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E-commerce e negozio tradizionale: costi a confronto

Ormai l’e-commerce è una realtà consolidata, le vendite online sono cresciute a dismisura e hanno cambiato le abitudini di acquisto dei consumatori.

La crescita esponenziale delle vendite online spingono molte attività ad affacciarsi in questo settore

Addirittura esistono molti prodotti che hanno più successo se venduti online piuttosto che in un tradizionale punto vendita. Le attività di e-commerce rappresentano ad oggi una buona percentuale del commercio retail nazionale.

L’attività di e-commerce ci permette di superare le barriere dei punti vendita fisici. Grazie ad un catalogo online ben organizzato, si offrono al potenziale cliente, tutte le informazioni di cui ha bisogno e una consulenza prevendita efficace e veloce.

Il commercio online permette di operare su di un mercato globale in continua evoluzione. Sempre più persone acquistano online e da dispositivi mobili. I dati di vendita saranno sempre disponibili in tempo reale dandoci così l’opportunità di avere veloci reportistiche relative alle scelte fatte dai clienti.

E-commerce vuol dire annullare la distanza tra venditore e compratore: in un regime di concorrenza globale i costi diminuiranno

Con l’e-commerce la distanza tra il venditore e il compratore non esiste più. Il cliente si troverà nella condizione di poter confrontare i prezzi con estrema facilità e ovunque si trovi, tramite smartphone.

Si creerà un regime di concorrenza globale che permette al venditore di abbassare i costi di gestione, quindi di praticare prezzi più concorrenziali rispetto al punto vendita tradizionale.

La diffidenza manifestata da alcuni consumatori si sta rapidamente dipanando grazie a garanzie sempre più solide su cui contare nell’effettuare acquisti online.

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Intraprendere la via dell’e-commerce presenta grandi vantaggi dal punto di vista del risparmio dei costi

Pensiamo ad uno dei benefici primari dell’e-commerce, quello di potersi rivolgere ad un mercato globale, libero da confini geografici.

Questo vuol dire avere accesso ad una clientela potenziale enormemente più vasta rispetto a quella che potremo avere con un negozio fisico.

Si potranno eseguire transazioni 24 ore al giorno, anche nei giorni festivi, tutte cose che se fatte attraverso un punto vendita tradizionale ci porterebbero a sostenere costi enormi.

L’e-commerce riduce le tempistiche delle transazioni e della gestione magazzino. Permette un ritorno quasi immediato, grazie alle infrastrutture pressoché inesistenti e ai costi fissi notevolmente inferiori, rispetto ad un negozio tradizionale.

Uno dei principali ostacoli di chi gestisce un negozio fisico non è infatti dato dai volumi di vendita bassi, ma da costi troppo alti che un’attività di questo tipo richiede.

Paragonato a quello di un’attività di vendita online, il magazzino di un punto vendita tradizionale, così come la vetrina, sono più limitati. Confrontare i prezzi e la qualità dei prodotti non è agevole ne’ immediata, come è quasi impossibile avere una visione del magazzino in tempo reale.

Anche un’attività di e-commerce comporta delle spese, ma i costi per aprire e gestire punti vendita tradizionali sono generalmente più elevati.

Basti pensare a costi come l’affitto, le bollette, il personale, l’arredamento e le attrezzature, nonché polizze assicurative contro il furto che pesano e rendono la gestione dell’attività più complessa e onerosa.

La riduzione dei costi, riguarda anche il marketing e la gestione dell’inventario.

Attività pubblicitarie online, oltre ad essere meno costose di quelle tradizionali, hanno una visibilità immensamente superiore

Pianificare un budget per la propria visibilità online, tramite campagne Adwords, sarà strategico sia per quanto riguarda il miglioramento della Brand Awareness sia, soprattutto per incrementare le vendite.

Il risparmio sui costi porterà come beneficio prezzi più concorrenziali rispetto a quelli dei punti vendita tradizionali

Aprire un’attività di vendita online, non richiede i grossi investimenti iniziali che richiederebbe un negozio tradizionale.

Naturalmente non dovrà essere un progetto improvvisato, ma tutto dovrà essere accuratamente pianificato insieme agli opportuni contatti commerciali con i fornitori, per permettere di ridurre al minimo il magazzino e i costi delle giacenze.

Con l’e-commerce anche una piccola azienda, con un budget non troppo impegnativo, può iniziare a vendere online. Internet va considerato un trampolino di lancio per chi, volendo intraprendere un’attività di vendita non avrebbe mai aperto un negozio tradizionale per i costi troppo elevati.

Vendere direttamente al cliente, senza intermediari

Molte attività di vendita si appoggiano ad intermediari per distribuire il prodotto. Con l’e-commerce questo oneroso passaggio si può saltare, vendendo direttamente il prodotto ai clienti. E’ un altro costo risparmiato, a tutto vantaggio dei prezzi più bassi che si potranno praticare.

Avere un’attività aperta H24

L’e-commerce è un negozio sempre aperto, 24 ore su 24. Non esistono domeniche o giorni festivi o un qualsivoglia tipo di chiusura.

Immaginate quanto costerebbe tenere aperto un negozio fisico 24h al giorno o anche solamente il sabato e la domenica. Lo stipendio dei dipendenti, le bollette i permessi ecc.

Il costo della piattaforma e-commerce

Per avviare ed organizzare un’attività di e-commerce, bisognerà orientarsi verso una piattaforma adatta allo scopo.

La piattaforma scelta permetterà di gestire tutti i processi dell’attività: la fatturazione, il magazzino e le spedizioni.

Un negozio tradizionale per svolgere queste attività necessiterebbe di personale dedicato. Nell’ e-commerce questi processi sono per la maggior parte automatizzati.

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La Gestione del magazzino e l’ottimizzazione dei costi è la chiave di un’attività e-commerce di successo

Chi compra online, seppure sempre meno diffidente di un tempo, pretende che il prodotto acquistato gli venga consegnato nel minor tempo possibile. La gestione del magazzino impiegherà quindi buon parte delle risorse della nostra attività online, sia in termini di impegno che di costi.

Utilizzando software gestionali di qualità, si potrà avere una visione del magazzino in tempo reale guadagnando così in efficienza.

Avere una visione di quelli che sono i prodotti più venduti e quelli meno richiesti ci consentirà di gestire gli approvvigionamenti per evitare inutili e dannose giacenze di magazzino.

Avere gli strumenti per gestire Il magazzino di un’attività e-commerce vuol dire anche riuscire a sapere se gli articoli più venduti si potranno reperire con costanza così da tutelare clienti abituali che sono abituati a ricomprare lo stesso prodotto.

Per maggior trasparenza nei confronti del cliente è buona abitudine segnalare in tempo reale quando un articolo è esaurito anche solo momentaneamente.

Verrà apprezzata la sincerità e il cliente acquisterà qualcosa di similare o attenderà il riassortimento.

Costi e Variabili

Il costo del software per la gestione dell’e-commerce, anche se non trascurabile, va considerato un investimento. Potrà essere aggiornato a seconda delle esigenze, acquistando più valore per l’utilizzatore.

Un negozio online per guadagnarsi la fiducia del cliente e farsi una reputazione su Internet dovrà investire sul supporto postvendita, quindi sarà opportuno valutare se sarà il caso di dedicare del personale alla gestione di questo servizio. Figure in grado di interagire con la clientela attraverso i vari canali.

Un altro aspetto che riguarda indirettamente la questione dei costi, è che rispetto al negozio fisico un attività di vendita online subirà una svalutazione minore e in caso di necessità sarà più facilmente rivendibile.

In questo frangente il cambio di gestione, che nel negozio fisico non appare mai come una cosa positiva, passerà totalmente inosservato.

Riepilogando, i principali esborsi di chi decide di investire in un’attività di e-commerce andranno suddivisi tra la realizzazione del sito web per il negozio online e il suo software di gestione. In ordine seguiranno le spese di marketing per la pubblicità e gli investimenti in tecnologia.

In comune con il negozio tradizionale, troveremo le spese dovute all’apertura della partita IVA, del Commercialista e le tasse.

Tutte le altre voci di spesa vedono in netto svantaggio il negozio tradizionale:

Acquisto o affitto dei locali, allestimento e arredamento, costo del personale, giacenze magazzino e pubblicità tradizionale, che sappiamo essere più costosa di quella online.

Attenzione a non essere tratti in inganno dalle apparenze. L’attività di vendita online non è a costo zero e nemmeno ci si avvicina. I costi ci sono ed è un errore sottovalutarli.

Per creare un e-commerce di qualità, servono competenze qualificate per far si che gli investimenti siano proporzionati al tipo di attività che si vuole intraprendere.

Le variabili sono tante: quale piattaforma adottare e quale software di gestione magazzino è più adatto al negozio online che vogliamo aprire.  La realizzazione del sito web deve essere fatta da professionisti del settore che siano anche in grado di fornire il dovuto supporto nel tempo.

Se hai deciso di intraprendere un’attività di e-commerce e cerchi qualcuno che possa seguirti nella realizzazione di questo tuo progetto, non esitare a contattarci. Mg Group, una delle migliori web agency a Prato, ti mette a disposizione uno staff di professionisti in grado di venire incontro alle tue esigenze.

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Un nuovo modo di fare Shopping, su Instagram

Instagram, il social più in voga del momento ha da qualche giorno una nuova funzionalità, scopriamone insieme tutti i segreti

Come abbiamo ormai imparato negli ultimi tempi, gli e-commerce sono strumenti web sempre più utilizzati dai consumatori. Lo abbiamo già sottolineato in altri articoli, ma è importante ribadirlo: nel nostro Paese, in soli 10 anni, si è passati da 1,6 miliardi a 24,2 miliardi di fatturato complessivo per gli e-commerce. Nel 2015 si è registrato un incremento record: l’utilizzo degli smartphone per gli acquisti online è cresciuto del 71%. E i numeri sono in netta crescita, di anno in anno. La notizia è duplice quindi: non soltanto gli acquisti online crescono, ma le persone acquistano sempre di più direttamente da dispositivi mobile.

Secondo una ricerca di Facebook, negli ultimi 3 mesi il 39% delle persone ha comprato qualcosa semplicemente cliccando sul proprio smartphone o tablet.

Ecco perché Instagram, uno dei social network più in crescita tra gli utenti, permette ai marchi di inserire nei post i tag che rimandano al loro e-commerce.

UN’ESPERIENZA SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ

Ma le novità non finiscono qui; infatti, i 25 milioni di profili business Instagram in tutto il mondo, da qualche giorno in Italia possono utilizzare una funzionalità davvero interessante. Si tratta di “Shopping”, una funzionalità nuovissima che consente alle aziende di inserire speciali tag nei propri post attraverso i quali gli utenti possono fare acquisti in modo diretto. Già attivo da circa un anno negli USA, lo strumento rivoluzione (di nuovo) a il modo di comprare e vendere online. Le aziende non possono farsi sfuggire questa opportunità, i consumatori non possono lasciare andare questa novità.

Se si pensa che l’80% degli utenti segue almeno un’azienda, e oltre 200 milioni di persone visitano un profilo business ogni giorno (lo scorso mese, sono state più di 180 milioni le interazioni tra profili business e persone), l’occasione è davvero ghiotta. Non solo, circa un terzo delle stories più visualizzate, sono proprio di brand; da poco tempo questi ultimi possono sfruttare la modalità Carosello.

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Per gli utenti invece, basterà seguire l’icona con la borsa della spesa: una volta cliccato, si otterranno informazioni e foto di un determinato prodotto potendolo comprare sul sito web del marchio, senza doverlo cercare online. Una vetrina della vetrina insomma, dove le persone potranno avere prodotti a disponibile 24 ore su 24, con la possibilità di acquistare, in maniera facile, veloce e sicura.

Jim Squires, Head of Business di Instagram, afferma che il social network vuole “un’esperienza senza soluzione di continuità”, perché la relazione diretta con le persone è tutto.

UN’OCCASIONE DA NON PERDERE

Instagram Shopping è stato lanciato in altri sette paesi, tra cui il Regno Unito, Canada, Brasile, Germania, Francia, Spagna e Australia. I venditori possono taggare fino a cinque prodotti per post relativi a immagini singole o 20 prodotti per post di più immagini.

Proprio per questo motivo un’azienda ha bisogno di sfruttare un’occasione di questo tipo e può farlo  grazie ad un team di persone che sappiano gestire nella maniera più proficua possibile il social network dedicato alla fotografia (e non più solo a questa). Gli smartphone hanno cambiato il modo in cui acquistiamo e Instagram, che ha registrato 800 milioni di utenti mensili a settembre 2017, ha cambiato il modo in cui interagiamo con i marchi e scopriamo nuovi prodotti. Se siete un’azienda, questa è un’occasione da prendere al volo: MG Group Italia può darvi una mano a farlo. Il nostro numero è 0577 1516860.

Inoltre, disponiamo di varie sedi. Un esempio è la web agency a Prato, una delle migliori del territorio, secondo chi ci ha scelto.

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Content marketing: i contenuti che fanno la differenza

Un insieme di strategie che faranno grande il tuo business

Il blog è il luogo dello scrivere per eccellenza: fin dai primi siti online, uno dei modi più “antichi” di utilizzare il web è stato proprio quello di scrivere dei diari che raccontassero in ordine cronologico la vita, gli interessi o le capacità delle persone che si cimentavano a scrivere.

Nelle sue tante evoluzioni, il blog è passato da essere uno strumento di uso privato, ad un importante modo di fare marketing online. I brand, le aziende e le istituzioni hanno cominciato a capire l’importanza di dare degli aggiornamenti utili al proprio pubblico di riferimento: così sono nati moltissimi blog su internet, degli argomenti più vari.

La chiave di volta di questa strategia consiste nel dare consigli utili, a volte anche molto pratici, ai propri clienti acquisiti o potenziali e fare in modo che questi ultimi possano trovare rispose alle loro domande attraverso gli articoli del blog. Si innesca così un circolo virtuoso che porta più persone interessate a ciò che stai vendendo, più lettori, più fidelizzazioni e nuovi contatti.

In un mondo, come quello di internet, dove tutto cambia molto rapidamente, il concetto di content marketing si evolve con altrettanta velocità e bisogna sapersi adattare, per essere sempre due passi avanti rispetto alla concorrenza.

Oggi non basta più solamente creare contenuti di qualità, ottimizzati SEO, con le giuste keyword e i trend topic proprio al momento giusto; attenzione, tutto questo rimane, ma occorre andare oltre la scrittura. Vediamo come poterlo fare, attraverso gli strumenti che la tecnologia odierna ci offre.

GUARDARE AL PUBBLICO

Come sempre bisogna partire dalle basi: l’obiettivo del content marketing, è quello di rispondere in modo concreto ad un bisogno degli utenti, sia se questi sono clienti, sia se sono semplici persone in cerca di soluzioni. Il fine ultimo del tuo articolo blog è quello di conquistare l’attenzione delle persone e fare in modo che queste acquistino un tuo prodotto o servizio: la creatività c’entra ben poco.

In questo senso è sempre necessario mettersi dalla parte del pubblico, per evitare di farsi influenzare solo dalle proprie idee, nello scrivere un articolo. Questa non è una novità, ma è sempre bene ricordarcelo per partire nel migliore dei modi. La tastiera è la tua, ma la voce è quella del pubblico: tendi sempre entrambe le orecchie per ascoltare e tradurre in scrittura ciò che la gente desidera.

Questo è importante anche per un altro motivo, cioè la velocità di caricamento delle pagine web. Nel gestire un blog è importante tener presente il modo in cui naviga il pubblico sulla rete: ascoltare le esigenze degli utenti significa anche caricare contenuti che siano facilmente fruibili dalle persone, considerando il tipo di connessione che va per la maggiore. Più una pagina si caricherà lentamente, meno le persone saranno invogliate a proseguire la propria lettura di quel contenuto.

Inoltre è Google stesso che monitora costantemente i comportamenti delle persone sulla rete: al motore di ricerca non sfugge nulla. Questo significa che saprà esattamente se le persone rimarranno molto tempo sulla tua pagina oppure la abbandoneranno in fretta; da questo poi intuisce il grado di apprezzamento degli utenti riguardo i tuoi contenuti.

Google non solo indicizza ciò che scrivi, ma registra tutti i comportamenti: ne è un esempio il cosiddetto pogo sticking: la situazione in cui le persone trovano un sito ben indicizzato per la propria ricerca, entrano e abbandonano subito, non trovando quello che stavano cercando.

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LA POTENZA DELLE IMMAGINI 

Tenendo in considerazione tutto questo, la cosa migliore da fare è dare alle persone ciò che desiderano, supportando il testo con altri elementi. Uno fra tutti: le immagini.

La potenza degli elementi visivi e grafici all’interno di un blog, così come di un post sui social network è davvero decisiva. Homo videns infatti: le persone sono molto più catturate da una bella immagine, o comunque da un’immagine particolare, che da un testo scritto. Almeno a primo impatto è così. Diciamo che le immagini sono l’esca con cui attrarre le persone a leggere un articolo intero.

Ovviamente stiamo parlando di immagini di un certo tipo: non basta che siano belle foto in alta definizione, devono rispondere a determinate caratteristiche.

  • Coerenza: non bisogna scegliere immagini casuali da mettere all’inizio o all’interno di un testo, ma sempre coerenti con l’argomento di cui si sta parlando. In un blog di moda, le immagini dovranno riguardare sfilate, ultimi modelli di scarpe in voga, esperienze sul campo.
  • Riconoscibilità: è necessario che le immagini che vengono scelte possano essere capite dal pubblico. Non devono esserci riferimenti troppo complicati o citazioni erudite: le immagini funzionano se colpiscono subito l’attenzione, oppure se rompono gli schemi.
  • Gusto: il fattore estetico conta, così come le mode del momento. Sempre meglio privilegiare immagini perfette per i gusti delle persone, anche in base alle tendenze sulla rete.
  • Infografiche: l’unione fa la forza, e allora cosa c’è di meglio se non mettere i testi in immagini attraverso grafiche originali e che aiutano il lettore ad orientarsi e a ricordare il testo che sta leggendo. Oggi ci sono strumenti facilissimi da utilizzare, anche online, per creare infografiche che lasciano il segno.

UNO SGUARDO AI VIDEO

Oltre il testo e al di là delle immagini, ci sono i video: efficaci per rimanere in pressi nella memoria degli utenti, soprattutto quelli che vogliono tutto e subito. Attraverso i video, si possono approfondire certi argomenti o riassumere in pochi e decisivi punti i contenuti di un articolo: insomma, si può dare forza a un testo. Tutorial, guide, brevi cortometraggi per spiegare i valori di un’azienda: le possibilità sono molte e risultano efficaci se strutturate per un target e degli obiettivi precisi.

Il video può diventare il completamento perfetto per l’articolo di un blog, la ciliegina sulla torta di un post su Facebook o Twitter, perché è un modo di far vedere (non a caso) quanto sei esperto di un argomento, quanto ti interessa risolvere un problema in modo pratico e immediato.

Spesso ci si chiede quanto debba essere lungo un video per funzionare ed essere visto: non c’è una regola precisa. Se si parla di argomenti interessanti può durare anche diversi minuti, l’importante è non dire la stessa cosa con 20 parole quando può essere detta con 2.

Inoltre c’è sempre la possibilità del podcasting, cioè le risorse di solo parlato che possono arricchire la tua strategia content. Questi ultimi sono anche molto più facili da fruire rispetto ai video e non implicano di avere il computer o il cellulare tra le mani: bastano un paio di cuffie.

Abbiamo visto che fare un content marketing adeguato è come costruire un puzzle di vai pezzi: non basta il contorno della figura, ma servono i colori, lo sfondo e le sfumature per renderlo perfetto. Lo stesso vale per la creazione di un contenuto per un blog aziendale: la scrittura oggi non basta più e ci sono molti modi per darle una mano a dare il massimo possibile.

Non credi anche tu? Se condividi le nostre idee e hai bisogno di un aiuto per la tua strategia di content marketing la nostra web agency è a tua disposizione: un team di grafici, copywriter e blogger saprà come aiutarti a creare contenuti perfetti. Contattaci: info@mgpg.it

Abiti vicino a Prato? Sei fortunato! La nostra innovativa web agency a Prato è una delle migliori del territorio ed è composta da professionisti affermati.

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Lead Generation: le fasi della trasformazione dei lead freddi in lead caldi

Parlando di lead generation, ci si riferisce ad un insieme di azioni di marketing, il cui scopo è quello di ottenere contatti qualificati e accuratamente profilati, chiamati per l’appunto lead.

E’ una tecnica di marketing che punta a raccogliere contatti che manifestano un interesse verso l’azienda e i servizi che essa offre. Il lead è il primo step di quell’evoluzione che può portare un semplice contatto a diventare un affezionato cliente.

Come si ottengono i lead e perché si parte dai lead freddi

Perché l’attività di Lead Generation venga svolta in modo efficace, è necessario saper sfruttare i canali migliori per promuovere il proprio business, se necessario affidando la mansione ad agenzie specializzate.

Riuscire ad ottenere contatti e convertirli in potenziali clienti è un’opportunità che riesce a dare ad un’azienda la possibilità di attirare a se, profili di utenti realmente interessati al proprio business.

La lead generation per essere efficace deve essere coadiuvata da tutta una serie di strumenti, anche complessi e di non facile utilizzo, ma è comunque una tecnica alla portata di qualsiasi tipo di azienda, qualunque sia il suo business.

Normalmente i lead si ottengono attraverso le tecniche basilari del web marketing:

  • SEO, per attirare visitatori nel sito o blog aziendale, lavorando su keywords strategiche e sulle query inserite nei motori di ricerca.
  • campagne pay per click, per posizionarsi nelle prime posizioni delle Serp e ottenere la massima visibilità.
  • campagne di email marketing.
  • attraverso call to action sul proprio sito che invitano il potenziale lead a compilare un form, lasciando dati personali.

Ora che abbiamo visto cosa sono i lead e come si ottengono è importante fare una differenza fra lead freddi e lead caldi.

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Cosa sono i lead freddi

Non sono altro che i contatti che si sono limitati a chiedere il prezzo del prodotto, oppure sono interessati a semplici informazioni generiche. Tali richieste fanno presupporre che si tratti di utenti che non hanno un reale interesse, oppure che non siano convinti che la nostra azienda faccia al caso loro.

Non ci conoscono ancora, non si fidano e stanno sondando il mercato alla ricerca della soddisfazione di un bisogno.

Il lead freddo, ci ha trovati per caso e non conosce il nostro brand

Lavorando un lead freddo, quasi sempre si arriverà alla richiesta di un preventivo, ma è improbabile che porti direttamente alla vendita.

Solo una piccola percentuale di lead freddi sono idonei a diventare caldi e quindi pronti per passare allo step successivo che è l’acquisto del servizio o prodotto che offriamo.

Fondamentalmente quello che il lead freddo vuole sapere è il prezzo.

Non ci conosce, non sa niente della nostra azienda, dei servizi e della qualità che gli potremo offrire rispetto alla concorrenza.

Per trattare correttamente un lead freddo è necessaria una  strategia che escluda il tentativo di vendita immediato.

Il lead appena acquisito dovrà essere “riscaldato” prima di passare alle fasi successive.

Bisognerà metterlo nella condizione di scoprire il valore della nostra Azienda e della qualità di prodotti e servizi offerti. Faremo in modo da rassicurarlo e far aumentare la sua fiducia verso il nostro brand.

Ancor prima che il contatto conosca il prezzo, se saremo persuasivi quanto basta, guadagneremo la sua fiducia e spianeremo la strada alla vendita.

La fase di riscaldamento del lead consiste quindi nel guadagnare la fiducia di chi si è avvicinato alla nostra azienda senza conoscerla, per poi successivamente portarlo ad acquistare il prodotto.

Riscaldare un lead vuol dire far conoscere meglio l’azienda e il prodotto, grazie ad una comunicazione efficace e persuasiva.

Il potenziale cliente deve essere convinto che la nostra azienda e quello che offre è esattamente quello che sta cercando. Se saremo bravi da arrivare a questa fase il prezzo sarà l’ultima delle attenzioni del cliente.

I lead caldi

Si tratta di persone che hanno già avuto modo di testare i nostri servizi o che hanno già acquistato qualche nostro prodotto. Ci conoscono bene e sanno che si possono fidare della nostra azienda.

Attività di marketing atte unicamente a generare lead freddi, quindi poco profilati e non veramente interessati a quello che offriamo porterà a risultati di vendita marginali.

I lead caldi invece sono contatti che hanno la possibilità di tastare con mano la qualità e i servizi offerti dall’azienda, riuscendo a recepirne il valore.

Per trasformare un lead da freddo a caldo è quasi sempre necessario un passaggio intermedio.

Riscaldare un lead vuol dire coinvolgerlo emotivamente e fargli capire la qualità dei servizi offerti.

Sono tante le aziende che cercando di cogliere l’attimo, tentano subito di concludere la vendita e non si curano di spianare la strada verso una trattativa che offra maggiori possibilità di successo.

Lead freddi non adeguatamente preparati porteranno a scarsi risultati.

Le azioni di marketing andranno interpretate come un modo per guadagnare la fiducia del cliente e di intrattenere con lui un rapporto sempre più confidenziale.

Molti pensano che un offerta dove si punta esclusivamente sul prezzo stracciato, possa dare buoni risultati ma non è così. Senza che il lead sia stato adeguatamente riscaldato anche un prezzo basso non è sufficiente a convincere il cliente che si porrà delle domande sulla serietà dell’azienda e sull’offerta, facendo inevitabili paragoni con ciò che il mercato offre.

Il lead freddo si trasformerà in lead caldo attraverso piccoli passi, come iscrizioni a newsletter oppure attraverso i canali social.

Il processo di “riscaldamento”, può essere una lunga fase dove il potenziale cliente viene costantemente informato e aggiornato sul prodotto offerto, con lo scopo di aumentare fiducia e autorevolezza nel brand così da riuscire a spingerlo verso la fase di acquisto.

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Solo una piccola percentuale di lead diventano caldi e quindi propensi ad acquistare

Uno degli strumenti utilizzati per pianificare la trasformazione dei lead freddi in caldi è il Funnel, ovvero l’imbuto

Come viene rappresentato il Lead Generation Funnel.

 Il lead generation funnel, viene rappresentato come uno schema ad imbuto diviso in tutte le fasi che precedono l’acquisto da parte di un potenziale cliente.

Il Funnel, attraverso una semplice rappresentazione grafica, spiega come avviene il naturale processo di acquisto di una persona.

Pensiamo a come è fatto un imbuto. La parte più larga dell’imbuto è il Il TOFU, ovvero Top of the Funnel, perché raffigura i visitatori che giungono sul sito web dell’azienda attraverso tutti i canali disponibili.

Per fare leads generation, non è un segreto, bisogna avere un elevato numero di visitatori. Questo si ottiene curando la SEO del blog e del sito aziendale, facendo campagne Pay per Click e aprendosi sui canali social.

Più visitatori arrivano e più lead si possono generare.

MOFU invece, è la parte intermedia dell’imbuto, il Middle of the Funnel. Rappresenta la fase più importante della lead generation. E’ il momento dove bisogna studiare una strategia per far si che il semplice visitatore diventi un lead. Dovremo persuaderlo a lasciare i propri dati in cambio di contenuti di valore che possano essere di utilità.

Questi possono essere infografiche ed ebooks o qualunque cosa che rappresenti per il cliente un valore aggiunto.

Per ultimo troviano il BOFU ovvero il Bottom of the Funnel. E’ lo step dove si creano lead caldi pronti per essere convertiti in clienti veri e propri.

Per far diventare caldo un lead, è importante riuscire a capire quali sono i suoi reali bisogni che lo hanno indotto a cercare la nostra azienda e prodotti.

Questa è una fase molto delicata, perché solo con l’offerta giusta, il lead concretizzerà l’acquisto, mentre con un’azione sbagliata si potrebbe ottenere l’effetto contrario, non solo il lead non comprerà ma potrebbe anche decidere di non voler avere più a che fare con la nostra azienda.

Trasformare i lead freddi in caldi è una fase delicata che se gestita senza le dovute accortezze ci farà inevitabilmente perdere delle vendite.

Se hai bisogno di aiuto per trasformare i tuoi contatti in lead caldi, scrivici subito. Mg Group, web agency a Prato, metterà a tua disposizione professionisti di web marketing in grado di valorizzare il tuo business.

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L’ebook: contenuto di valore per fidelizzare i propri clienti

Di qualunque settore si occupi, un’azienda che produce beni o servizi, avrà tra i principali obiettivi, quello di massimizzare il livello di fidelizzazione del cliente. Una strategia di fidelizzazione per funzionare efficacemente deve essere in grado di andare incontro alle esigenze del cliente, attraverso contenuti di qualità, che portino valore. Questo valore deve essere recepito dal cliente come la somma delle attenzioni e degli sforzi che vengono fatti per offrirgli un servizio migliore.

Il processo di fidelizzazione consiste in un insieme di azioni mirate al mantenimento del clienti

E’ un processo attraverso il quale viene venduto indirettamente un servizio che porterà ad una relazione stabile e duratura con il cliente.

Bisogna preparare un contenuto di valore che sia apprezzato ed efficace. Per i già clienti, verranno usate tutte le informazioni raccolte attraverso form e questionari, nonché un esame delle loro precedenti esperienze d’acquisto, così da creare un qualcosa di personalizzato e speciale che renda ancora più forte l’immagine del brand aziendale.

Un cliente soddisfatto è un cliente che ritorna. Chi cliente non lo è ancora, ma viene portato sul sito web dell’azienda, attraverso un contenuto di valore, diventerà facilmente un lead.

Mettere a disposizione del cliente contenuti atti alla sua soddisfazione è uno dei processi fondamentali del Content marketing

Strategie di Content Marketing, l’ebook come valore aggiunto

Il Content Marketing consiste in una serie di processi che portano alla produzione e ottimizzazione di contenuti in grado di offrire un valore aggiunto all’utente che ne beneficia e trae dei vantaggi. Tali contenuti dovranno comunicare informazioni utili e originali per coinvolgere gli utenti.

Una strategia di Content Marketing viene definita attraverso una serie di azioni consequenziali. Tra queste, ci sarà l’identificazione dell’obiettivo che si vorrà aggiungere. Stabilire il target verso il quale destinare i nostri sforzi. Definire quali contenuti sviluppare per produrre un’azione efficace e infine monitorarne l’andamento e i risultati.

Un cliente si aspetta di avere sempre e comunque soddisfazione nel rapporto con la nostra azienda.

Fare Content Marketing, vuol dire produrre contenuti di qualità in modo da attirare utenti verso il proprio brand.

La possibilità di accedere a contenuti di qualità personalizzati o anche solo coerenti con i prodotti e i servizi offerti, sorprende positivamente i clienti. Questo effetto non fa altro che veicolare il cliente verso il processo di acquisto, senza aver dovuto investire cifre importanti.

Naturalmente, tutto ciò non deve essere frutto di un lavoro improvvisato.  E’ necessaria una strategia e un impegno notevole, per una pianificazione coerente con le esigenze del mercato e dei clienti.

I contenuti e le informazioni devono portare utilità al potenziale cliente e al cliente già acquisito. Se l’azienda si rivolge ad un determinato target, i contenuti dovranno essere a loro attinenti.

Dovranno essere migliori di quelli della concorrenza e dovranno trasmettere al cliente quella sensazione di valore aggiunto che non troverebbe altrove.

Non solo contenuti, ma anche il momento e la frequenza di somministrazione devono essere parte della strategia.

I costi da affrontare saranno poco impegnativi. Non sarà necessario stampare cataloghi o brochures. Le azioni di Content Marketing per ottenere la fidelizzazione, avvengono creando contenuti personalizzati che il cliente potrà scaricare e conservare.

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Avere un database aggiornato dei potenziali clienti è molto importante per fare Content Marketing

Per convincere il visitatore a fornire i suoi dati, dovremo offrirgli un contenuto di valore. Questo potrebbe essere la possibilità di scaricare un manuale in pdf, un’infografica oppure un ebook.

Basta un semplice indirizzo email per poter raggiungere leads e clienti ed invitarli sul nostro sito, dove troveranno, in evidenza contenuti pronti da scaricare, formulati in base alle loro esigenze.

Mettere a disposizione contenuti gratuiti e di valore, come ebooks, è il modo migliore per valorizzare l’azienda e gratificare il cliente.

Questo materiale andrà reso il più visibile possibile, cercando di far capire che si tratta di prodotti di qualità e che è stato fatto uno sforzo importante per realizzarli e renderli disponibili.

Il concetto di Content Marketing si basa proprio sul mettere a disposizione contenuti di qualità che possano essere apprezzati come valore aggiunto.

Creare un ebook è una delle azioni più raccomandabili per sviluppare un’attività di Content Marketing.

Attraverso i contenuti scaricabili è ormai affermato che si riescono a raccogliere i favori degli utenti e si genera un passaparola che arricchisce il brand dell’azienda.

Creare un ebook può essere la soluzione ideale per raggiungere un obiettivo. Farsi conoscere ottenendo riscontri e condivisioni che si propagano sui vari canali digitali e che alla fine possono trasformarsi in vendite.

Creare contenuti di valore è uno dei migliori modi di attirare nuovi clienti e di generare leads

La forza esclusiva degli ebook è dovuta al fatto che sono scaricabili e rimangono all’utente.

Trasmettono una sensazione ben diversa da un articolo scritto sul sito web dell’azienda. Il poter scaricare l’ebook trasmette al cliente la sensazione di avere tra le mani un bene reale che trasmette valore.

Gli ebooks sono da considerare dei potenti strumenti per generare leads.

La creazione di un ebook è decisamente più impegnativa rispetto ad una brochure o una breve presentazione.

Un ebook per essere considerato tale deve essere composto da decine di pagine, meglio se sono più di cento.

Per supportarne la diffusione a volte non basta metterlo in bella mostra sulla landing page del sito o del blog.

Dovranno essere pianificate delle strategie appositamente studiate per pubblicizzarne il contenuto. Addirittura si potranno usare degli estratti dell’ebook per realizzare brevi presentazione o infografiche da pubblicare sul blog aziendale.

Non meno attenzione andrà dedicata alla copertina, che come quella di un libro cartaceo, dovrà essere visivamente attraente e suscitare curiosità.

L’ebook gioca un ruolo fondamentale nella strategia di Content Marketing

La creazione di ebooks da scaricare gratuitamente, porta anche vantaggi in termini SEO.

Per portare a termine questo progetto bisogna investire tempo e risorse.

La scrittura del contenuto dell’ebook e la sua pubblicazione sono efficaci se coordinati da una strategia.

Per portare a termine questo progetto bisogna investire tempo risorse e impegno, magari rivolgendosi a professionisti del web marketing.

Non basta scrivere e pubblicare. Per raggiungere un obiettivo ci vuole una strategia.

Ormai è un dato di fatto. Pubblicare un ebook contribuisce a fare lead generation e acquisire contatti utili per proporre prodotti e servizi.

Il cliente attirato dalla possibilità di scaricare un ebook di suo interesse lascerà volentieri in cambio il suo indirizzo email.

Un’azione di Content Marketing di questo tipo, deve essere legata ad un progetto più ampio. Dopo aver conosciuto a fondo le esigenze del target e stabilito un obiettivo si potrà cominciare a scrivere l’ebook.

Le attività di marketing e comunicazione cominciano da una storia, e la stessa azienda è il risultato di un processo carico di significati e valori, i quali non richiedono altro che essere trasformati in contenuti digitali per potersi diffondere.

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Usare un ebook per rendere più forte il tuo brand

Un ebook deve essere ben strutturato nei contenuti. Così facendo si potrà gestire nel modo migliore il suo sviluppo e la sua diffusione.

Bisogna documentarsi, non si scrive un ebook dalla mattina alla sera. un lavoro affrettato rischia di comprometterne il risultato. La stesura andrà fatta con calma e senza improvvisare.

Proporre un prodotto realizzato in modo affrettato e superficiale potrebbe farci perdere delle grosse opportunità.

Non solo, bisogna assicurarsi che i contenuti siano accessibili anche da mobile e dovranno essere pubblicati al momento giusto, così la diffusione del contenuto avrà la massima efficacia.

Una volta creato l’ebook, bisogna promuoverlo. Bisogna fare in modo che raggiunga il target per il quale è stato progettato.

Andranno innanzitutto stabiliti i canali di distribuzione.

I primi canali che oggi vengono in mente per la loro diffusione globale e massiva sono sicuramente i social network, che se ben sfruttati possono essere un ottimo mezzo di content distribution.

Contenuti di valore come un ebook mettono in relazione l’utente e l’azienda. Attraverso l’ebook l’azienda trasmette il proprio messaggio e il cliente ne trae un vantaggio.

Se vuoi fidelizzare i tuoi clienti, offrendo loro degli ebook da distribuire attraverso il tuo sito web, ma non sei sicuro della strategia da usare, non esitare a contattarci. I nostri specialisti di marketing sapranno individuare la giusta soluzione per mantenere la tua azienda competitiva e in linea con le tendenze di mercato.

Disponiamo di varie sedi, una di queste è la migliore web agency di Ravenna, composta da veri professionisti che, con le loro strategie, sapranno dare una spinta al tuo business.

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La psicologia del colore nel marketing e nel branding

Uno sguardo d’insieme sul ruolo che i colori giocano nelle scelte dei consumatori, e come possono essere utilizzati per aumentare le vendite

La psicologia del colore relativa alla persuasione, è uno degli aspetti più interessanti e più controversi del marketing. Accade spesso che la maggior parte dei dibattiti odierni su colori e persuasione si basino su intuizioni, prove aneddotiche o pareri di pseudo-esperti che promettono di svelare il giusto colore per colpire la mente delle persone.

Oggi vogliamo combattere questa tendenza e trattare l’argomento in maniera adeguata, data la sua importanza, in questo articolo ci affideremo a delle ricerche condotte dagli studiosi più importanti al mondo in materia.

L’atteggiamento umano nei confronti dei colori, ha sempre suscitato grandi controversie, soprattutto perché i dati che supportano le varie posizioni sono quasi sempre molto scarsi. Qui invece vogliamo fornire prove concrete al fatto che i colori influenzino il nostro comportamento e atteggiamento verso le cose con cui ci troviamo ad avere a che fare ogni giorno.

IL RUOLO DEL COLORE

Prima di tutto però, una precisazione: è necessario dire che elementi come preferenze personali, esperienze, educazione, differenze culturali, contesto, possano alterare il “potere” che i colori hanno su di noi. Per questo motivo è impossibile affermare con certezza che il rosso sia un colore eccitante per tutti; tuttavia ci sono degli schemi da considerare, che possono essere utili per il giusto utilizzo di uno o più colori.  Già, perché è universalmente accettato che i colori svolgano un ruolo piuttosto importante negli acquisti e nel branding.

In uno studio intitolato Impact of Colour in Marketing, i ricercatori hanno scoperto che fino al 90% dei giudizi istantanei che i consumatori hanno sui prodotti, possono basarsi sul colore di questi ultimi.

Insomma, il ruolo che il colore gioca nel branding non è da sottovalutare; altri studi dimostrano che la relazione tra marchi e colori dipende anche dall’appropriatezza percepita del colore utilizzato per il marchio, in altre parole, quanto il colore “si adatta” a ciò che viene venduto, nella percezione della gente.

Lo studio Exciting Red and Competent Blue, conferma inoltre che l’intenzione di acquisto è fortemente influenzata dai colori, a causa dell’impatto che hanno sul modo in cui un marchio viene percepito. Ciò significa che i colori influenzano la percezione che il cliente ha della “personalità” di un marchio.

E ancora, ulteriori studi hanno rivelato che il nostro cervello preferisce marchi riconoscibili, il che rende il colore incredibilmente importante quando si crea una brand identity. In queste ricerche è stato suggerito persino che è i nuovi marchi dovrebbero utilizzare colori differenti dai concorrenti già riconoscibili (se la concorrenza utilizza tutti il ​​blu, meglio distinguersi usando il viola).

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MA QUALE È IL COLORE GIUSTO?

Quando si tratta di scegliere il colore adeguato al proprio brand, non bisogna cadere nel tranello che ci sia un colore migliore di un altro in generale, ma che lo sia nel particolare: il consumatore è più colpito all’adeguatezza del colore in relazione al prodotto rispetto che dal colore in se stesso. Facciamo un esempio; chi compra Harley Davidson riconosce nel brand forza e robustezza, possiamo supporre che un logo rosa + glitter non venda molto bene, per il pubblico di riferimento.

Possiamo notare che la maggior parte degli studi accademici sul rapporto tra colori e branding, dicono che è molto più importante per i colori del tuo brand supportare la personalità che desideri ritrarre, invece di cercare di creare un logo partendo dagli stereotipi sul colore.

UNA QUESTIONE DI CONTESTO

Affermazioni come il “verde significa calma” possono portare fuori strada. Manca il contesto infatti; a volte il verde viene utilizzato per marcare temi ambientali, altre volte è destinato a fare da sfondo ad ambienti finanziari.

Il marrone può essere utile per un appeal robusto, ma quando utilizzato in un altro contesto, può essere usato per creare una sensazione calda e invitante, o per stuzzicare l’appetito (ogni pubblicità sul cioccolato che tu abbia mai visto).

Non esistono linee guida valide per tutti riguardo la scelta dei colori per il vostro marchio, di certo il contesto in cui lavorate è un punto di partenza per qualsiasi tipo di scelta; ad esempio, l’uso del bianco per comunicare l’amore di Apple per un design semplice e pulito.

Senza questo contesto, scegliere un colore piuttosto che un altro non ha molto senso, e ci sono poche prove per sostenere che l’arancio renderà le persone universalmente più propense ad acquistare un prodotto rispetto all’argento.

IL GENERE CONTA?

È importante notare che il proprio ambiente – e in particolare le percezioni culturali – giochino un ruolo importante nel dettare l’appropriatezza del colore, che a sua volta può influenzare le scelte individuali. Sono evidenti, ad esempio, le preferenze in base al genere a cui si appartiene. Il grande classico è rappresentato dalla divisione tra il blu per i ragazzi e il colore rosa per le ragazze.

In realtà però questa differenza non è mai così netta: anzi, molte donne preferiscono il blu al rosa, anche se poi danno un feedback positivo a colori come il viola, che agli uomini non piace affatto. Avete mai visto un trapano viola?

Quando si tratta di sfumature, tinte e tonalità gli uomini sembrano preferire colori audaci mentre le donne preferiscono colori più tenui. Inoltre, gli uomini sono più propensi alle sfumature scure di colori mentre le donne sono più ricettive alle tinte chiare (i colori con il bianco aggiunto).

Queste sono informazioni da tenere in considerazione quando si costruisce un logo: il tuo pubblico è più maschile o femminile?

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IL COLORE PERFETTO PER AUMENTARE LE CONVERSIONI

Uno degli argomenti più dibattuti ultimamente, riguarda il colore “migliore” per i tassi di conversione sui siti Web. Anche in questo caso non esiste un’unica risposta. Possiamo approfondire questo argomento guardando al principio psicologico noto come effetto di isolamento; quest’ultimo afferma che un oggetto che risalta in maniera netta, è più probabile che venga ricordato. Studi dimostrano chiaramente che le persone sono in grado di riconoscere e ricordare un oggetto molto meglio quando spunta in modo sfacciato da ciò che lo circonda. Ad esempio il pulsante di registrazione si distingue perché è un cerchio rossa che stacca nettamente dal colore di sfondo.

Per cui se si vuole mettere un tasto specifico, che possa richiamare una conversione o call to action, sempre meglio farlo di un colore che risalti rispetto allo sfondo (e che magari sia anche il suo complementare).

IL NOME È IMPORTANTE

È stato infine dimostrato che nomi di colori più insoliti e unici, possono aumentare l’intenzione di acquisto. Per esempio, le caramelle gommose con nomi esotici, avevano più probabilità di essere scelte rispetto alle stesse con nomi tradizionali come giallo limone. Questo effetto è stato riscontrato anche in articoli non alimentari, come le felpe o i cappelli.

Per quanto strano possa sembrare, la scelta di nomi creativi, iconici e memorabili per descrivere determinati colori può essere una parte importante per assicurarsi che un prodotto abbia un maggiore impatto.

Per una consulenza gratuita sul migliore stile, le caratteristiche e i colori perfetti per il tuo sito web, non esitare a contattarci al numero 0577 1516860. I nostri esperti di graphic design potranno trovare le tonalità migliori per un brand dalla grande personalità.

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L’importanza delle campagne Google Display per il business

Come utilizzare questo strumento, che può essere davvero decisivo per un’azienda

La Rete Google Display è la rete di annunci sul web più importante al mondo. Basta qualche numero per capirlo: grazie a questo servizio si possono raggiungere circa il 90% degli utenti in qualsiasi parte del pianeta, ovunque si trovino. Il network comprende più di un milione di siti internet dove pubblicare gli annunci, mirati sulla base delle caratteristiche della propria audience.

È possibile scomporre il target per mostrare i tuoi banner in particolari contesti (o argomenti), per particolari segmenti di gruppo (ad esempio “giovani mamme”), in determinate località. Inoltre si possono creare diverse tipologie di annunci.

    • Annunci testuali: caratterizzati unicamente dalla presenza di parole, posso essere integrati attraverso l’utilizzo di estensioni annuncio;
    • Annunci illustrati: indispensabili per pubblicizzare il tuo prodotto in modo visivo. Si tratta di un tipo di annuncio fondamentale per certe tipologie di prodotti, per i quali il solo testo non basterebbe;
    • Rich Media: un articolo più elaborato, che include funzioni quali video, audio o altri elementi che incoraggiano gli utenti a interagire e a confrontarsi con i contenuti;
  • Annunci video: nell’era dei video, riuscire a promuovere il proprio brand con un contenuto di questo tipo, fatto a dovere, sarebbe il massimo.

COME FUNZIONA

La Rete Google Display è composta da siti di proprietà di Google (Gmail, Google News, Youtube ecc.) e da una Rete composta da milioni di Siti Partner e applicazioni mobile. Attraverso le Campagne Adwords Display (realizzate prevalentemente con i banner), è possibile incrementare le visite mirate al sito.

Tramite il servizio, chi vuole pubblicare un’inserzione può accedere a spazi pubblicitari display dei partner del programma Google AdSense, pubblicando gli annunci sui siti che hanno pertinenza di argomenti e contenuti. Grazie a complessi algoritmi che associano le keywords scelte con gli argomenti delle pagine si otterrà una visibilità coerente con la fruizione dei siti che si stanno visitando.

Anche Youtube può essere “portavoce” di un annuncio; in questo caso la campagna pubblicitaria potrà avere una copertura su un pubblico vastissimo (pensiamo al fatto che Youtube è il secondo Motore di Ricerca al Mondo ed il Terzo in termini di visite).

Ma Display è anche un modo efficace per raggiungere un pubblico di nicchia, andando a colpire l’interlocutore già molto interessato ad un prodotto/servizio. Questo aspetto è molto importante per capire a pieno lo strumento di cui stiamo parlando.

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TUTTI I VANTAGGI

 Strumenti come questo, grazie alle potenzialità del web, sono riusciti a portare all’ennesima potenza il concetto di targeting. Mentre la pubblicità sui media tradizionali (tv e stampa su tutti) sfruttava la legge dei grandi numeri, sperando prima o poi di cogliere nel segno, oggi è possibile raggiungere esattamente chi ci interessa colpire. Anche perché il pubblico stesso è molto più settorializzato rispetto al passato, e questo cambiamento nei comportamenti delle persone va saputo cogliere. Grazie a strumenti come AdWord e Display di Google, gli annunci appariranno proprio nella prima pagina di ricerca, o nel sito più frequentato da un certo pubblico. All’interno di questa audience ci può essere qualcuno che ha già manifestato interesse per i tuoi prodotti o servizi, oppure qualcuno che ha già acquistato qualcos’altro.

I brand che si affidano alla pubblicità televisiva sanno per certo che parte del proprio budget sarà indirizzata verso persone che non compreranno mai da loro. Ma non solo: non hanno modo di analizzare i dati che derivano da questo tipo di pubblicità, possono solo sperare che si tratti di un buon investimento. Al contrario, su Display, qualsiasi tipo di campagna pubblicitaria può essere monitorata. Questo è uno degli aspetti più importanti quando si fa marketing: l’analisi dei dati è vitale per qualsiasi tipo di business. Per questo Google mette a disposizione un ulteriore strumento, Analytics, che ti permette di accedere ai risultati raggiunti dalle tue campagne promozionali. Questa applicazione è in grado di fornirti un numero di informazioni e dati davvero impressionante, grazie ai quali studiare fin nei minimi dettagli ciò che ha funzionato, quello che è andato storto e come migliorare per il futuro.

Infine, se Google AdWords guadagna oltre 50 Miliardi di dollari l’anno, da diversi anni a questa parte, tutto deriva dall’investimento iniziale che le aziende possono fare per usufruire del servizio. Molti pochi marchi, aziende, start-up, blog, piccoli imprenditori, hanno la possibilità di accedere alla pubblicità televisiva, dati i costi elevatissimi. AdWords (così come Facebook Ads), invece, non impone nessun un budget minimo, così che ognuno a suo modo può cercare di farsi notare, anche con disponibilità economica limitata.

Per creare, gestire, implementare una campagna Google Display è sempre importante affidarsi a degli esperti di pubblicità sul web; un team di professionisti infatti può impostare una strategia che con il minimo sforzo possa far raggiungere il massimo risultato a qualsiasi azienda. MG Group Italia , agenzia web con varie sedi, tra cui una delle migliori web agency a Ravenna, si impegna da sempre nel settore della comunicazione online, con delle figure professionali esperte nella creazione di annunci su misura per qualsiasi tipo di business. Scopri come facciamo, contattandoci per una consulenza gratuita: 0577 1516860.

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Guerrilla Marketing: la pubblicità diventa spettacolo

Guerrilla Marketing è il termine che identifica una strategia pubblicitaria basata su azioni di marketing non convenzionale, dai costi ridotti e che produce risultati molto interessanti.

Questa particolare strategia di marketing è stata ideata dall’esperto economista Conrad Levinson nel 1984.

Il termine Guerrilla Marketing deriva da quella tattica militare detta appunto di “guerriglia” e in genere caratterizzata da attacchi a sorpresa e imboscate con minimo dispendio di uomini e mezzi.

Guerrilla Marketing punta a stimolare l’immaginazione e i meccanismi psicologici dei consumatori, al fine di influenzarne le abitudini d’acquisto

E’ una forma di comunicazione che permette di raggiungere la massima visibilità con il minimo sforzo e la minor spesa.

Si sviluppa attraverso la messa in scena di eventi fittizi e di grande impatto, ideati con l’obiettivo di promuovere idee e imprimere nella mente del consumatore/spettatore il brand dell’azienda.

Il Guerrilla Marketing si propone di sfruttare con originalità e creatività, tutti i mezzi a disposizione per migliorare l’efficacia dell’azione di marketing.

Chi riesce ad approfittarne, ne trae grossi vantaggi per quanto riguarda il ritorno di immagine del proprio business.

Basta sapientemente investire budget limitati, concentrandosi su aspetti come l’immaginazione, l’energia e la creatività.

Guerrilla Marketing per sorprendere i potenziali clienti

Tutta questa energia che ritroviamo nelle azioni di Guerrilla Marketing, se ben spesa, non può che migliorare la percezione e l’immagine che il consumatore avrà del brand.

Lo scopo primario è quello di colpire il consumatore ad un livello molto profondo, riuscendo a coinvolgerlo emotivamente ed in modo positivo.

Una delle tecniche di Guerrilla praticabili sul web, consiste nell’inventarsi un marketing fittizio. Si creano finti eventi, siti web che pubblicizzano prodotti inesistenti e di grande impatto scenico ed emotivo, ma che nascondono al loro interno un messaggio pubblicitario di ben altra natura.

Attraverso azioni non convenzionali cerca di raggiungere il consumatore nel momento e nel luogo in cui non è consapevole di essere aggredito da azioni pubblicitarie, cioè quando le sue difese nei confronti dei messaggi pubblicitari sono abbassate.

In funzione dei piccoli budget necessari, viene utilizzato  soprattutto da piccole imprese e da liberi professionisti che ancora non si sono affermati sul mercato, oppure vogliono sperimentare un modo nuovo per farsi conoscere. Il Guerrilla Marketing, ha presto attirato l’attenzione anche delle grandi aziende e multinazionali che grazie all’impiego dei capitali a loro disposizione hanno creato eventi pubblicitari di grande impatto e hanno attirato l’attenzione dei media con un effetto tam tam esponenziale.

Generalmente, una campagna di questo genere offre bassi costi di gestione, grazie ai mezzi utilizzati. Adesivi e wrapping su mezzi di trasporto e arredi urbani, con sopra il proprio messaggio pubblicitario. Muri, strade e cartellonistica, rivestiti con grafiche pubblicitarie e disegni ad alto impatto emotivo.

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Guerrilla Marketing e i suoi vantaggi

L’utilizzo di stimoli derivati dalle azioni di marketing non convenzionale, se ben riuscite, creano delle associazioni legate al brand molto più profonde, rispetto a quelle generate dai messaggi pubblicitari espliciti. L’originalità di tale messaggio pubblicitario colpisce l’immaginario del consumatore rimanendo impressa nella sua mente.

L’obiettivo finale del Guerrilla Marketing è quello di attirare l’attenzione e far parlare di se. Quindi più si sarà originali (e coraggiosi) più si riuscirà nel proprio intento.

Incoraggia la creatività e fa si che chi sceglie di utilizzare il marketing non convenzionale dia più peso all’immaginazione.

Con il Guerrilla Marketing, si punta a pubblicizzare specifici prodotti. L’offerta non viene diversificata per orientare il consumatore verso prodotti secondari o servizi.

Si gioca soprattutto su un effetto sorpresa che riesce a persuadere con maggiore facilità il consumatore. Risulterà così, attratto ed interessato ad approfondire la sua conoscenza del prodotto pubblicizzato

La regola è quella di riuscire a far parlare di sé, stimolare un passaparola attivo tra i consumatori.

Le campagne di Guerrilla, usano il potere di Internet così che i messaggi di marketing possano essere raggiunti da un’audience di massa con rapidità ed efficacia.

Guerrilla Marketing vuole anche dire divertimento. Molti aspetti della creatività di alcune campagne sono puro divertimento! Si vedranno persone fare cose bizzarre e tutto per stupire, in nome di un brand o di un prodotto.

Il tipo di comunicazione indiretta su cui si basa il marketing non convenzionale, stimola l’immaginazione e porta alla riflessione. Per questa ragione è percepito dai consumatori  in modo meno aggressivo rispetto a messaggi diretti dove si evidenzia la volontà di manipolare lo spettatore.

E’ uno degli elementi che contribuisce allo sviluppo delle strategie di marketing. Lo fa in modo non convenzionale, introducendo eventi con un alto livello di spettacolarità, creati con l’intento di far crescere la visibilità e l’immagine del brand. Sfrutta il bisogno di novità del marketing tradizionale e dei suoi meccanismi per promuovere il prodotto.

La potenza vera e propria del Guerrilla Marketing, è nel su potere di riuscire a diffondere il messaggio pubblicitario in modo virale, sfruttando l’impatto generato sui media e raggiungendo un numero elevatissimo di persone in breve tempo.

Svantaggi del Guerrilla Marketing

I messaggi indiretti, inviati in modi così anticonvenzionali possono essere fraintesi.

  • Le poche informazioni, e l’aria di mistero che ruota attorno alle campagne di Guerrilla Marketing, possono generare dei fraintendimenti e interpretazioni sbagliate.
  • E’ una tecnica di comunicazione rischiosa. L’investimento iniziale, che come abbiamo visto può anche essere modesto, non da garanzie che la campagna si diffonda in modo virale mettendo a rischio le risorse impiegate.
  • Azioni non convenzionali di marketing possono generare confusione e allarmismi. Non sono pochi i casi di Guerrilla Marketing che hanno provocato panico e l’intervento delle autorità, con conseguente ritorno negativo di immagine per l’azienda promotrice, che può anche essere sottoposta a sanzioni.
  • Alcuni casi di marketing non convenzionale che possono creare problemi di questo tipo possono essere graffiti o decorazioni di arredi urbani senza prima aver chiesto l’autorizzazione alle autorità competenti.
  • Eventi imprevedibili, come condizioni atmosferiche, ritardi e imprevisti possono vanificare o ridurre l’effetto della campagna.
  • Alcuni consumatori potrebbero scoprire la campagna di Guerrilla mentre è in fase di preparazione e a causa di fraintendimenti vari potrebbero non condividerla e fare da ostacolo alla sua attuazione.
  • Il messaggio può essere frainteso. Spesso si tratta di campagne simboliche e poco immediate ed è concreto il rischio di esagerare e far passare il messaggio che si vorrebbe trasmettere, in modo non chiaro per tutti.

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Esempi di Guerrilla Marketing sul Web

Non ci sono solo gli esempi di Guerrilla Marketing nelle strade, sugli edifici, i muri e i veicoli.

Tante di queste campagne vengono fatte in Internet.

Su siti web, social network, blog, vengono condivise e discusse iniziative pubblicitarie di grande impatto, realizzate sotto forma di testi, immagini o video realizzati per suscitare emozioni.

Attraverso queste piattaforme le persone vengono direttamente a contatto con i contenuti, così da ottenere il massimo della visibilità spendendo molto meno e in questo modo generando un passaparola che può diventare virale.

Servono abilità e creatività per creare iniziative pubblicitarie così interessanti da venir condivise e diffuse con rapidità, sul maggior numero possibile di canali internet e social.

Il vantaggio impareggiabile del Guerrilla Marketing è che il messaggio riesce a diffondersi praticamente da solo.

Un’azione di Guerrilla ben studiata si ripercuote positivamente anche sulla SEO del proprio sito web.

L’aumento di visitatori sarà subito notato dai motori di ricerca così come i molteplici link che rimanderanno al nostro sito web e ai nostri prodotti

Il Caso di The Blair Witch Project

Per molti, uno dei primi esempi di più riusciti di Guerrilla Marketing è stato quello del Film del

1999 The Blair Witch Project.

Il film fu passato come il  ritrovamento di alcuni video girati da un gruppo di ragazzi che stava facendo ricerche sulla strega di Blair e poi misteriosamente scomparsi.

La produzione del film realizzò una campagna davvero originale.

Approntò anche un sito web che riportava rapporti di polizia e interviste di testimoni e le foto dei protagonisti con tanto di ricompensa per chi li ritrovasse.

L’impatto emotivo fu tale molti spettatori durante la visione del film si erano davvero convinti che si trattasse del documentario di un fatto realmente accaduto.

L’esempio dello spot del Buondì

Tantissimi utenti hanno etichettato la pubblicità come violenta e tragica.

Si vede un meteorite disintegrare la madre di un’odiosa bambina e per molti, il finale grottesco dello spot potrebbe colpire coloro che hanno vissuto la perdita di  in genitore in giovane età.

Per tutta risposta la Motta ha realizzato subito dopo, un secondo spot dove questa volta viene incenerito anche il padre della bambina.

Si è così innescata una serie di dibattiti mediatici, su chi è contrario e chi favorevole, insieme ad aneddoti vari, ma alla fine il risultato è stato che in quei giorni si è parlato più del buondì che di ogni altra cosa.

Intraprendere una campagna di Guerrilla Marketing, richiede di essere sempre aggiornati sulle tendenze del momento.

Servono esperienza e creatività per preparare strategie efficaci che limitino i rischi del marketing non convenzionale.

Se pensi di dover dare una spinta energica al tuo business, non esitare a contattarci. I Nostri esperti di marketing sapranno consigliarti la soluzione migliore per valorizzare il tuo business.

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Long-Tail Keywords: modo efficace di connettersi con i clienti

La teoria della coda lunga e l’importanza delle giuste parole chiave per un perfetto posizionamento sui motori di ricerca

Le parole chiave a lunga coda sono delle vere e proprie frasi con keyword specifiche, che i visitatori hanno più probabilità di utilizzare quando sono decisi a comprare esattamente un certo prodotto, o quando utilizzano la ricerca vocale. Potrebbe sembrare un po’ contro-intuitivo, almeno all’apparenza, ma possono essere estremamente preziose se sai come usarle.

UN ESEMPIO CONCRETO 

Se sei un’azienda che vende mobili classici, è probabile che le tue pagine non compariranno mai in cima alla ricerca organica del termine “mobili” perché c’è troppa concorrenza (questo è particolarmente vero se si tratta di una società più piccola o una startup). Tuttavia, se sei specializzato nell’arredamento Art Deco contemporaneo, allora parole chiave come “salotto a semicerchio con influenze Art Déco contemporanee” incontreranno in modo affidabile proprio quei consumatori che cercano esattamente quel prodotto.

Gestire le long-tail keywords è importante perché cambia il modo di comunicare, puntando su argomenti di nicchia ma molto interessanti per un ristretto numero di utenti, che molto probabilmente diventeranno clienti.

Pensaci: se cerchi su Google la parola divano (una parola chiave molto ampia a volte indicata come “termine principale”) quali sono le probabilità che finirai per fare clic per acquistare? Decisamente poche. Se invece cerchi “lettino da giorno in legno di olmo”, sai esattamente cosa stai cercando e probabilmente sei pronto ad acquistarlo subito, anche online.

È evidente che, con una parola chiave a coda lunga, si attiverà meno traffico rispetto a una keyword normale, tuttavia il traffico che si attiverà sarà migliore: più concentrato, più impegnato e più desideroso dei prodotti o servizi che appaiono.

IL DRAGO CINESE

Per rendere chiaro il concetto di long-tail keyword, molti esperti usano la metafora del drago cinese.

La testa del drago è formata dalle parole chiave brevissime, ma che creano un’enorme quantità di traffico (come ad esempio può essere “Facebook”). In realtà però, è stato studiato che keywords di questo tipo rappresentano una percentuale molto piccola di tutte le ricerche (circa dal 10% al 15%). Un altro 15 % proviene dalle parole chiave di media lunghezza; così, il 70% delle ricerche si basa su parole chiave sempre più lunghe. In più questo è un trend in costante crescita, e ci conferma che le visualizzazioni ad un sito web derivano proprio da long-tail keywords. Ecco perché il drago ha una coda molto lunga e importante.

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UN OTTIMO RITORNO SULL’INVESTIMENTO

Insomma, con parole chiave più brevi, la competizione per le prime pagine può essere feroce, ma le visite possono essere molto inferiori e il ROI può essere basso. Con l’implementazione intelligente di parole chiave long-tail, si riduce il traffico, se si guardano solo i numeri, ma il ritorno sull’investimento sarà proporzionalmente molto più alto: attirerai esattamente il pubblico che stai cercando e quel pubblico sarà molto più vicino al punto di acquisto rispetto a quello dei tuoi concorrenti meno esperti.

Le parole chiave a lunga coda sono preziose per le aziende che desiderano che i loro contenuti vengano classificati nelle ricerche organiche di Google, ma potenzialmente sono ancora più preziosi per gli inserzionisti che pubblicano campagne di marketing di ricerca a pagamento. Questo perché quando fai offerte su parole chiave a lunga coda, il costo per clic è inevitabilmente inferiore, poiché c’è meno concorrenza.

Il trucco sta nel trovare una fonte affidabile e rinnovabile di parole chiave long tail adatta a te e alla tua nicchia. Per questo ci siamo noi di MG Group, che sappiamo come muoverci tra le keywords di Google e conosciamo i migliori strumenti per elaborare parole chiave mirate per la tua azienda.

In sintesi l’utilizzo di varianti di parole chiave a lungo termine nelle tue campagne di marketing è vantaggioso per tre aspetti: migliori risultati di ricerca, maggiore traffico di ricerca qualificato e minori costi per click.

Ti aiuteremo a definire i tuoi obiettivi, i metodi in cui esaltare le potenzialità del tuo prodotto/servizio, come estrapolare le giuste informazioni dal tuo sito o blog; tutti aspetti centrali nella scelta delle parole chiave a coda lunga per le quali desideri competere.

Il prossimo passo poi dovrà essere la creazione di contenuti fantastici: dopo aver eseguito la ricerca individuato le giuste parole chiave a coda lunga, dovrai avere contenuti datti al tuo scopo. La creazione di contenuti può essere piuttosto impegnativa, se non si conoscono le regole per farlo nel modo corretto. Anche per questo MG Group Italia, web agency a Ravenna, ti mette a disposizione una squadra di copywriter professionisti per ogni tipo di attività. Contattaci all’indirizzo email info@mgpg.it.

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Google Ads e il vantaggio di essere visibili localmente

Google Ads è uno degli strumenti più efficaci per ogni azienda che voglia pubblicizzare in rete un prodotto o un servizio specifico.

Consente di raggiungere i primi posti nella Serp di Google senza aspettare il tempo normalmente necessario per un buon posizionamento. Che sia naturale o tramite una strategia SEO ottimizzata, ottenere un buon posizionamento, è un processo che richiede settimane o mesi.

Le campagne Google Ads garantiscono le prime posizioni nella Serp dei motori di ricerca

E’ sufficiente inserire un annuncio a pagamento sulla piattaforma Ads e scegliere una keyword efficace. L’annuncio comparirà in prima pagina nelle Serp di ricerca e per ogni click effettuato, l’inserzionista dovrà pagare un corrispettivo.

L’immediata visibilità dell’inserzione consente di pianificare la stagionalità delle offerte. Questo è un elemento fondamentale se la nostra azienda vende prodotti o servizi destinati solo a determinati periodi dell’anno. Pensate ad un negozio di abbigliamento nel periodo dei saldi oppure ad un ristorante di una località di mare aperto solo in estate.

E’ una forma di pubblicità molto meno costosa, rispetto a quella cartacea o radio televisiva.

Intendiamoci, se il budget è elevato si può costruire una campagna pubblicitaria da migliaia e migliaia di euro, ma la piccola media impresa che spesso ha un budget limitato troverà nelle campagne Pay Per Click come Google Ads, la soluzione ideale per raggiungere velocemente risultati.

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Le campagne Google Ads vengono pianificate per acquisire nuovi clienti e avere maggiore visibilità online

Con Ads di Google, si può creare una campagna pubblicitaria sia a livello globale che locale a seconda delle aree geografiche che ci interessano di più.

Il servizio mette a disposizione dell’utente la possibilità di fare diversi tipi di inserzioni:

  • Annunci della rete di ricerca nei quali, l’inserzione, con link ipertestuale, verrà visualizzata tra i primi risultati della ricerca organica di Google.
  • Annunci display, che comprendono sia il testo, i banner, le inserzioni su Gmail e Applicazione, che serve per creare una campagna specifica per determinate categorie di app.
  • Annunci video, attraverso il canale Youtube
  • Campagna universale per App, per promuovere la propria App su Ricerca Google, Google Play, YouTube e all’interno di altre app.

Puntiamo l’attenzione sugli annunci della Rete di Ricerca.

E’ il sistema più sfruttato, relazionato a Google Ads per mostrare gli annunci sotto forma di link ipertestuale nei primi risultati di ricerca.

Google restituisce annunci relativi alle query che l’utente ha utilizzato per cercare quello di cui ha bisogno.

La particolarità che caratterizza questo tipo di annunci Ads, è che è l’utente a fare una ricerca.

L’annuncio pubblicitario viene proposto da Google in funzione dei termini di ricerca inseriti dall’utente. Gli annunci proposti saranno scelti in base alla pertinenza delle parole chiave decise da chi ha realizzato la campagna pubblicitaria.

Nella fase di creazione della campagna pubblicitaria, si potrà scegliere se gli annunci debbano seguire un formato unicamente testuale o anche grafico.

Potremo anche decidere se includere o escludere partner di ricerca, come Google Maps e Youtube.

La Rete di Ricerca riesce meglio a coinvolgere l’utente, in quanto è capace di mostrare gli annunci, se effettivamente vengono cercati il prodotto o il servizio che stiamo pubblicizzando. In questo modo si va in contro all’utente, gli si spiana la strada per poter soddisfare un suo bisogno.

Fare inserzioni tramite Google Ads è la soluzione pubblicitaria più efficace per essere trovati dagli utenti sui motori di ricerca. Consente la pubblicazione di annunci relativi ai prodotti e servizi offerti dalla propria azienda, ponendoli in posizione di forte visibilità, così da indirizzare potenziali clienti sul proprio sito web.

Quando impostare una campagna di ricerca rispetto agli altri tipi di inserzione.

Scegliere tra una campagna di ricerca piuttosto che una display, oppure una video, attraverso Youtube, è una questione che deve essere decisa in base a quello che è il proprio business, il target e gli obiettivi che ci si è prefissati, nonché il budget a disposizione.

Impostare una campagna Google Ads efficace

I vantaggi di una campagna Ads, se studiata e realizzata su misura per le proprie esigenze, rappresentano una scelta vincente per raggiungere subito gli utenti interessati al nostro business. Se ottimizzata in modo professionale sarà anche molto più economica rispetto ad altre forme di pubblicità più tradizionali.

Stabilire con attenzione un target al quale destinare i nostri annunci pubblicitari , è una delle regole per pianificare una campagna Ads in modo efficace.

I vantaggi di Google Ads: Sfruttare le ricerche geolocalizzate

A volte pur avendo studiato a fondo come realizzare una campagna Ads capita che non si ottengano i risultati sperati. Questo può avvenire a causa di una strategia che non tiene in considerazione le potenzialità del marketing locale. Il problema si risolve ottimizzando la nostra campagna adottando una strategia di marketing che punta al mercato locale, dove la nostra azienda opera, ha un punto vendita o presta i propri servizi.

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La geolocalizzazione è tenuta in grande considerazione negli attuali algoritmi dei motori di ricerca, Google in primis

Grazie alle impostazioni che troviamo in fase di configurazione della campagna Google Ads, abbiamo la possibilità di ottimizzare gli annunci permettendoci di calibrare l’offerta in funzione di specifiche aree geografiche. E’ cosi possibile ottimizzare la visualizzazione dei messaggi pubblicitari sui motori di ricerca in base alla località stabilita.

E’ sufficiente scegliere come target le persone che si trovano nelle località geografiche dove si svolge la nostra attività o che hanno mostrato interesse verso il nostro business.

Tra gli obiettivi di una campagna Ads locale vi è quello di indurre i clienti al contatto telefonico o di veicolarli verso il punto vendita locale.

Nel momento in cui un potenziale cliente farà una ricerca, questa verrà influenzata dalla località in cui si trova l’utente e dai termini che utilizzerà. Questo farà si che il potenziale cliente sia esposto agli annunci della campagna Ads localizzata e gli verranno mostrate informazioni. Il nome dell’azienda, l’attività che svolge, l’indirizzo e i vari recapiti.

Bisognerà lavorare sulle aree geografiche prescelte e profilare accuratamente il target dei potenziali clienti.

Le parole chiave sono sempre di importanza strategica. Keywords troppo competitive e budget bassi difficilmente daranno risultati. La corretta realizzazione della campagna Ads dovrà contenere keywords long tail composte da elementi che richiamano il territorio che ci interessa.

Ad esempio, se l’inserzionista gestisce un’attività locale, lo scopo della campagna Google Ads sarà quello di intercettare tutti i potenziali clienti di quella zona. Grazie alla profilazione e targetizzazione geografica è possibile promuovere la propria attività sui motori di ricerca, esclusivamente in città, provincie e regioni, dove l’inserzionista esercita la sua attività. In questo modo si eviterà di sprecare budget per raggiungere utenti lontani dal proprio territorio di competenza e che difficilmente si convertiranno in clienti.

Una volta individuate le long tail keyword adatte al tipo di inserzione, sarà necessario specificare nella keyword la località di interesse. Facciamo l’esempio di una persona che sta cercando un ristorante a Siena. Il solo termine ristorante sarà troppo generico come keyword, mentre “ristorante specialità toscane Siena”, è un termine già molto più specifico. Addirittura “ristorante specialità toscana Siena centro” è una query di ricerca molto dettagliata dalla quale si intuisce che l’intenzione dell’utente non solo è quella di cercare un ristorante che propone specialità toscane: lo vuole a Siena e che sia in pieno centro.

Le long tail keyword, avranno un volume di ricerca sicuramente inferiore rispetto alle parole chiave generiche, come ad esempio “ristorante”, ma avranno di conseguenza anche meno competizione e genereranno più click con il budget investito nella campagna promozionale, rispetto ad un eventuale utilizzo di parole chiave generiche.

Veicolare nuovi visitatori presso il punto vendita locale o indurli al contatto telefonico

Un’attività di promozione localizzata può essere articolata in più campagne come Google Ads Search, Google Ads Display, Mobile e attraverso i Social Network.

Il nostro target saranno quindi persone che si trovano nelle località geografiche dove svolgiamo l’attività e che hanno mostrato interesse verso ciò che offriamo.

Le estensioni di chiamata sulle campagne Google Ads

Durante la preparazione della campagna pubblicitaria, per incrementare i contatti telefonici da parte di potenziali clienti, è possibile attivare le estensioni di chiamata.

Questo tipo di estensioni, altro non sono che Call To Action presenti nell’inserzione mostrata dal motore di ricerca. In parole più semplici, sono un invito alla chiamata telefonica, che se viene cliccato, fa partire una telefonata al numero presente nell’annuncio.

Le estensioni di chiamata normalmente generano ottimi riscontri su attività locali e abilitando il monitoraggio delle chiamate generate, tutte le telefonate saranno tracciate all’interno della nostra campagna Ads.

Con un’accurata selezione del target a livello geografico, unita ad una ricerca di keywords long tail, si ottengono campagne Ads local ottimizzate al meglio, su misura con il budget stabilito e il tipo di attività che dovranno incentivare.

Come abbiamo visto le variabili per poter realizzare una campagna Google Ads efficace sono molteplici.

Sbagliare il target oppure non saper approfittare della possibilità di localizzare gli annunci può voler dire buttare via dei soldi.

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