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Campagna web marketing: ecco le opportunità che offre per un’azienda

Campagna web marketing: ecco le opportunità che offre per un’azienda

Oggi parleremo dell’importanza che ha una campagna web marketing per un’azienda !!

Il web marketing è un insieme di strumenti, tecniche e metodologie innovative utilizzati per la promozione di marche, prodotti e servizi attraverso Internet, con lo scopo di farsi conoscere e originare guadagni. 

Campagna web marketing Facebook e Instagram ADS

Campagna web marketing: ecco le opportunità che offre per un'azienda

Facebook e Instagram, essendo due dei principali Social Network offrono tutte le importanti opportunità di essere correttamente sfruttati in un’ottica strategica.

Infatti, con più di due miliardi di utenti mensili attivi nel mondo, Facebook è l’incontrastato re dei social network, seguito da Instagram, che ne annovera più di un miliardo al mese.

Perciò è fin troppo intuitivo che questi due strumenti costituiscono una straordinaria occasione per tutte le aziende che intendono raggiungere il maggior numero di target e migliorare la propria affermazione commerciale.

Facendo ricorso alle profilazioni disponibili, il Facebook Marketing e l’Instagram Marketing sono formidabili opportunità di reclutamento di potenziali clienti in modo molto efficace e proponendo il prodotto giusto nel momento giusto.

Un’altra delle notevoli opportunità che si hanno da una campagna web marketing di Facebook e Instagram è la possibilità di poter ascoltare l’utente, capirne i bisogni e le aspettative; conoscere e analizzare le comunità virtuali che si compongono online e di conseguenza inventarsi un messaggio o una strategia comunicativa coinvolgente.

Difatti, sia il Facebook Marketing che l’Instagram Marketing sono tool che differiscono molto da forme tradizionali di comunicazione e pubblicità, come può essere quella televisiva.

Quando si parla di questi due strumenti non ci si riferisce solamente alle possibilità di acquisizione e di coinvolgimento di potenziali nuovi e vecchi clienti e consumatori dovuti ai contenuti organici non sponsorizzati, ma si vuole anche intende tutto il mondo delle Facebook Ads e delle Instagram Ads: cioè gli strumenti che sono a pagamento e che permettono di lanciare pubblicità su Facebook e Instagram.

Facebook ADS

Il suo utilizzo presuppone la presa in cura della propria pagina Facebook, ciò è essenziale se si ha intenzione di attrarre il maggior numero di follower possibili, prospettando loro informazioni interessanti e pertinenti.

Puntare solamente sul traffico organico potrebbe, però, mettere in ombra alcuni altri contenuti rilevanti e determinanti per promuovere brand awareness, (grado di conoscenza del brand da parte del pubblico di riferimento o target); come l’incentivazione e la considerazione e quindi portare a comportamenti mirati all’acquisto.

Per tutto questo, la pubblicazione di annunci Facebook sponsorizzati hanno il pregio di raggiungere il proprio target in base agli obiettivi prescelti.

Instagram Ads

Pure Instagram offre le possibilità di realizzare i contenuti sponsorizzati con lo scopo di aumentare la notorietà del marchio e portare traffico verso un certo sito web generando lead o migliorando le vendite.

Quindi una campagna di Instagram Ads può rivelarsi molto appropriata per intercettare i pubblici di nicchia, accomunati da determinati interessi specifici.

Instagram offre diversi formati a sostegno dei propri contenuti sponsorizzati, annunci, foto, video, carousel e stories.

Le campagne su Facebook e Instagram sono complesse e richiedono un continuo monitoraggio e le conoscenze appropriate di ottimizzazione.

Per questo motivo è sempre bene affidarsi a imprese esperte del settore che con la loro esperienza possano supportare le aziende nella migliore scelta di un percorso di crescita attraverso i social media e mediante la gestione delle campagne social in relazione alla tipologia del business.

LinkedIn Ads

LinkedIn Ads è la piattaforma pubblicitaria di LinkedIn.

Anche questa è un’opzione da tenere in considerazione nei casi in cui si abbiano aziende B2B o se si è un lavoratore autonomo con un personal brand pronto a collaborare con altre realtà.

All’attualità LinkedIn ha circa 700 milioni di utenti attivi nel mondo.

Anche se non è il social network più popolato, racchiude alcuni importanti aspetti da tenere in conto, si pensi che tra i suoi utenti, LinkedIn, ha circa 200 milioni di persone che hanno posizioni manageriali e circa 65 milioni di decision maker.

Tutto ciò considerato la piattaforma è perfetta per ottenere maggiore visibilità e incrementare i risultati del business attraverso una campagna web marketing.

Per questi risultati da ottenere è bene tenere presente che non ha molto senso fare pubblicità su LinkedIn se non vengono misurati i risultati ottenuti e non si tende a ottimizzare le campagne.

I verbi misurare, testare, rimisurare sono indispensabili per trarre conclusioni se la campagna va bene e se sta funzionando, tutto ciò è vitale per raggiungere gli obiettivi di business.

Google Ads

Con le campagne di Google Ads si ha l’opportunità di incrementare i profitti e raggiungere pubblici più ampi che fanno aumentare il traffico dei siti Web e quindi le vendite. Tutto ciò è possibile farlo senza sostenere costi molto impegnativi; infatti, è possibile realizzare una campagna web marketing personalizzate a partire da un budget basso e in base ai risultati della campagna aumentarlo successivamente. 

Vediamo ora i tipi di campagna web marketing che si fanno su Google Ads e i vantaggi:

-Campagne sulla rete di ricerca.

I suoi vantaggi sono: l’incremento delle vendite e delle registrazioni sui siti Web; la facile configurazione sulla piattaforma; lo scrivere annunci di testo personalizzati e individuare le parole chiave di ricerca; di individuare un target specifico e poterlo raggiungere più facilmente.

  • Campagne display.

I suoi vantaggi sono: l’incremento delle vendite e delle registrazioni ai siti Web per mezzo di inviti all’azione accattivanti; l’aumento della notorietà del marchio con annunci visivi facili da tenere in mente; il raggiungimento di un numero maggiore di utenti mentre navigano su altri siti e app; l’essere meglio visibili per quegli utenti che hanno già cliccato su altri annunci aziendali o hanno visitato già il sito web interessato.

  • Campagne video.

I suoi vantaggi sono: l’incremento e la conoscenza del marchio con brevi video accattivanti; la selezione “Genera conversioni” e sponsorizzazione di annunci video invitanti all’azione; il raggiungimento degli utenti che navigano sulla piattaforma di YouTube.

  • Campagne Shopping.

I suoi vantaggi sono: la possibilità di promuovere i prodotti al dettaglio; l’aumento della conoscenza del marchio e dei prodotti tramite foto, breve descrizioni, etc; la maggiore possibilità di concludere l’acquisto per gli utenti o di registrazioni sul sito. 

  • Campagne per ap:

suoi vantaggi sono: l’incremento di installazioni e di registrazioni dell’app aziendale sui dispositivi mobili; la visibilità su più canali; gli annunci più pertinenti e targeting automatizzato.

  • Campagne intelligenti.

I suoi vantaggi sono: l’aumento delle vendite dei prodotti aziendali e incremento di registrazioni sul sito Web; la configurazione abbastanza semplice; il minor tempo per la pianificazione poiché lo fa direttamente Google.  

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Instagram shopping: possibilità di acquisto diretto sul social

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Instagram Shopping è il nuovo strumento del social network delle immagini che consente a Brand, imprese e business di qualsiasi settore di taggare i propri prodotti direttamente sui post del feed, proprio come si usa fare con l’username degli utenti Instagram.

Inizialmente disponibile solo negli Stati Uniti, dove ha registrato risultati sorprendenti, l’integrazione Shopping si è estesa a macchia d’olio anche negli altri Paesi, raggiungendo la nostra Penisola nel corso del 2019.

Anche se in funzione solo da poco tempo in Italia, quindi, Instagram shopping si è già contraddistinto come una delle migliori funzionalità dell’app a livello business.

Permettendo agli utenti Instagram di acquistare i prodotti direttamente da questo social network, infatti, è capace di aiutare le aziende ad aumentare le vendite e ad attirare più clienti potenziali sul proprio sito web, senza incontrare ostacoli…

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Instagram Shopping: in cosa consiste?

Come si evince dal nome, la nuova integrazione della piattaforma social consente alle aziende di vendere i propri prodotti direttamente dall’app.

Basta, infatti, scegliere la foto che si desidera promuovere e taggare fino a cinque prodotti per immagine o venti prodotti per carosello.

Questo tipo di pubblicazione dà accesso ai dettagli del prodotto e al suo prezzo e mostra anche un link che porta gli utenti al sito Web, dove possono acquistare il prodotto.

Instagram Shopping: chi può utilizzare questa funzionalità?

I marchi, negozi o imprese che desiderano utilizzare questa funzione devono soddisfare i seguenti requisiti:

-avere un profilo aziendale

-avere una pagina su Facebook

-aver creato almeno nove pubblicazioni commerciali

-avere l’ultima versione dell’app Instagram

-vendere prodotti fisici da un sito Web ufficiale

-avere il proprio profilo Instagram collegato ad un catalogo di Facebook.

Instagram Shopping: come installarlo

Una volta soddisfatti tutti i requisiti, è possibile compiere il passo successivo: installare la nuova integrazione!

Per farlo basta semplicemente seguire i passaggi successivi che consentiranno di attivare questa nuova funzione sul proprio profilo business:

  • Andare alle impostazioni sul proprio account Instagram

  • Toccare la sezione shopping

  • Selezionare un catalogo prodotti

E il gioco è fatto!

Dopo averlo abilitato, sarà sufficiente caricare le immagini e taggare i propri prodotti sul post del feed, proprio come si usa fare con gli utenti del social network.

Per farlo, quindi, basterà toccare i prodotti che si desidera taggare, inserire i nomi e cliccare su invio.

Et voilà: i prodotti sono ora taggati! 🙂

Instagram Shopping: vantaggi per gli utenti

Questa nuova funzionalità è molto semplice per gli utenti, richiede solo un clic sul prodotto a cui sono interessati.

Le immagini che contengono collegamenti ai prodotti, infatti, includono un’icona “carrello”, situata nell’angolo in alto a destra dell’immagine.

Dopo aver fatto clic sull’immagine, il messaggio “tocca per visualizzare il prodotto” verrà mostrato in una piccola finestra.

Quando si tocca il prodotto, dunque, compare un pop-up con la foto del prodotto, un’opzione per acquistarlo ed altri dettagli relativi alla merce selezionata.

Cliccando su “acquista ora”, infine, Instagram porterà l’utente direttamente al sito Web del tuo Brand.

Il vantaggio principale? il cliente potenziale non sarà più obbligato ad andare in biografia per cliccare sul link di accesso al tuo sito Web per acquistare uno dei tuoi prodotti. In questo modo risparmierà tempo e non perderà l’entusiasmo di comprare dal tuo Brand!

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Instagram Shopping: Vantaggi per le aziende

Se sei il titolare o il Ceo di un’azienda sarai senz’altro interessato a utilizzare questa nuova funzione che consente di avere accesso ad un inedito ed efficacissimo canale di vendita per il tuo business.

  • Potrai ottenere più traffico dal tuo account Instagram al tuo sito Web e monitorare le vendite che arrivano dall’app semplicemente inserendo un link all’interno del tuo e-commerce. I tuoi clienti potenziali, infatti, verranno reindirizzati direttamente alla pagina di prodotto del tuo sito web non appena toccheranno su “acquista ora”.

  • Questa semplificazione porterà ad un maggior numero di ordini: gli utenti sono, infatti, portati ad acquistare di più quando la procedura di vendita risulta più snella. Con Instagram Shopping, dunque, potrai aumentare le vendite e sapere esattamente quali provengono da Instagram!

  • Avrai a disposizione un’altra fonte di posizionamento sui motori di ricerca: è possibile che il tuo marchio non abbia un posizionamento SEO favorevole su Google. Ora puoi concentrare i tuoi sforzi su Instagram per ottenere un migliore posizionamento complessivo.

Conclusione

Fare acquisti su Instagram cambierà il modo di vendere per moltissimi brand, che avranno ora accesso ad una funzionalità capace di snellire il processo di acquisto per i propri clienti e clienti potenziali e di incrementare, in tal modo, il proprio fatturato.

Con Instagram Shopping una nuova vetrina si è aperta al mondo e cambierà anche il modo di fare marketing su Instagram.

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5 modi efficaci per utilizzare gli annunci di Facebook per aumentare le vendite

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Se hai avviato un tuo business saprai quanto potenziale abbiano gli annunci di Facebook per la tua attività.

i Facebook ads, infatti, possono guidare il traffico verso i tuoi prodotti/servizi e trasformare i visitatori in clienti abituali.

Ma creare un annuncio efficace non è cosa semplice.

Molte aziende mettono rapidamente insieme un semplice annuncio, pensando di ottenere molto riscontro.

In realtà, ci vuole molto di più se vuoi davvero aumentare le tue vendite.

Perché utilizzare gli annunci di Facebook per aumentare le vendite?

Facebook ha oltre 1 miliardo di utenti attivi, il che significa che hai accesso a un numero incredibile di potenziali clienti di ogni estrazione sociale.

Facebook risulta, quindi, essere una delle migliori piattaforme per aumentare le tue vendite.

Se stai vedendo un certo ritorno sui tuoi annunci di Facebook – forse un paio di vendite al mese, ma nulla vicino al tipo di numeri che desideri o di cui hai bisogno – o se ti stai approcciando ai Facebook ads per la prima volta, sappi che esistono modi unici di utilizzo che ti permetteranno di fare fruttare i tuoi sforzi ed incrementare le vendite.

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#1. 5 modi efficaci per utilizzare gli annunci di Facebook per aumentare le vendite: utilizzare annunci multi-prodotto

L’introduzione degli annunci multi-prodotto su Facebook ha fatto miracoli per molte aziende.

Con questo nuovo modello, puoi mostrare numerosi prodotti in un singolo annuncio, offrendo ai tuoi clienti la possibilità di trovare qualcosa che soddisfi le loro esigenze particolari.

L’opzione carosello ti dà, infatti, la possibilità di mostrare prodotti pertinenti, aumentando la probabilità che qualcuno acquisti, e puoi anche usare il modello per mostrare i numerosi vantaggi di un singolo prodotto (ricorda che le persone acquistano benefici).

In uno studio di Adobe, hanno scoperto che le aziende che gestiscono annunci Carousel hanno registrato un aumento del 50-300% delle percentuali di clic, una riduzione del 35% del costo per clic (a causa del maggiore coinvolgimento) e un costo per acquisizione più efficiente.

#2. 5 modi efficaci per utilizzare gli annunci di Facebook per aumentare le vendite: comunica la storia del tuo marchio

Sempre di più, i consumatori acquistano in marchi che condividono i loro valori e le loro prospettive di vita e, quando lo abbini al fatto che Facebook è intrinsecamente una piattaforma social, è facile capire perché le storie dei Brand siano così efficaci.

La cosa fondamentale da ricordare è che la maggior parte delle persone usa Facebook per connettersi piuttosto che per fare acquisti.

Sebbene ciò possa sembrare controproducente se il tuo obiettivo principale è aumentare le vendite, in realtà ti dà la possibilità di costruire un rapporto con i potenziali clienti che, a loro volta, li rendono più propensi ad acquistare da te.

Facebook ha condotto uno studio con proprio su questo, dimostrando che la creazione di una sequenza di annunci che trasmette un messaggio chiave del marchio anziché la vendita diretta migliora i tassi di conversione complessivi. In effetti, in un esempio dello studio, il marchio ha visto un incredibile aumento dei tassi di conversione dell’87%.

Concentrati, quindi, su ciò che rende diverso il tuo marchio e perché i clienti dovrebbero acquistare da te rispetto al tuo concorrente. Concentrati sul tuo messaggio chiave e lavora sulla costruzione di relazioni piuttosto che sulla vendita immediata.

#3. 5 modi efficaci per utilizzare gli annunci di Facebook per aumentare le vendite: anteprima del prodotto

Al giorno d’oggi, i consumatori non sono più utenti passivi di marketing.

Non acquistano grazie alle pubblicità raffinate inventate dai dipartimenti di marketing. Vogliono vedere i prodotti in azione e imparare come questi li aiuteranno a raggiungere i loro obiettivi.

Quindi? Anteprime dei prodotti!

L’opzione di aggiungere video ai tuoi annunci di Facebook è ottima per mostrare il tuo prodotto o servizio in azione, fornendo una breve anteprima ai consumatori.

#4. 5 modi efficaci per utilizzare gli annunci di Facebook per aumentare le vendite: inserisci recensioni positive

Il 90% dei consumatori afferma che le proprie decisioni di acquisto sono alimentate da recensioni online.

Inserire recensioni sul tuo prodotto o testimonianze di precedenti acquirenti è un ottimo modo per creare fiducia, soprattutto se il tuo marchio non è già noto.

Aggiungere un elemento di fiducia risulta doveroso se si desidera aumentare le conversioni e generare più vendite.

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#5. 5 modi efficaci per utilizzare gli annunci di Facebook per aumentare le vendite: la legge della psicologia

Psicologia e marketing vanno di pari passo. La chiave per creare un annuncio che converta effettivamente è sapere con chi stai parlando e come puoi fare agire i tuoi utenti.

Comprendere il comportamento umano può fare miracoli per la tua azienda, soprattutto quando si tratta di pubblicità e targeting.

Esistono numerosi modi per includere piccole modifiche psicologiche nel tuo annuncio, come l’uso di parole specifiche e la creazione di immagini con colori specifici, ma allo scopo di aumentare le vendite in particolare, vedremo una delle opzioni più popolari.

La minaccia della scarsità

Dire a qualcuno che qualcosa si sta esaurendo è un modo infallibile per metterlo in azione. La paura di perdersi qualcosa regna tra la maggior parte di noi, e di solito è sufficiente a “scuoterci”.

Nei tuoi annunci di Facebook, puoi quindi aggiungere un senso di urgenza offrendo un numero limitato di prodotti oppure comunicando un imminente aumento dei prezzi.

La chiave è ricordare a chi ti rivolgi e quale problema possono risolvere i clienti potenziali con il tuo prodotto. Una volta che hai capito questo, puoi iniziare a sperimentare le diverse tattiche per aumentare le tue vendite.

Gli annunci di Facebook sono un ottimo strumento per incrementare le vendite, ma a patto che si utilizzi bene

Non rischiare, affidati a dei professionisti!

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Come ottimizzare la tua pubblicità: i test A/B

Il test A/B non è nuovo per il settore del marketing digitale e gli esperti di marketing lo utilizzano da tempo per migliorare le campagne di comunicazione, su molti canali diversi dalle e-mail fino alle grafiche advertising, passando per le pagine dei siti web, soprattutto quando si tratta di landing page.

I test A/B di marketing sono incredibilmente potenti e particolarmente importanti per gli inserzionisti display. Ogni agenzia di comunicazione e web marketing dovrebbe farli sui suoi prodotti, eppure anche coloro che ne sono convinti e credono in questo strumento possono essere scoraggiati dalla lista apparentemente infinita di elementi testabili, soprattutto se si è alle prime armi e si è cominciato da poco ad usare questi strumenti. Non è facile sapere da dove iniziare, per questo noi di Mg Group Italia vi suggeriamo alcuni test che possono aiutarvi ad orientarvi in un mondo complicato ma entusiasmante.

Ecco alcuni test che possono essere realizzati rapidamente per iniziare. Sono test da svolgere su banner per gli annunci della rete dispaly, di adsense e adword. Servono a capire cosa serve sul terreno del web marketing, cosa funziona e perché alcuni annunci hanno prestazioni migliori di altri. 

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1. Inviti all’azione

Gli inviti all’azione sono uno degli elementi più importanti di qualsiasi annuncio banner. Anche se non stai ottimizzando i clic (e non dovresti farlo), avere un CTA (call to action) efficace può migliorare notevolmente il rendimento della tua campagna.

Il miglior CTA per il tuo pubblico potrebbe non essere quello che pensi. In alcuni casi, un CTA più forte, più aggressivo come “Acquista ora” o “Agisci veloce” può essere il più efficace. In altri casi, una chiamata più morbida come “Ulteriori informazioni” potrebbe risuonare di più. L’unico modo per scoprirlo è testare.

Testare il tuo CTA esistente contro uno completamente diverso è un semplice test che può farti conquistare importanti miglioramenti nelle prestazioni. Basta essere sicuri di lasciare tutto il resto del banner invariato, altrimenti, non sarai in grado di determinare quale elemento del tuo annuncio è responsabile del conseguente cambiamento nel rendimento.

2. Colori, immagini e sfondi

Esistono prove contrastanti circa, nell’ambito della grafica pubblicitaria, l’opportunità di includere una foto, un elemento grafico o uno sfondo semplice come sfondo per gli annunci display.

Come di solito accade con la pubblicità di banner, non esiste una “risposta giusta”. Una fotografia potrebbe superare un elemento grafico, oppure una semplice texture o uno sfondo dai colori vivaci può superare entrambi. Lasciando immutato il testo, provare specifici elementi grafici di un annuncio può dare risultati impressionanti.

Se stai cercando un test più piccolo, puoi provare qualcosa di semplice come cambiare un colore di sfondo o anche il colore di un pulsante CTA.

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3. Proposta di titolo

I banner pubblicitari non includono molto testo. Dato il numero limitato di caratteri disponibili, in genere sei limitato a una proposta di titolo e al massimo due o tre slogan.

Se i tuoi banner sono incentrati sulla spiegazione della tuo titolo, testare leggere variazioni, anche senza modificare il messaggio principale, può comunque portare a notevoli cambiamenti nelle prestazioni.

Sebbene spesso la differenza di significato possa essere trascurabile, anche un piccolo cambiamento può far emergere un aumento delle visite alle pagine di destinazione.

4. Riduzione delle distrazioni

E’ molto facile cadere nella convinzione che un design accattivante incrementerà le conversioni, ma ciò non è sempre vero. La creatività non è tutto: una struttura dell’annuncio efficiente e diretta rende maggiori i benefit per una più  facile lettura, catturando l’attenzione del visitatore e trasmettendo rapidamente i valori ed i significati più importanti.

Quindi ad esempio fare un test tra due annunci contenenti un numero diverso di elementi potrà far emergere che quello più semplice è capace di far crescere il numero delle conversioni.

Che aspetti? Comincia i tuoi test A/B

Non c’è motivo di rimandare l’inizio dei test A/B. È una pratica molto semplice che può aiutarti a ottenere più valore da molti aspetti della tua attività, in particolare la visualizzazione. Se hai bisogno di aiuto e cerchi un’agenzia di professionisti che possa portare la tua azienda ad utilizzare i giusti strumenti puoi contattare noi di Mg Group Italia. Una delle nostre sedi è la web agency a Macerata, formata da professionisti del settore che sapranno attuare le migliore strategie possibili per migliorare il posizionamento della tua azienda. Prendi informazioni, abbiamo conquistato la soddisfazione e la fiducia di molti clienti. Contattaci e ti offriremo una consulenza gratuita iniziale per darti i giusti elementi di valutazione. Che aspetti? Comincia i tuoi test e fai crescere il tuo fatturato!

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Boom! La Ricetta esplosiva del Pordenone Calcio sui Social Network

8 giorni di autoironia e divertimento: è stata questa la ricetta esplosiva con cui il social media manager del Pordenone Calcio  ha accompagnato i tifosi della squadra alla singolare sfida con l’Inter in Coppa Italia.
8 giorni in cui grazie ai post preparati dall’addetto stampa Marco “Mika” Michelin e del grafico Sebastiano Orgnacco il Pordenone Calcio ha visto crescere i suoi follower fino al 100%, raddoppiando su Facebook dove sono arrivati quasi fino alla cifra di 35.000 persone, passando su Twitter da 4.000 a oltre 6.000 e infine esplodendo su Instagram dove la pagina della squadra è passata da quasi 5.000 follower a 24.000.
Sul campo i neroverdi perdettero ai rigori, anche se nessuno lo avrebbe mai immaginato, ma tra il popolo del web i ramarri avevano già vinto da un pezzo.

La Storia della Campagna Social del Pordenone Calcio

«Abbiamo guadagnato migliaia di seguaci in una settimana – ha dichiarato Michelin -, ci scrivono tutti, siamo finiti sui giornali: pazzesco. E ho letto tantissimi bei commenti su di noi, ci fa un gran piacere». Lo stesso piacere che immaginiamo i due abbiano provato quando subito dopo la partita, visti i dati, il patron neroverde Mauro Lovisa ha promesso di aumentargli lo stipendio.
Ma vediamo ora alcuni dei post che la squadra dei ramarri ha pubblicato partendo esattamente da 8 giorni prima della partita e lavorando sul tema del countdown, accompagnato dal continuo appello ai tifosi a presentarsi allo stadio esattamente la domenica dopo. Uno dei primi ‘mai in serie B’ era già un piccolo capolavoro: quello che per l’Inter è un vanto (essere l’unica delle grandi squadre a non esser mai scesa in B) per il Pordenone calcio invece dovrebbe essere un demerito (essere un piccola squadra mai riuscita a salire in B). Ma i due social media manager dei neroverdi capiscono subito che invece la chiave autoironica è quella con cui affrontare questa stramba partita in cui una piccolissima si scontra con un gigante del calcio.

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I post continuano con lo stesso tono: quello sul confronto Berretoni-Icardi, passando per i video in stile Harry Potter, fino ai “30 sul campo”, cioè i trenta pullman di tifosi da schierare davanti alla porta per cercare di non perdere, fino al ‘se vince il Pordenone’ e l’uso divertente delle foto di Mourinho : i post del Pordenone Calcio sono diventati velocemente virali in tutto il web, guadagnandosi moltissimi like e condivisioni.

Anche il post sulla ‘partita che non si può giocare nemmeno alla playstation’ è stato gestito magistralmente, non solo perché ha individuato una battuta geniale su cui fare comunicazione ma perché poi grazie ad un team di sviluppatori on-line il Pordenone Calcio è sbarcato davvero su Pro Evolution Soccer, uno dei videogiochi sportivi più amati di sempre. A poche ore dalla partita infine, hanno chiesto alle squadre di Serie C di fare il tifo per loro: un appello accolto in varie parti d’Italia, da Livorno ad Agrigento, con condivisioni, like, cuori e quant’altro.

Un tono particolare, che ha trasformato il Pordenone in una ‘squadra simpatia’ e ha perfino cambiato le caratteristiche del pubblico della stessa, più leggero, più voglioso di scherzarci su e vivere lo sport con passione e leggerezza. Qualcosa che quasi nessuno era stato capace di comunicare prima di una partita (l’ammissione di debolezza nello sport è un tabù) è stato comunicato in questa particolare occasione con grande maestria tecnica e con una strategia che non si è limitata ad un solo post ma è diventata un tone of voice complessivo del brand.

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Sui social prima che sugli altri canali, perché come ha affermato lo stesso Michelin: “i social hanno sostituito la comunicazione ufficiale. Se dobbiamo annunciare l’acquisto di un nuovo giocatore, il primo annuncio parte dai social, non più dal sito o da un comunicato stampa. C’è stato un cambio di gerarchia, non solo nostro, sia chiaro”. Quello tra social, calcio e marketing è diventato infatti un connubio inscindibile che produce una gran parte del valore delle squadre di calcio, si pensi ad esempio alla vicenda del passaggio di Cr7 alla Juve.

Esattamente quel cambio di gerarchia che ogni azienda che commercializza servizi o prodotti dovrebbe mettere al centro della sua riflessione sul futuro. Mg Group Italia, web agency di Macerata (tra la varie sedi), è una società specializzata nel web marketing, che ha compreso già da molti anni che la comunicazione tradizionale, quella del cartaceo per intendersi, non è più assolutamente sufficiente e deve essere accompagnata, in alcuni casi persino sostituita, da nuove strategie basate sull’online. Se vuoi conoscere i nostri servizi e i pacchetti che offriamo non tentennare e chiedici una consulenza gratuita: siamo qui per aiutarti a vincere la tua partita

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Grandi novità: Facebook come Tinder

All’annuale conferenza F8, il CEO Mark Zuckerberg presenta il nuovo sistema di controllo della privacy e annuncia un nuovo servizio di incontri sentimentali implementato direttamente sul social.

In questi giorni in California si è svolto il consueto keynote F8 di Facebook, evento dedicato agli sviluppatori per presentare le novità e le evoluzioni che la piattaforma implementerà nei prossimi mesi. Quest’anno l’evento F8 ha assunto particolare importanza per due questioni in particolare.

Clear History: come proteggere i dati

Dato scandalo di Cambridge Analytica, che l’ha visto testimoniare al Congresso americano, Zuckerberg ha raccontato del suo impegno in favore di una sempre maggiore protezione dei dati degli utenti. Il CEO ha annunciato l’elaborazione di un sistema, la Clear History, attraverso il quale gli utenti potranno visualizzare i dati raccolti durante la navigazione sul social o su siti ed app ad esso collegate e cancellare la cronologia di navigazione o disabilitare del tutto la raccolta di tali dati.

«Permetterà di vedere i siti e le applicazioni che inviano informazioni mentre voi li utilizzate, di cancellare le informazioni dal vostro account e di disattivare la nostra capacità di immagazzinarli in futuro».

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La grande novità: Facebook come Tinder

Per risollevare l’animo degli users, poi, Mark Zuckerberg ha pensato al lancio un nuovo servizio dedicato appositamente agli incontri sentimentali, una nuova funzione di dating «destinata a costruire relazioni autentiche e durevoli, non solo di una serata».

Esattamente come il grande social di incontri online Tinder, i due miliardi e mezzo di utenti attivi su Facebook avranno la possibilità di accedere ad una nuova piattaforma di incontri, raggiungibile direttamente dalla normale applicazione. Si tratterà, però, di un servizio totalmente opzionale e aggiuntivo, una sezione a parte, utilizzabile solo da chi avrà intenzione di farlo; non interagirà in alcun modo con il profilo pubblico: l’area dating di Facebook avrà un canale parallelo e separato da quello che conosciamo fino a oggi per garantire agli utenti la massima privacy; chi vorrà accedere al tool, dovrà attivare una funzione e creare un profilo che sarà visibile solamente agli utenti che hanno attivato la funzione.

Leggi Come aumentare i “Mi Piace” su Facebook

I profili potranno anche in questo caso connettersi e conoscersi attraverso una chat dedicata che esiste separatamente da Messenger. Qui però sarà possibile soltanto dialogare. Niente immagini o videochat. Zuckerberg ha annunciato che le prime attivazione sono previste già nel corso di quest’anno, ma non ha specificato se si tratterà di un’opzione a pagamento.

Facebook è nato, come recita il suo stesso slogan, per mettere in contatto (o tenere in contatto) persone che si conoscono e poi, quasi subito, è diventato molto di più e molto più grande di quanto chiunque potesse prevedere. Con le acquisizioni di WhatsApp e Instagram Zuckerberg ha ucciso (quasi) nella culla i principali competitor (solo Snapchat ha resistito all’acquisizione) e adesso prova a entrare nel settore del dating on-line, continuando quel percorso preconizzato già nel 2014, per il quale l’obiettivo è sostituire internet con Facebook stesso, facendo in modo che qualsiasi contenuto e servizio sia veicolato direttamente nel social blu.

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Campagne Marketing per aumentare le conversioni

Nel Web Marketing si parla di conversioni facendo riferimento all’azione che si desidera l’utente compia, una volta che si trova sulla nostra piattaforma web.

Indurre ed aumentare le conversioni, sono gli obiettivi di ogni campagna di marketing online

Prima di investire tempo e risorse per realizzare qualsiasi campagna, è bene avere in mente quali siano gli obiettivi. Dovrai scegliere un target di riferimento, e stabilire il budget a disposizione.

Per ottenere alti tassi di conversione tramite campagne di Lead Generation Marketing, non puoi andare alla cieca, ma devi attentamente pianificare l’attività e avere gli strumenti per poterla monitorare.

L’analisi dei dati è importante per capire se la campagna di conversione sta funzionando, se la landing page è efficace e sarai in grado di stabilire verso quali canali investire di più.

Fermo restando quando appena detto, devi sapere che trovare regole universali per convertire i lead è impossibile.

Ogni settore e ogni azienda hanno le loro caratteristiche e unicità che devono essere rispettate.

Il modo in cui possono essere acquisiti i clienti cambia in funzione dei bisogni degli utenti.

Non è detto quindi che una campagna di successo per un certo settore funzioni altrettanto bene anche per il tuo.

Un flusso costante di lead è il requisito fondamentale per un business online che funzioni e bisogna cercare di ottenerli con metodi originali ed efficaci per attrarli e convertirli.

Le campagne di conversione prevedono delle regole, devono essere coerenti con quello che ti proponi di fare. Ricorda però che un pizzico di creatività insieme ai giusti strumenti, incentiva l’utente a compiere l’azione che hai preparato per lui.

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Prima di tutto devi avere un sito web ed un blog ottimizzati

Prima di vedere quali sono le campagne di conversione più usate è bene ricordare una cosa fondamentale, ma che non sempre viene presa in considerazione.

Curare il sito web e il blog, aggiornando quest’ultimo di frequente, servendosi di un calendario editoriale per pianificare l’inserimento di contenuti di qualità.

Inserire nel contesto una strategia di Inbound Marketing, per spingere il tuo contatto verso la conversione. Questo può essere la possibilità di scaricare una guida in pdf, un ebook o un servizio gratuito, in cambio ovviamente del contatto.

Il requisito fondamentale per poter arrivare a questo, è quello di conoscere i propri clienti.

Per creare una campagna che porti successo sarà necessario lavorare su tutti i canali, per catturare l’utente con un engagement efficace.

Quello che spingerà l’utente alla conversione, è l’offerta del prodotto o servizio che sono sempre la parte più importante di ogni campagna. E’ quello che offri che induce l’attrazione iniziale degli utenti ed è quella che li avvia verso la conversione nel momento in cui rilasciano i propri dati nel form.

Attenzione, se decidi di mettere strumenti invasivi come pop-up con le istruzioni per lasciare i propri dati, dagli un aspetto curato e gradevole e fai in modo che sia facile chiuderlo per non infastidire i visitatori del sito.

Sempre parlando di ottimizzare del sito, perché non inserire una chat per dare la possibilità all’utente di chiedere informazioni in diretta?  Potresti poi usare questo canale per farti rilasciare i dati personali per un successivo ricontatto.

Certo, una chat è uno strumento impegnativo e prevede un presidio costante, ma i risultati possono essere straordinari.

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Ottenere conversioni con una campagna email marketing

Come si realizza una campagna email di successo?

Come tutte le attività di Web Marketing: Con una pianificazione accurata di quello che si vuole fare e quello che si vuole ottenere, senza mai perdere di vista il target a cui ci si rivolge.

Prima di tutto, pianificare l’oggetto della mail e l’obiettivo che ci si prefigge di raggiungere. Inserire il contenuto in un contesto originale e creativo, così da attirare l’attenzione degli utenti.

Ogni campagna email servirà ad uno scopo diverso e quindi dovrà rispondere a requisiti ben precisi, come per esempio, promuovere l’uscita di un nuovo prodotto, oppure un’offerta limitata nel tempo.

Leggi Crea una campagna di mail marketing in 5 mosse 

Anche la SEO si può definire una campagna di conversione

L’attività SEO è un tipo di campagna il cui obiettivo è ottenere traffico organico, in modo naturale, attraverso le query di ricerca degli utenti. Una corretta applicazione della SEO contribuisce a posizionare pagine ed articoli dei tuoi prodotti sui motori di ricerca, senza pagare nessun tipo di servizio pubblicitario.

Leggi Essere competitivi sul web con una strategia Seo efficace

Le campagne di conversione pubblicitarie a pagamento

Sentito mai parlare di Adwords? Si tratta della principale piattaforma pubblicitaria a pagamento fornita da Google, ma non certo l’unica.

Esistono vari piani per budget ed esigenze differenti. Con questo tipo di campagna non farai altro che pagare per avere degli annunci pubblicitari che aumenteranno la tua visibilità nella Serp di Google.

Un ottimo modo per avere conversioni, ma se la campagna non è ottimizzata per il tuo business, rischi di buttare i tuoi soldi.

Leggi anche Come funziona Google Adwords e perchè non puoi farne a meno

Campagne pubblicitarie di Facebook Ads

Gli annunci pubblicitari a pagamento di Facebook sono in grado di raggiungere gli utenti attraverso un algoritmo di profilazione molto efficiente, per fare si che l’annuncio raggiunga le persone che con maggior probabilità potrebbero compiere l’azione di conversione.

Facebook mette a disposizione diverse soluzioni che consentono di iniziare una campagna pubblicitaria anche con budget molto limitati.

Leggi Social Network e aziende; tra condivisioni, like e negozi virtuali

Creare video dei tuoi prodotti aprendo un canale Youtube

Fare video dei tuoi prodotti, ma che siano realizzati bene. Il video è un media potentissimo che conduce facilmente alla conversione.

Per realizzare video che giungano a segno sul cliente, non è necessario che siano lunghi e realizzati con tecniche particolari. Anzi, la semplicità e l’immediatezza saranno l’arma vincente e per realizzarli non è necessaria un attrezzatura particolare. In oltre potrai inserire nel video delle Call To Action idonee alla conversione

Leggi Tutti i segreti del Video Marketing in 4 consigli utili 

Call-to-Action e Landing Page

La Call To Action è un invito a compiere una determinata azione, nel nostro caso quasi sempre per rilasciare i propri dati. La CTA dovrà essere ben visibile e graficamente curata.

Senza un’adeguata visibilità, non verrà richiamata l’attenzione del visitatore, il quale deve facilmente capire le azioni da compiere.

Una Call To Action efficace deve risaltare rispetto al resto della pagina per essere notata. Dovrà essere coerente con l’offerta del prodotto o servizio, l’utente dovrà sempre essere consapevole di quello che fa.

Lo stesso principio vale per la Landing Page, verso la quale l’utente verrà indirizzato per rilasciare la sua email o altri dati. La comunicazione deve avvenire sempre in modo semplice e coerente con quanto offerto.

Call To Action e Landing Page dovranno essere quanto più intuitivo possibile e prive di elementi che possano distogliere l’attenzione dell’utente da ciò che dovrà fare.

Se nonostante tutto l’impegno messo, le conversioni delle pagine di destinazione sono basse, bisognerà modificare il layout di CTA e Landing Page e misurarne i risultati.

Non dovrai avere paura di provare diverse varianti, ma è bene, dopo aver analizzato i dati, sperimentare continuamente.

Leggi Come costruire Landing Page efficaci in 5 mosse

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Ultime notizie sullo scandalo Facebook

Il social network si trova nel bel mezzo di una bufera dovuta alla polemica sollevata relativamente all’incidenza registrata nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti nel 2016.

Facebook, il social network creato da Mark Zuckerberg, deve affrontare un’enorme disputa legale perché accusata di uso indebito di dati personali. Secondo quanto rivelato da The New York Times, le informazioni di più di 50 milioni di usuari della rete sono state utilizzate con fini di propaganda politica con l’obiettivo ultimo di favorire la campagna presidenziale di Donald Trump nel 2016. Oltretutto, il giornale inglese The Guardian ha rivelato che la campagna a favore della Brexit è stata ugualmente largamente sostenuta proprio a causa della manipolazione di questi dati.

Chi c’è dietro tutto questo?

La consulente Cambridge Analytica è la prima accusata dell’utilizzo dei dati degli usuari senza permesso. La compagnia, incaricata di raccogliere e analizzare dati per la realizzazione di campagne pubblicitarie, ha ottenuto le informazioni degli usuari del social network e ha successivamente costruito un programma per profilare votanti individuali. In questo modo è stato possibile “attaccare” milioni di utenti di Facebook con messaggi pubblicitari politici personalizzati, il che avrebbe influito sulle urne per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti nel 2016 e nel referendum Brexit nello stesso anno, nel Regno Unito.

Dietro l’azienda si leggono vari nomi vicini all’amministrazione Trump. Il fondatore di Cambridge Analytica è il plurimilionario statunitense Robert Mercer, il cui operato ha accresciuto enormemente le donazioni alla campagna dell’attuale presidente degli Stati Uniti. Un altro nome che compare nella direzione dell’azienda è quello di Steve Bannon, lo stratega della campagna elettorale del repubblicano che figurava anche come vicepresidente di Cambridge Analytica.

Mercher e Bannon si sono messi in contatto con Cambridge Analytica per la realizzazione di uno strumento capace di profilare i votanti alle elezioni presidenziali e, chiaramente, di influenzarne il voto. Dal momento che l’azienda non era in possesso delle informazioni sufficienti per l’incarico, è stata coinvolta la figura di Aleksander Kogan.

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Come sono state ricavate le informazioni?

Kogan è un professore dell’Università di Cambridge che nel 2014 ha sviluppato un sistema per ricavare dati attraverso una applicazione Facebook. I dati sono stati raccolti per mezzo di uno strumento inventato da Kogan, che funzionava allo stesso modo di un test della personalità che, una volta realizzato, consegnava le relative informazioni personali ad un database.

Facebook sottolinea che il professor Kogan aveva precisato che la raccolta di queste informazioni veniva realizzata con soli scopi accademici e che, nel 2015, quando il social network venne a conoscenza dei reali fini di queste operazioni, aveva sollecitato Cambridge Analytica ad eliminare le informazioni ricavate. L’azienda di consulenza, dal canto suo, nega di aver ricevuto questa segnalazione. Kogan ha spiegato di recente che, se anche all’inizio i dati venivano elaborati per fini accademici, dopo un aggiornamento delle condizioni, l’azienda aveva ricevuto l’autorizzazione per la vendita ed il trattamento dei dati. In ogni caso, alla fine i dati sono stati utilizzati al fine di realizzare la campagna politica di Trump e avrebbero influito sulla vittoria.

Che cos’ha fatto Facebook?

Tanto il Regno Unito quanto gli Stai Uniti sono sotto accusa per la cattiva gestione del social network e, soprattutto, per non essere intervenuti in alcun modo per evitare questa situazione. Facebook sostiene che “la gente ha consegnato le proprie informazioni coscientemente, nessuno si è infiltrato nel sistema e password e dati delicati non sono stati rubati” motivo per cui il social network ha agito nella norma. Il problema è che, secondo la stessa rete sociale, non è comunque possibile che un’applicazione abbia l’accesso all’informazione personale e, di conseguenza, non si spiega come l’applicazione di Kogan abbia potuto raccogliere i dati.

Secondo Facebook, nel momento in cui è stata sviluppata l’applicazione di Kogan, la configurazione della privacy dipendeva da ciascun usuario. Ovvero, era responsabilità di ogni singola persona fornire le proprie informazioni, così che non si è verificato alcun errore di sicurezza di rete. Comunque, quando Facebook si è reso conto delle operazioni di Cambridge Analytics, sostiene di averli sollecitati perché si cancellassero i dati informatici, nonostante questi non siano a quanto pare mai stati cancellati e si indaghi, oggi, proprio su questo.

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Come è esploso lo scandalo?

Il resoconto di Christopher Wylie, un lavoratore dell’Università di Cambridge è stata la chiave per scoprire l’uso indebito dell’informazione privata. Oltre alla sua testimonianza, Wylie somministrò ai governi del Regno Unito e degli Stati Uniti informazioni fondamentali per l’indagine. Dentro i documenti consegnati si distingue una lettera degli avvocati di Facebook in cui vengono sollecitati alla distruzione dei dati raccolti dall’azienda di Kogan.

I giornali The New York Times e The Observer hanno pubblicato un documento in cu veniva spiegato come la firma Cambridge Analytica aveva fatto uso di dati personali per favorire la campagna di Trump alla presidenza e l’esito della Brexit alle urne.

Quali sono le conseguenze?

Mark Zuckerberg, direttore di Facebook, è stato citato al Congresso dell’EE.UU. per scandalo di violazione di dati. Gli scandali relativi all’uso dell’informazione sono nuovi in casa Facebook. Comunque, questa volta, gli enti internazionali hanno risposto in modo deciso e si è peraltro registrato un grave calo in borsa. Il Parlamento Britannico ha chiamato in causa Mark Zuckerberg. Il primo ministro del Regno Unito, Theresa May, ha appoggiato l’indagine riguardo la questione e ha aggiunto che oltre a quelle condotte per mano del Parlamento, i responsabili dovranno aspettare l’indagine della giustizia. D’altra parte, Maura Healey, fiscale generale del Massachusetts ha aperto un’inchiesta sul caso in cui cita in causa tanto l’azienda di Zuckerberg quanto la consulenza di dati per rendere conto del trattamento dei dati personali.

Un fatto particolare che macchia l’amministrazione di Zuckerberg sono le dimissioni di Alex Stamos, responsabile della sicurezza di Facebook, in disaccordo con il trattamento di scarsa trasparenza della rete sociale rispetto all’implicazione russa nelle elezioni presidenziali del 2016 degli Stati Uniti.

Come risultato dell’indagine contro l’azienda, le azioni Facebook hanno registrato una strepitosa caduta in borsa da lunedì, giorno in cui si sono registrate perdite fino a $537.000 milioni. Questo segna probabilmente solo l’inizio di future perdite economiche per l’azienda per le multe che potrebbe dover pagare per la violazione al regolamento dell’informazione.

Qual è il ruolo di Facebook?

Il social network serve a promuovere servizi a determinati target nel rispetto dei tre compiti di profilare, orientare e persuadere. Se mai venissero confermate le accuse rivoltegli, Facebook avrebbe raggiunto un altro livello, arrivando a permettere che terzi orientino le decisioni politiche. In mezzo alla bufera che ha lanciato lo scandalo relativo alla campagna di Trump, è possibile che si registrino diversi cambiamenti per quel che riguarda la gestione della sicurezza di Facebook, con un incremento della privacy e della sicurezza dell’informazione.

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Remarketing: da utenti a clienti

Tutte le funzionalità di un servizio unico che può dare la possibilità di convincere le persone a scegliere proprio i tuoi prodotti o servizi

Il remarketing è un modo intelligente per permettere alla tua azienda di connettersi con chi visita il tuo sito web, ma non fa immediatamente un acquisto o un’azione diretta verso i tuoi prodotti/servizi. È una strategia che ti aiuta a posizionare annunci targettizzati verso un pubblico preciso, che ha precedentemente mostrato interesse verso il tuo business, mentre naviga in altre parti della rete.

I tuoi annunci di remarketing possono essere mostrati su quei siti che accettano di far parte della rete Google Display; di questo gruppo di siti possono far parte anche pagine web locali, ad esempio, e ciò è molto utile per la crescita di contatti interessanti verso la tua azienda. Inoltre vi sono diverse possibilità in base al target a cui si tende, grazie al fatto che è possibile mostrare gli annunci solo su determinati siti, scelti in base ai propri obiettivi.

PROSPETTIVE DI CRESCITA

Grazie a questo tipo di servizio, molti clienti hanno già sfruttato a pieno le potenzialità del remarketing, capendo che è uno strumento davvero utile per fare in modo che i visitatori si trasformino in clienti e anche per incrementare la conoscibilità di un brand. Per qualsiasi tipo di business che abbia una buona presenza online, i nostri esperti consigliano sempre di sfruttare campagne del genere e investire parte del proprio budget nel remarketing.

Le possibilità che mette a disposizione Google sono ideali soprattutto per quei tipi di vendita il cui processo è lungo e competitivo; perciò, utilizzare nella maniera giusta una strategia come il remarketing può essere uno strumento potente per accrescere vendite, conversioni e per far crescere la tua identità di marca.

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IN PRATICA

La maggior parte degli annunci sono costituiti da testi o immagini e vengono gestiti attraverso la piattaforma Google AdWords; tuttavia un crescente numero di ads cominciano ad essere animati o presenti sotto forma di video interattivi. La grandezza e il formati possono essere scelti nel momento in cui viene effettuata l’impostazione della campagna.

Ma come funziona poi effettivamente il remarketing; la spiegazione è molto semplice e si basa sui cosiddetti cookies. L’utente atterra sulla pagina del tuo sito e uno script genera un cookie nel suo browser. Quando l’utente esegue altre ricerche su Google oppure naviga su altri siti che usano Adsense, la rete AdWords riconosce l’utente e gli mostra gli annunci di remarketing. Il vantaggio è immediatamente intuibile: tracciare le persone in modo da ricontattarle, magari con uno sconto o un’offerta dedicata proprio a quel tipo di utente.

DIVERSE POSSIBILITÀ

Esistono vari modi per impostare gli annunci pubblicitari, compreso il periodo di tempo in cui un ID cookie rimane nel tuo elenco per il remarketing, o i limiti di clic sul numero di annunci al giorno mostrati a un individuo, o la possibilità di bloccare gli annunci su determinati siti web. Puoi anche impostare criteri per controllare il targeting dei tuoi annunci, ad esempio: per età, sesso, posizione e interessi in base al comportamento di navigazione del tuo target.

La funzione di remarketing di Google è stata recentemente sottoposta a una revisione e il motore di ricerca ha aggiunto ulteriori funzionalità e controlli per gli inserzionisti. La funzione di remarketing ora consente una maggiore flessibilità grazie all’uso del codice aggiornato di Google Analytics. Ciò consente di creare e gestire elenchi senza la necessità di inserire un codice specifico sul sito web.

STRADE PER IL SUCCESSO

Per ottenere risultati, due sono le cose fondamentali da tenere sempre in considerazione:

  • assicurarti che il tuo annuncio sia altamente rilevante per quello che i visitatori stanno cercando.
  • cerca di mettere qualche forma di vantaggio per incoraggiare le persone a visitare di nuovo il tuo sito web. Ad esempio potresti lanciare un’offerta speciale scontata su un determinato articolo o servizio.

Infine se il tuo obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza del marchio, puoi creare annunci mirati per questo obiettivo, mostrando il tuo marchio ai visitatori per un certo periodo di giorni, settimane o mesi. La cosa davvero importante è che, qualsiasi strategia decida di adottare, sarai sempre in grado di monitorare i risultati, azione cruciale quando si parla di marketing.

CHE DIRE DEL REMARKETING DI FACEBOOK?

Il remarketing di Facebook funziona in modo molto simile al remarketing di Google, tranne per il fatto che le liste dei segmenti di pubblico possono essere creati dagli ID utente e dai numeri di telefono (così come le loro e-mail) di coloro che sono iscritti al social. È possibile prendere questi contatti e generare elenchi intelligenti di utenti di Facebook; in parole povere, l’algoritmo del social network numero uno al mondo scova un “utente medio” in base alle persone nell’elenco, quindi crea liste di persone che sono simili al 99% dell’utente medio. Una funzionalità straordinariamente potente per raggiungere clienti futuri.

Per avere a disposizione esperti al tuo fianco, che sappiano utilizzare al meglio questo tipo di servizi, scegli MG Group Italia. Il nostro team di professionisti del marketing online può permettere al tuo business di raggiungere molti più utenti e soprattutto trasformarli in clienti. Per una consulenza senza impegno chiama lo 0577 1516860.

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Facebook e Cambridge Analytica: cosa è successo

I retroscena di un caso che sta scuotendo l’opinione pubblica, e l’importanza dei dati al tempo del web

Facebook è di nuovo in prima pagina, da quando è stato scoperto che Cambridge Analytica, una compagnia di consulenza politica con sede a Londra, è stata capace di raccogliere milioni di dati personali dagli utenti del social network più utilizzato al mondo e venderli ai propri clienti, con l’intento di dargli una mano nelle loro campagne politiche. Tra le altre cose, Cambridge Analytica si è mossa per aiutare i propri clienti a identificare i comportamenti dei votanti, in modo che questi potessero influire sul comportamento di voto. In poche parole, attraverso questo meccanismo è stato possibile targettizzare gli utenti per avere la possibilità di ricavare profili psicologici molto precisi degli iscritti a Facebook, e poi di fornire a ciascuno di loro un contenuto costruito su misura.

BROGLI MADE IN USA?

Ad alzare ancora di più il polverone, il fato che Cambridge Analytica avesse collaborato alla campagna presidenziale di Donald Trump; ciò significa che i dati raccolti sarebbero stati utilizzati impropriamente per far sì che le persone fossero spinte a votare l’attuale presidente USA. Uno scandalo non da poco, che sta accendendo il dibattito pubblico e politico di questi ultimi giorni in tutto il mondo.

I numeri sono impressionanti: si parla di circa 50 milioni di persone cui è stata violata la privacy; ciò in se stesso non sarebbe poi così clamoroso. Infatti dobbiamo tenere conto che Facebook registra tutti i dettagli della nostra attività sulla piattaforma: quello che facciamo, ma anche quello che non facciamo, dove siamo e con chi siamo. Il social network è costruito così: il loro modello di business è vendere informazioni agli inserzionisti, e più queste informazioni sono precise più valgono. Il problema sta nel fatto che i dati sono stati poi utilizzati per fini propagandistici, cercando di influire sulle scelte delle persone: questo non è legale.

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COME FUNZIONAVA IL MECCANISMO

La strategia era semplice, e consisteva nel far apparire nelle bacheche “giuste” i post “giusti”, non solo prettamente slogan elettorali o manifesti legati alla campagna di Trump, ma anche articoli, video, altri tipi di contenuti. Ognuno di questi era creato per rispondere esattamente alle aspirazioni e soprattutto alle paure degli individui.

In secondo luogo poi, gli esperti di Cambridge Analytica, sapevano esattamente chi raggiungere; in base al sistema elettorale americano, per vincere bastano pochi voti di differenza in alcuni stati chiave. Per questo motivo CA ha focalizzato i suoi sforzi su Michigan, Pennsylvania e Wisconsin, dove era cruciale convincere gli elettori a non votare per Hillary Clinton ma per Trump. Più che far cambiare opinione, era necessario convincere gli indecisi; Trump alla fine ha avuto meno voti della sua sfidante, ma ha vinto grazie a questo meccanismo.

Ma non soltanto l’elezione del Presidente USA sarebbe stata influenzata dalle manovre di Cambridge Analytica; secondo Christopher Wylie, autore della soffiata che ha scatenato la tempesta mediatica, anche il referendum per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, sarebbe stato macchiato da scorrettezze simili.

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LE SCUSE E IL BOICOTTAGGIO

Sono stati fatti degli errori. Volevamo dare agli utenti la possibilità di costruire una rete basata sui loro bisogni e gusti”, ha ammesso Mark Zuckerberg, fondatore del social più usato al mondo; ma le scuse probabilmente non basteranno a chiudere lo scandalo Cambridge Analytica. I malumori e i timori degli investitori, si sommano a quelli degli utenti che hanno già imbastito una class action contro le due società. In particolare in molti hanno cominciato a chiudere i propri profili, guidati dallo slogan (o meglio dall’hashtag) #deletefacebook. A mettere benzina sul fuoco anche Brian Acton, uno dei due co-fondatori dell’app di messaggistica WhatsApp, che si è servito del suo profilo Twitter per invitare gli utenti ad una scelta drastica: cancellare il loro profilo Facebook, perché “è giunto il momento”, ha sentenziato.

SERVONO CHIARIMENTI

Intanto la Commissione Europea chiede chiarimenti sul caso; in particolare a Bruxelles vogliono sapere se sono stati utilizzati i dati personali dei cittadini europei e soprattutto “capire in che modo i dati degli utenti di Facebook sono caduti nelle mani di terzi senza il loro consenso”. L’esecutivo Ue pretende anche che il social network adotti misure in grado di evitare che uno scandalo di questo tipo si ripeta. Infine la Commissione si chiede se siano necessarie regole più severe per le piattaforme di social media e se debba cambiare l’approccio alla trasparenza nei confronti degli utenti e delle autorità di regolamentazione.

Per il momento Mark Zuckerberg ha deciso di testimoniare davanti al Congresso degli Stati Uniti e, secondo fonti consultate dalla Cnn, dovrebbe comparire a Washington entro qualche settimana. Il CEO di Facebook si è invece rifiutato di presentarsi di fronte ai deputati britannici della commissione cultura, digitale e media che l’avevano convocato per rispondere sullo scandalo dei dati di 50 milioni di utenti usati a scopo di propaganda politica anche in Gran Bretagna.

Lo scandalo c’è stato, ed è stato enorme, probabilmente abbiamo bisogno di più sicurezza riguardo i nostri dati sensibili e i social network hanno bisogno di regole più severe ma soprattutto chiare e trasparenti, quando si parla di informazioni private. Tuttavia da questa storia abbiamo capito una volta di più quanto siano cruciali i dati delle persone, che se usati nella maniera corretta e legale, possono davvero fare la differenza in una campagna di marketing. Affidati alla nostra web agency a Prato!

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