli elementi fondamentali per apparire ben posizionati nella SERP.

Cerchiamo prima di tutto di individuare una keyword efficace. Termini troppo generici e ad alta competitività, difficilmente porteranno risultati degni di nota. Sebbene una keyword molto competitiva avrà un numero di ricerche maggiore è meglio orientarsi su keywords long tail, più specifiche e più orientate alla conversione.

Un semplice esempio per rendere l’idea:

Posizionarsi con una keyword altamente competitiva come “orologi” sarà molto più difficile che con una keyword long tail “orologi per escursionismo” Dando un’occhiata ai risultati di ricerca delle due parole chiave, ci renderemo subito conto che “orologi per escursionismo” sebbene sia una keyword meno cercata dell’altra è orientata ad una nicchia di utenti ed è più facile che generi conversione. Usando appositi strumenti dovremo fare alcune analisi e capire quali sono le query immesse su Google quando si cercano informazioni relative agli orologi per escursionismo.

Esistono molti strumenti, alcuni gratuiti, come Keyword Planner, Keywordtool e Ubersuggest Sebbene le versioni free di questi strumenti abbiano delle limitazioni, il loro aiuto è fondamentale per stabilire quale potrebbe essere una keyword che funziona. Trovare le giuste keywords impone un’analisi del settore dove vogliamo competere. Dovremo capire la competitività del settore e che possibilità avremo di posizionarci bene nelle SERP.

La SEO, per quanto riguarda la keyword impone delle regole abbastanza precise. Deve figurare nel titolo, possibilmente all’inizio e nei sottotitoli che suddividono l’articolo. Deve figurare anche nel corpo del testo, ma senza esagerare. Ricordiamoci sempre che chi legge è una persona, che vuole un testo scorrevole e semplice.

A questo proposito, la SEO, chiede che il testo sia scritto nel modo più fluido possibile. I periodi devono essere piuttosto brevi e la punteggiatura va usata correttamente. Se necessario fare una lista di informazioni, usiamo gli elenchi puntati e numerati che sono tenuti in grande considerazione da Google.

Gli Headings

Suddividere un testo in paragrafi, guida il lettore ad orientarsi tra il contenuto e aiuta Google ad eseguire una scansione ottimale, propedeutica ad un buon posizionamento.

Il titolo principale è contrassegnato con il tag H1. Le altre intestazioni vanno dal tag H2 ad H6, a seconda dell’importanza gerarchica del capitolo che intestano.

Il tag H2 solitamente è il titolo subito dopo il primo paragrafo e normalmente include la keyword e una descrizione piuttosto esplicativa del testo a seguire.

Le successive intestazioni hanno il tag H3 e H4, perché gerarchicamente sono meno importanti. Non riportano la Keyword e descrivono argomenti secondari.

Produrre un testo con una suddivisione gerarchica farà guadagnare valore al nostro lavoro e Google lo terrà in considerazione per il posizionamento. Aiutiamo Google a mostrare un’anteprima del nostro lavoro grazie allo Snippet. Senza una descrizione del contenuto, Google, metterà tra i risultati della SERP, del testo preso a casaccio dall’articolo. Bastano poche parole che descrivano l’argomento trattato, per essere sufficienti a rendere esplicito il nostro contenuto e invogliare l’utente a cliccare sul collegamento.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Fare SEO con le immagini

Sono una componente importantissima del contenuto. Le immagini, come spesso si dice, valgono più di mille parole. Prima di inserire le immagini nel nostro testo dobbiamo usare alcuni accorgimenti dettati dalla SEO.

Il nome del file dovrebbe essere cambiato con parole che rappresentano quando riprodotto dall’immagine. Deve in oltre avere un attributo ALT; un titolo alternativo che rappresenti ancora più nel dettaglio la descrizione dell’oggetto dell’immagine.

Questo è utile quando l’immagine, per un qualche motivo non viene caricata correttamente. Google, grazie all’attributo ALT è in grado di interpretarne il significato, anche quando questa non viene visualizzata.

Come scegliere l’Attributo ALT? Non è difficile, facciamo un esempio. Stiamo scrivendo la recensione di un nuovo modello di smartphone e nell’articolo mettiamo la foto del telefono ancora nella scatola con tutti gli accessori visibili.

Daremo al file immagine il nome dello smartphone, mentre per l’attributo ALT useremo un altro termine che ne descriva ancora meglio il contenuto. “Unboxing Smartphone X” potrebbere essere una descrizione efficace. Viene descritto il nome dell’oggetto e con “unboxing” si descrive l’azione: aprire la scatola per vedere cosa c’è dentro.

Per ultimo ma non meno importante, il file immagine non deve essere troppo pesante. Usiamo il formato jpeg cercando di stare sotto i 100k. Google ringrazierà. Un aspetto che spesso viene trascurato è quello relativo alla struttura del sito. Scegliere e definire in modo intelligente come disporre i menu e la quantità di link in essi presenti è un importantissimo fattore, sia per il posizionamento in generale sia l’ottimizzazione verso i crawler.

Una strategia SEO fondamentale: i backlink

I backlinks sono dei collegamenti ipertestuali che portano ad una determinata pagina web. Essi sono molto importanti per il calcolo della popolarità di un sito e sono indispensabili per posizionarsi bene nella SERP.

Producendo contenuti di valore, potrebbe capitare che questi vengano linkati dagli utenti, sul loro sito, sui forum o sui Social. Quando Google si accorgerà di questi link in entrata, attribuirà più valore al contenuto e il posizionamento della pagina o del sito migliorerà portando più visitatori.

Riuscire a generare e mantenere backlink in entrata verso il sito, consente di migliorare notevolmente il posizionamento delle pagine Facciamo distinzione tra i link interni (quindi provenienti dallo stesso sito) e link esterni (provenienti da altri siti). Google tende a dare maggior valore ai link provenienti dall’esterno rispetto a quelli provenienti da pagine interne. La popolarità di una pagina è direttamente proporzionale a quanti altri siti Web citano quella pagina. Un aspetto da non trascurare è la realizzazione tecnica del sito che se non ottimizzata a dovere influenzerà la velocità di caricamento delle pagine. Questo è un aspetto molto spesso trascurato che incide sul posizionamento.

In molti, per realizzare il proprio sito, ricorrono a CMS come WordPress e lo appesantiscono con decine di plugin, molti dei quali inutili che rallentano notevolmente il caricamento delle pagine.

Se proprio vogliamo usare queste scorciatoie facciamolo con moderazione e solo quando strettamente necessario. Facciamo attenzione ai dead link e ai tag mancanti o non ottimizzati SEO Come abbiamo visto i processi per ottimizzare il proprio sito Web sono tanti e vanno applicati con attenzione.
Una volta apprese e fatte nostre le strategie di base dovremo cominciare a dare un’occhiata ai nostri competitor e offrire agli utenti, un piano editoriale, sulla periodicità delle pubblicazioni e sugli argomenti trattati. Identificare e Osservare i competitor è sempre un buon esercizio, non fosse altro per prendere spunto riguardo keywords e contenuti.

Il continuo aggiornamento dell’algoritmo di Google fa si che il mondo SEO sia in continua evoluzione e le strategie valide oggi potrebbero non esserlo più domani, ma c’è una regola che vale sempre: Il contenuto di valore è sempre al primo posto.

Affidati all’esperienza della nostra web agency a Viterbo, una delle migliori del territorio.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!