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Un nuovo modo di fare Shopping, su Instagram

Instagram, il social più in voga del momento ha da qualche giorno una nuova funzionalità, scopriamone insieme tutti i segreti

Come abbiamo ormai imparato negli ultimi tempi, gli e-commerce sono strumenti web sempre più utilizzati dai consumatori. Lo abbiamo già sottolineato in altri articoli, ma è importante ribadirlo: nel nostro Paese, in soli 10 anni, si è passati da 1,6 miliardi a 24,2 miliardi di fatturato complessivo per gli e-commerce. Nel 2015 si è registrato un incremento record: l’utilizzo degli smartphone per gli acquisti online è cresciuto del 71%. E i numeri sono in netta crescita, di anno in anno. La notizia è duplice quindi: non soltanto gli acquisti online crescono, ma le persone acquistano sempre di più direttamente da dispositivi mobile.

Secondo una ricerca di Facebook, negli ultimi 3 mesi il 39% delle persone ha comprato qualcosa semplicemente cliccando sul proprio smartphone o tablet.

Ecco perché Instagram, uno dei social network più in crescita tra gli utenti, permette ai marchi di inserire nei post i tag che rimandano al loro e-commerce.

UN’ESPERIENZA SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ

Ma le novità non finiscono qui; infatti, i 25 milioni di profili business Instagram in tutto il mondo, da qualche giorno in Italia possono utilizzare una funzionalità davvero interessante. Si tratta di “Shopping”, una funzionalità nuovissima che consente alle aziende di inserire speciali tag nei propri post attraverso i quali gli utenti possono fare acquisti in modo diretto. Già attivo da circa un anno negli USA, lo strumento rivoluzione (di nuovo) a il modo di comprare e vendere online. Le aziende non possono farsi sfuggire questa opportunità, i consumatori non possono lasciare andare questa novità.

Se si pensa che l’80% degli utenti segue almeno un’azienda, e oltre 200 milioni di persone visitano un profilo business ogni giorno (lo scorso mese, sono state più di 180 milioni le interazioni tra profili business e persone), l’occasione è davvero ghiotta. Non solo, circa un terzo delle stories più visualizzate, sono proprio di brand; da poco tempo questi ultimi possono sfruttare la modalità Carosello.

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Per gli utenti invece, basterà seguire l’icona con la borsa della spesa: una volta cliccato, si otterranno informazioni e foto di un determinato prodotto potendolo comprare sul sito web del marchio, senza doverlo cercare online. Una vetrina della vetrina insomma, dove le persone potranno avere prodotti a disponibile 24 ore su 24, con la possibilità di acquistare, in maniera facile, veloce e sicura.

Jim Squires, Head of Business di Instagram, afferma che il social network vuole “un’esperienza senza soluzione di continuità”, perché la relazione diretta con le persone è tutto.

UN’OCCASIONE DA NON PERDERE

Instagram Shopping è stato lanciato in altri sette paesi, tra cui il Regno Unito, Canada, Brasile, Germania, Francia, Spagna e Australia. I venditori possono taggare fino a cinque prodotti per post relativi a immagini singole o 20 prodotti per post di più immagini.

Proprio per questo motivo un’azienda ha bisogno di sfruttare un’occasione di questo tipo e può farlo  grazie ad un team di persone che sappiano gestire nella maniera più proficua possibile il social network dedicato alla fotografia (e non più solo a questa). Gli smartphone hanno cambiato il modo in cui acquistiamo e Instagram, che ha registrato 800 milioni di utenti mensili a settembre 2017, ha cambiato il modo in cui interagiamo con i marchi e scopriamo nuovi prodotti. Se siete un’azienda, questa è un’occasione da prendere al volo: MG Group Italia può darvi una mano a farlo. Il nostro numero è 0577 1516860.

Inoltre, disponiamo di varie sedi. Un esempio è la web agency a Prato, una delle migliori del territorio, secondo chi ci ha scelto.

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Content marketing: i contenuti che fanno la differenza

Un insieme di strategie che faranno grande il tuo business

Il blog è il luogo dello scrivere per eccellenza: fin dai primi siti online, uno dei modi più “antichi” di utilizzare il web è stato proprio quello di scrivere dei diari che raccontassero in ordine cronologico la vita, gli interessi o le capacità delle persone che si cimentavano a scrivere.

Nelle sue tante evoluzioni, il blog è passato da essere uno strumento di uso privato, ad un importante modo di fare marketing online. I brand, le aziende e le istituzioni hanno cominciato a capire l’importanza di dare degli aggiornamenti utili al proprio pubblico di riferimento: così sono nati moltissimi blog su internet, degli argomenti più vari.

La chiave di volta di questa strategia consiste nel dare consigli utili, a volte anche molto pratici, ai propri clienti acquisiti o potenziali e fare in modo che questi ultimi possano trovare rispose alle loro domande attraverso gli articoli del blog. Si innesca così un circolo virtuoso che porta più persone interessate a ciò che stai vendendo, più lettori, più fidelizzazioni e nuovi contatti.

In un mondo, come quello di internet, dove tutto cambia molto rapidamente, il concetto di content marketing si evolve con altrettanta velocità e bisogna sapersi adattare, per essere sempre due passi avanti rispetto alla concorrenza.

Oggi non basta più solamente creare contenuti di qualità, ottimizzati SEO, con le giuste keyword e i trend topic proprio al momento giusto; attenzione, tutto questo rimane, ma occorre andare oltre la scrittura. Vediamo come poterlo fare, attraverso gli strumenti che la tecnologia odierna ci offre.

GUARDARE AL PUBBLICO

Come sempre bisogna partire dalle basi: l’obiettivo del content marketing, è quello di rispondere in modo concreto ad un bisogno degli utenti, sia se questi sono clienti, sia se sono semplici persone in cerca di soluzioni. Il fine ultimo del tuo articolo blog è quello di conquistare l’attenzione delle persone e fare in modo che queste acquistino un tuo prodotto o servizio: la creatività c’entra ben poco.

In questo senso è sempre necessario mettersi dalla parte del pubblico, per evitare di farsi influenzare solo dalle proprie idee, nello scrivere un articolo. Questa non è una novità, ma è sempre bene ricordarcelo per partire nel migliore dei modi. La tastiera è la tua, ma la voce è quella del pubblico: tendi sempre entrambe le orecchie per ascoltare e tradurre in scrittura ciò che la gente desidera.

Questo è importante anche per un altro motivo, cioè la velocità di caricamento delle pagine web. Nel gestire un blog è importante tener presente il modo in cui naviga il pubblico sulla rete: ascoltare le esigenze degli utenti significa anche caricare contenuti che siano facilmente fruibili dalle persone, considerando il tipo di connessione che va per la maggiore. Più una pagina si caricherà lentamente, meno le persone saranno invogliate a proseguire la propria lettura di quel contenuto.

Inoltre è Google stesso che monitora costantemente i comportamenti delle persone sulla rete: al motore di ricerca non sfugge nulla. Questo significa che saprà esattamente se le persone rimarranno molto tempo sulla tua pagina oppure la abbandoneranno in fretta; da questo poi intuisce il grado di apprezzamento degli utenti riguardo i tuoi contenuti.

Google non solo indicizza ciò che scrivi, ma registra tutti i comportamenti: ne è un esempio il cosiddetto pogo sticking: la situazione in cui le persone trovano un sito ben indicizzato per la propria ricerca, entrano e abbandonano subito, non trovando quello che stavano cercando.

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LA POTENZA DELLE IMMAGINI 

Tenendo in considerazione tutto questo, la cosa migliore da fare è dare alle persone ciò che desiderano, supportando il testo con altri elementi. Uno fra tutti: le immagini.

La potenza degli elementi visivi e grafici all’interno di un blog, così come di un post sui social network è davvero decisiva. Homo videns infatti: le persone sono molto più catturate da una bella immagine, o comunque da un’immagine particolare, che da un testo scritto. Almeno a primo impatto è così. Diciamo che le immagini sono l’esca con cui attrarre le persone a leggere un articolo intero.

Ovviamente stiamo parlando di immagini di un certo tipo: non basta che siano belle foto in alta definizione, devono rispondere a determinate caratteristiche.

  • Coerenza: non bisogna scegliere immagini casuali da mettere all’inizio o all’interno di un testo, ma sempre coerenti con l’argomento di cui si sta parlando. In un blog di moda, le immagini dovranno riguardare sfilate, ultimi modelli di scarpe in voga, esperienze sul campo.
  • Riconoscibilità: è necessario che le immagini che vengono scelte possano essere capite dal pubblico. Non devono esserci riferimenti troppo complicati o citazioni erudite: le immagini funzionano se colpiscono subito l’attenzione, oppure se rompono gli schemi.
  • Gusto: il fattore estetico conta, così come le mode del momento. Sempre meglio privilegiare immagini perfette per i gusti delle persone, anche in base alle tendenze sulla rete.
  • Infografiche: l’unione fa la forza, e allora cosa c’è di meglio se non mettere i testi in immagini attraverso grafiche originali e che aiutano il lettore ad orientarsi e a ricordare il testo che sta leggendo. Oggi ci sono strumenti facilissimi da utilizzare, anche online, per creare infografiche che lasciano il segno.

UNO SGUARDO AI VIDEO

Oltre il testo e al di là delle immagini, ci sono i video: efficaci per rimanere in pressi nella memoria degli utenti, soprattutto quelli che vogliono tutto e subito. Attraverso i video, si possono approfondire certi argomenti o riassumere in pochi e decisivi punti i contenuti di un articolo: insomma, si può dare forza a un testo. Tutorial, guide, brevi cortometraggi per spiegare i valori di un’azienda: le possibilità sono molte e risultano efficaci se strutturate per un target e degli obiettivi precisi.

Il video può diventare il completamento perfetto per l’articolo di un blog, la ciliegina sulla torta di un post su Facebook o Twitter, perché è un modo di far vedere (non a caso) quanto sei esperto di un argomento, quanto ti interessa risolvere un problema in modo pratico e immediato.

Spesso ci si chiede quanto debba essere lungo un video per funzionare ed essere visto: non c’è una regola precisa. Se si parla di argomenti interessanti può durare anche diversi minuti, l’importante è non dire la stessa cosa con 20 parole quando può essere detta con 2.

Inoltre c’è sempre la possibilità del podcasting, cioè le risorse di solo parlato che possono arricchire la tua strategia content. Questi ultimi sono anche molto più facili da fruire rispetto ai video e non implicano di avere il computer o il cellulare tra le mani: bastano un paio di cuffie.

Abbiamo visto che fare un content marketing adeguato è come costruire un puzzle di vai pezzi: non basta il contorno della figura, ma servono i colori, lo sfondo e le sfumature per renderlo perfetto. Lo stesso vale per la creazione di un contenuto per un blog aziendale: la scrittura oggi non basta più e ci sono molti modi per darle una mano a dare il massimo possibile.

Non credi anche tu? Se condividi le nostre idee e hai bisogno di un aiuto per la tua strategia di content marketing la nostra web agency è a tua disposizione: un team di grafici, copywriter e blogger saprà come aiutarti a creare contenuti perfetti. Contattaci: info@mgpg.it

Abiti vicino a Prato? Sei fortunato! La nostra innovativa web agency a Prato è una delle migliori del territorio ed è composta da professionisti affermati.

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Lead Generation: le fasi della trasformazione dei lead freddi in lead caldi

Parlando di lead generation, ci si riferisce ad un insieme di azioni di marketing, il cui scopo è quello di ottenere contatti qualificati e accuratamente profilati, chiamati per l’appunto lead.

E’ una tecnica di marketing che punta a raccogliere contatti che manifestano un interesse verso l’azienda e i servizi che essa offre. Il lead è il primo step di quell’evoluzione che può portare un semplice contatto a diventare un affezionato cliente.

Come si ottengono i lead e perché si parte dai lead freddi

Perché l’attività di Lead Generation venga svolta in modo efficace, è necessario saper sfruttare i canali migliori per promuovere il proprio business, se necessario affidando la mansione ad agenzie specializzate.

Riuscire ad ottenere contatti e convertirli in potenziali clienti è un’opportunità che riesce a dare ad un’azienda la possibilità di attirare a se, profili di utenti realmente interessati al proprio business.

La lead generation per essere efficace deve essere coadiuvata da tutta una serie di strumenti, anche complessi e di non facile utilizzo, ma è comunque una tecnica alla portata di qualsiasi tipo di azienda, qualunque sia il suo business.

Normalmente i lead si ottengono attraverso le tecniche basilari del web marketing:

  • SEO, per attirare visitatori nel sito o blog aziendale, lavorando su keywords strategiche e sulle query inserite nei motori di ricerca.
  • campagne pay per click, per posizionarsi nelle prime posizioni delle Serp e ottenere la massima visibilità.
  • campagne di email marketing.
  • attraverso call to action sul proprio sito che invitano il potenziale lead a compilare un form, lasciando dati personali.

Ora che abbiamo visto cosa sono i lead e come si ottengono è importante fare una differenza fra lead freddi e lead caldi.

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Cosa sono i lead freddi

Non sono altro che i contatti che si sono limitati a chiedere il prezzo del prodotto, oppure sono interessati a semplici informazioni generiche. Tali richieste fanno presupporre che si tratti di utenti che non hanno un reale interesse, oppure che non siano convinti che la nostra azienda faccia al caso loro.

Non ci conoscono ancora, non si fidano e stanno sondando il mercato alla ricerca della soddisfazione di un bisogno.

Il lead freddo, ci ha trovati per caso e non conosce il nostro brand

Lavorando un lead freddo, quasi sempre si arriverà alla richiesta di un preventivo, ma è improbabile che porti direttamente alla vendita.

Solo una piccola percentuale di lead freddi sono idonei a diventare caldi e quindi pronti per passare allo step successivo che è l’acquisto del servizio o prodotto che offriamo.

Fondamentalmente quello che il lead freddo vuole sapere è il prezzo.

Non ci conosce, non sa niente della nostra azienda, dei servizi e della qualità che gli potremo offrire rispetto alla concorrenza.

Per trattare correttamente un lead freddo è necessaria una  strategia che escluda il tentativo di vendita immediato.

Il lead appena acquisito dovrà essere “riscaldato” prima di passare alle fasi successive.

Bisognerà metterlo nella condizione di scoprire il valore della nostra Azienda e della qualità di prodotti e servizi offerti. Faremo in modo da rassicurarlo e far aumentare la sua fiducia verso il nostro brand.

Ancor prima che il contatto conosca il prezzo, se saremo persuasivi quanto basta, guadagneremo la sua fiducia e spianeremo la strada alla vendita.

La fase di riscaldamento del lead consiste quindi nel guadagnare la fiducia di chi si è avvicinato alla nostra azienda senza conoscerla, per poi successivamente portarlo ad acquistare il prodotto.

Riscaldare un lead vuol dire far conoscere meglio l’azienda e il prodotto, grazie ad una comunicazione efficace e persuasiva.

Il potenziale cliente deve essere convinto che la nostra azienda e quello che offre è esattamente quello che sta cercando. Se saremo bravi da arrivare a questa fase il prezzo sarà l’ultima delle attenzioni del cliente.

I lead caldi

Si tratta di persone che hanno già avuto modo di testare i nostri servizi o che hanno già acquistato qualche nostro prodotto. Ci conoscono bene e sanno che si possono fidare della nostra azienda.

Attività di marketing atte unicamente a generare lead freddi, quindi poco profilati e non veramente interessati a quello che offriamo porterà a risultati di vendita marginali.

I lead caldi invece sono contatti che hanno la possibilità di tastare con mano la qualità e i servizi offerti dall’azienda, riuscendo a recepirne il valore.

Per trasformare un lead da freddo a caldo è quasi sempre necessario un passaggio intermedio.

Riscaldare un lead vuol dire coinvolgerlo emotivamente e fargli capire la qualità dei servizi offerti.

Sono tante le aziende che cercando di cogliere l’attimo, tentano subito di concludere la vendita e non si curano di spianare la strada verso una trattativa che offra maggiori possibilità di successo.

Lead freddi non adeguatamente preparati porteranno a scarsi risultati.

Le azioni di marketing andranno interpretate come un modo per guadagnare la fiducia del cliente e di intrattenere con lui un rapporto sempre più confidenziale.

Molti pensano che un offerta dove si punta esclusivamente sul prezzo stracciato, possa dare buoni risultati ma non è così. Senza che il lead sia stato adeguatamente riscaldato anche un prezzo basso non è sufficiente a convincere il cliente che si porrà delle domande sulla serietà dell’azienda e sull’offerta, facendo inevitabili paragoni con ciò che il mercato offre.

Il lead freddo si trasformerà in lead caldo attraverso piccoli passi, come iscrizioni a newsletter oppure attraverso i canali social.

Il processo di “riscaldamento”, può essere una lunga fase dove il potenziale cliente viene costantemente informato e aggiornato sul prodotto offerto, con lo scopo di aumentare fiducia e autorevolezza nel brand così da riuscire a spingerlo verso la fase di acquisto.

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Solo una piccola percentuale di lead diventano caldi e quindi propensi ad acquistare

Uno degli strumenti utilizzati per pianificare la trasformazione dei lead freddi in caldi è il Funnel, ovvero l’imbuto

Come viene rappresentato il Lead Generation Funnel.

 Il lead generation funnel, viene rappresentato come uno schema ad imbuto diviso in tutte le fasi che precedono l’acquisto da parte di un potenziale cliente.

Il Funnel, attraverso una semplice rappresentazione grafica, spiega come avviene il naturale processo di acquisto di una persona.

Pensiamo a come è fatto un imbuto. La parte più larga dell’imbuto è il Il TOFU, ovvero Top of the Funnel, perché raffigura i visitatori che giungono sul sito web dell’azienda attraverso tutti i canali disponibili.

Per fare leads generation, non è un segreto, bisogna avere un elevato numero di visitatori. Questo si ottiene curando la SEO del blog e del sito aziendale, facendo campagne Pay per Click e aprendosi sui canali social.

Più visitatori arrivano e più lead si possono generare.

MOFU invece, è la parte intermedia dell’imbuto, il Middle of the Funnel. Rappresenta la fase più importante della lead generation. E’ il momento dove bisogna studiare una strategia per far si che il semplice visitatore diventi un lead. Dovremo persuaderlo a lasciare i propri dati in cambio di contenuti di valore che possano essere di utilità.

Questi possono essere infografiche ed ebooks o qualunque cosa che rappresenti per il cliente un valore aggiunto.

Per ultimo troviano il BOFU ovvero il Bottom of the Funnel. E’ lo step dove si creano lead caldi pronti per essere convertiti in clienti veri e propri.

Per far diventare caldo un lead, è importante riuscire a capire quali sono i suoi reali bisogni che lo hanno indotto a cercare la nostra azienda e prodotti.

Questa è una fase molto delicata, perché solo con l’offerta giusta, il lead concretizzerà l’acquisto, mentre con un’azione sbagliata si potrebbe ottenere l’effetto contrario, non solo il lead non comprerà ma potrebbe anche decidere di non voler avere più a che fare con la nostra azienda.

Trasformare i lead freddi in caldi è una fase delicata che se gestita senza le dovute accortezze ci farà inevitabilmente perdere delle vendite.

Se hai bisogno di aiuto per trasformare i tuoi contatti in lead caldi, scrivici subito. Mg Group, web agency a Prato, metterà a tua disposizione professionisti di web marketing in grado di valorizzare il tuo business.

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E-commerce: l’importanza di avere uno shop online

Un settore in grande espansione, che va saputo sfruttare dalle aziende per una presenza completa sul web. Ecco come usarlo per massimizzare i profitti

Gli e-commerce sono uno degli strumenti di web marketing dove investire può rivelarsi una carta vincente; se qualche anno fa la situazione di questo comparto sembrava ancora in fase embrionale (almeno in Italia), negli ultimi tempi c’è stata una crescita esponenziale degli acquisti online. Nel nostro Paese, in soli 10 anni, si è passati da 1,6 miliardi a 24,2 miliardi di fatturato complessivo per gli e-commerce. Nel 2015 si è registrato un incremento record: l’ utilizzo degli smartphone per gli acquisti online è cresciuto del 71%.

Queste sono ottime notizie per chi possiede già, o vorrebbe aprire uno store personale sul web, e vendere i propri prodotti online. Attenzione: non è sufficiente realizzare una piattaforma, metterci dentro i prodotti, decidere i relativi prezzi ed essere su internet, per sperare di vendere qualcosa. Serve un lavoro che parte da lontano per raggiungere gli obiettivi sperati; per quanto sembri semplice vendere la propria merce online, per farlo nella maniera giusta bisogna prestare attenzione ai minimi particolari: scopriamoli insieme.

CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO

Amazon non è diventato leader nel settore degli e-commerce a caso, ma grazie ad una perfetta strategia di marketing, quella che serve ogni volta che si decide di vendere i propri prodotti o servizi, qualsiasi mezzo si scelga di utilizzare per farlo.

Insomma non ci si può improvvisare nel mondo degli e-commerce, soprattutto oggi che la competizione è così spietata; tutto comincia dallo studio e l’analisi del proprio mercato di riferimento.

Studiare il settore che si decide di attaccare, significa analizzare il pubblico a cui ci si vuole rivolgere e la concorrenza da affrontare e superare. Senza sapere chi sono i potenziali clienti, come si comportano negli acquisti, quali sono le loro preferenze, non si andrà da nessuna parte. A questo si deve aggiungere una conoscenza dei competitore, delle loro caratteristiche e delle loro strategie di marketing, così da poterli superare; il benchmarking sarà di notevole aiuto in questo senso.

Tieni sempre a mente questa frase: “Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.”

OBIETTIVI CHIARI

Una volta stabilito e studiato il proprio target, è necessario definire degli obiettivi da raggiungere, e concentrarsi con tutte le proprie risorse per farlo. Non serve una strategia complessa, basta avere le idee chiare e strutturare il piano marketing in maniera funzionale a ciò che vuoi ottenere.

  • Ad esempio puoi cominciare dall’assegnare al tuo team i compiti e le procedure che ognuno deve svolgere in maniera precisa.
  • Decidere di essere presente con la pubblicità su vari canali online: sito, blog, app, social.
  • Strutturare campagne di content marketing organico e a pagamento.
  • Preparati alla perfezione per gestire il rapporto con i clienti, per una perfetta customer experience.
  • Studia i metodi di pagamento più sicuri e di facile utilizzo da impostare.
  • Scegli la giusta piattaforma e-commerce per i tuoi prodotti e la tua audience.

UNO SGUARDO ALLA PIATTAFORMA

Per riprendere l’ultimo punto citato, la scelta della piattaforma non è cosa da poco. Innanzi tutto quando si parla di piattaforma si intende l’insieme di software e infrastrutture che servono a farlo funzionare. Una delle più importanti a livello mondiale è Magento, ma ce ne sono molte altre come: Woocommerce, PrestaShop, ZendFramework. Qui entra in gioco la nostra web agency: noi di MG Group Italia infatti possiamo creare l’e-commerce adatto ai tuoi progetti ed obiettivi, utilizzando le migliori piattaforme presenti.

Ti garantiamo un sito che sia stabile e funzionale, in cui gli acquisti siano semplici ed intuitivi, SEO friendly e molte altre funzionalità, per raggiungere standard elevati di vendite.

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ESPERIENZA DEGLI UTENTI

La regola d’oro di un ottimo e-commerce consiste nel riuscire a trasformare un semplice utente in un cliente: la visita del tuo shop da parte di una persona deve trasformarsi in un acquisto. Solo a quel punto si può parlare di successo, e per arrivare a questo step bisogna passare attraverso un’ottima esperienza dell’utente, sia in fase di navigazione che in fase di acquisto vero e proprio. Le ultimissime statistiche dimostrano che alle persone interessa avere una buona esperienza online molto più del prezzo di un prodotto. Per questo serve un design coinvolgente, dove la merce sia “esposta nel modo giusto” per invogliare gli acquisti, serve una velocità di navigazione adeguata e facilità nel procedere all’acquisto. Infine l’e-commerce vincente è responsive per mobile.

Proprio sotto questo aspetto quindi sarà utile capire come attrarre il traffico mobile, come agevolare al massimo l’esperienza di navigazione e come migliorare i processi di acquisto sull’e-commerce.

MARKETING MIRATO

Le esperienze degli utenti sono molto importanti anche per un’altra ragione, cioè il direct marketing. Uno dei passaggi fondamentali per differenziarsi dalla concorrenza, è quello di creare un e-commerce che sia in grado di fornire contenuti personalizzati per ogni singolo cliente. I comportamenti delle persone sulla pagina web devono essere monitorati: prodotti visti, merce nel carrello ancora non comprata, acquisti già effettuati.

Tutti questi indizi possono portare non solo a creare annunci personalizzati, ma anche ad impostare una campagna DEM (direct email marketing) o fare azioni di remarketing ad un pubblico targettizzato.

Uno degli aspetti più interessanti da tenere in considerazione sono proprio i carrelli abbandonati, cioè gli acquisti che le persone hanno deciso di non proseguire; su questi ultimi si può puntare con maggior incisività per non perdere ingenti quantità di denaro.

CONTENT MARKETING

Sì, anche in materia di e-commerce i contenuti sono importanti. Stiamo parlando della parte visual, che comprende immagini dei prodotti venduti, ma anche dei contenuti di altro genere in grado di attrarre le persone e farle interagire con i propri prodotti: blog, video, infografiche, guide, newsletter, solo per fare qualche esempio.

Da questo punto di vista non dobbiamo dimenticare il ranking organico, che viene raggiunto attraverso una SEO adeguata. Infatti un bellissimo e-commerce non verrà mai raggiunto e visualizzato da nessuno, se non è ben posizionato su Google.

Oltre all’ottimizzazione non a pagamento, c’è ovviamente la possibilità di sfruttare Google AdWords per creare annunci che siano sempre in vetta ai risultati di ricerca. Non solo il motore di ricerca più importante al mondo, ma anche i social, grazie a Facebook Ads e le potenzialità di Youtube e Instagram.

Negli ultimi tempi è possibile acquistare i prodotti proprio all’interno dei social network, che stanno così diventando delle vere e proprie piattaforme e-commerce

Oltre al notevole incremento degli acquisti tramite mobile, stanno aumentando anche gli acquisti attraverso le piattaforme social. Ora è possibile comprare un prodotto su Facebook o su Pinterest senza uscire dal social network, soluzione che offre molteplici vantaggi sia in termini di audience, sia a livello di immediatezza del processo di acquisto.

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E CHI HA UN NEGOZIO VERO E PROPRIO?

Potrebbe essere utile anche appoggiarsi ai cosiddetti marketplace, cioè gli e-commerce molto grandi e che vendono prodotti di vaia natura, eBay e Amazon sono tra i più importanti ad esempio. Ne esistono poi alcuni molto specifici per dei settori di interesse o delle nicchie di mercato: da questi si può partire per sponsorizzare la vendita sul proprio shop online.

Per quanto riguarda le attività commerciali presenti non solo virtualmente ma anche fisicamente, l’aspetto da tenere in considerazione è l’integrazione di entrambe le esperienze: offline e online. Se un cliente vorrebbe un prodotto che al momento è terminato in negozio, deve poterlo trovare online, e viceversa: una cosa vista online deve poter essere provata e toccata con mano in negozio.

FIDELIZZAZIONE E ANALISI

Un cliente che ha già fatto acquisti nel nostro e-commerce sarà più incentivato a tornare e comprare di nuovo. Per dare la spinta necessaria ci sono molte strategie: offerte personalizzate, regali di compleanno, messaggi di auguri con sconti, ecc.

Infine l’analisi è l’aspetto da tenere sempre in considerazione: il monitoraggio continuo del proprio business online non deve mai mancare; così sarà più facile correggere il tiro e migliorare il proprio negozio in rete.

Ecco una serie di utili basi da cui partire per sviluppare nel migliore dei modi il proprio progetto di vendita online; è importante conoscere questi aspetti, e ancora più importante sapere che i professionisti di MG Group Italia possono creare e-commerce adatti a ogni tipo di azienda.

I nostri e-commerce sono SEMPLICI DA GESTIRE, completamente PERSONALIZZABILI, integrabili con i principali software gestionali, garantiscono PRODOTTI ILLIMITATI, consentono tutte le MODALITÀ DI PAGAMENTO, sono OTTIMIZZATI PER GOOGLE e integrati con i più importanti marketplace. Contatta la nostra web agency per la realizzazione siti web ad Arezzo, giusto per i tuoi prodotti e obiettivi.

Abiti a Ravenna? Allora la soluzione perfetta per te è proprio la nostra web agency a Ravenna, tra le più valide e innovative del territorio.

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L’ebook: contenuto di valore per fidelizzare i propri clienti

Di qualunque settore si occupi, un’azienda che produce beni o servizi, avrà tra i principali obiettivi, quello di massimizzare il livello di fidelizzazione del cliente. Una strategia di fidelizzazione per funzionare efficacemente deve essere in grado di andare incontro alle esigenze del cliente, attraverso contenuti di qualità, che portino valore. Questo valore deve essere recepito dal cliente come la somma delle attenzioni e degli sforzi che vengono fatti per offrirgli un servizio migliore.

Il processo di fidelizzazione consiste in un insieme di azioni mirate al mantenimento del clienti

E’ un processo attraverso il quale viene venduto indirettamente un servizio che porterà ad una relazione stabile e duratura con il cliente.

Bisogna preparare un contenuto di valore che sia apprezzato ed efficace. Per i già clienti, verranno usate tutte le informazioni raccolte attraverso form e questionari, nonché un esame delle loro precedenti esperienze d’acquisto, così da creare un qualcosa di personalizzato e speciale che renda ancora più forte l’immagine del brand aziendale.

Un cliente soddisfatto è un cliente che ritorna. Chi cliente non lo è ancora, ma viene portato sul sito web dell’azienda, attraverso un contenuto di valore, diventerà facilmente un lead.

Mettere a disposizione del cliente contenuti atti alla sua soddisfazione è uno dei processi fondamentali del Content marketing

Strategie di Content Marketing, l’ebook come valore aggiunto

Il Content Marketing consiste in una serie di processi che portano alla produzione e ottimizzazione di contenuti in grado di offrire un valore aggiunto all’utente che ne beneficia e trae dei vantaggi. Tali contenuti dovranno comunicare informazioni utili e originali per coinvolgere gli utenti.

Una strategia di Content Marketing viene definita attraverso una serie di azioni consequenziali. Tra queste, ci sarà l’identificazione dell’obiettivo che si vorrà aggiungere. Stabilire il target verso il quale destinare i nostri sforzi. Definire quali contenuti sviluppare per produrre un’azione efficace e infine monitorarne l’andamento e i risultati.

Un cliente si aspetta di avere sempre e comunque soddisfazione nel rapporto con la nostra azienda.

Fare Content Marketing, vuol dire produrre contenuti di qualità in modo da attirare utenti verso il proprio brand.

La possibilità di accedere a contenuti di qualità personalizzati o anche solo coerenti con i prodotti e i servizi offerti, sorprende positivamente i clienti. Questo effetto non fa altro che veicolare il cliente verso il processo di acquisto, senza aver dovuto investire cifre importanti.

Naturalmente, tutto ciò non deve essere frutto di un lavoro improvvisato.  E’ necessaria una strategia e un impegno notevole, per una pianificazione coerente con le esigenze del mercato e dei clienti.

I contenuti e le informazioni devono portare utilità al potenziale cliente e al cliente già acquisito. Se l’azienda si rivolge ad un determinato target, i contenuti dovranno essere a loro attinenti.

Dovranno essere migliori di quelli della concorrenza e dovranno trasmettere al cliente quella sensazione di valore aggiunto che non troverebbe altrove.

Non solo contenuti, ma anche il momento e la frequenza di somministrazione devono essere parte della strategia.

I costi da affrontare saranno poco impegnativi. Non sarà necessario stampare cataloghi o brochures. Le azioni di Content Marketing per ottenere la fidelizzazione, avvengono creando contenuti personalizzati che il cliente potrà scaricare e conservare.

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Avere un database aggiornato dei potenziali clienti è molto importante per fare Content Marketing

Per convincere il visitatore a fornire i suoi dati, dovremo offrirgli un contenuto di valore. Questo potrebbe essere la possibilità di scaricare un manuale in pdf, un’infografica oppure un ebook.

Basta un semplice indirizzo email per poter raggiungere leads e clienti ed invitarli sul nostro sito, dove troveranno, in evidenza contenuti pronti da scaricare, formulati in base alle loro esigenze.

Mettere a disposizione contenuti gratuiti e di valore, come ebooks, è il modo migliore per valorizzare l’azienda e gratificare il cliente.

Questo materiale andrà reso il più visibile possibile, cercando di far capire che si tratta di prodotti di qualità e che è stato fatto uno sforzo importante per realizzarli e renderli disponibili.

Il concetto di Content Marketing si basa proprio sul mettere a disposizione contenuti di qualità che possano essere apprezzati come valore aggiunto.

Creare un ebook è una delle azioni più raccomandabili per sviluppare un’attività di Content Marketing.

Attraverso i contenuti scaricabili è ormai affermato che si riescono a raccogliere i favori degli utenti e si genera un passaparola che arricchisce il brand dell’azienda.

Creare un ebook può essere la soluzione ideale per raggiungere un obiettivo. Farsi conoscere ottenendo riscontri e condivisioni che si propagano sui vari canali digitali e che alla fine possono trasformarsi in vendite.

Creare contenuti di valore è uno dei migliori modi di attirare nuovi clienti e di generare leads

La forza esclusiva degli ebook è dovuta al fatto che sono scaricabili e rimangono all’utente.

Trasmettono una sensazione ben diversa da un articolo scritto sul sito web dell’azienda. Il poter scaricare l’ebook trasmette al cliente la sensazione di avere tra le mani un bene reale che trasmette valore.

Gli ebooks sono da considerare dei potenti strumenti per generare leads.

La creazione di un ebook è decisamente più impegnativa rispetto ad una brochure o una breve presentazione.

Un ebook per essere considerato tale deve essere composto da decine di pagine, meglio se sono più di cento.

Per supportarne la diffusione a volte non basta metterlo in bella mostra sulla landing page del sito o del blog.

Dovranno essere pianificate delle strategie appositamente studiate per pubblicizzarne il contenuto. Addirittura si potranno usare degli estratti dell’ebook per realizzare brevi presentazione o infografiche da pubblicare sul blog aziendale.

Non meno attenzione andrà dedicata alla copertina, che come quella di un libro cartaceo, dovrà essere visivamente attraente e suscitare curiosità.

L’ebook gioca un ruolo fondamentale nella strategia di Content Marketing

La creazione di ebooks da scaricare gratuitamente, porta anche vantaggi in termini SEO.

Per portare a termine questo progetto bisogna investire tempo e risorse.

La scrittura del contenuto dell’ebook e la sua pubblicazione sono efficaci se coordinati da una strategia.

Per portare a termine questo progetto bisogna investire tempo risorse e impegno, magari rivolgendosi a professionisti del web marketing.

Non basta scrivere e pubblicare. Per raggiungere un obiettivo ci vuole una strategia.

Ormai è un dato di fatto. Pubblicare un ebook contribuisce a fare lead generation e acquisire contatti utili per proporre prodotti e servizi.

Il cliente attirato dalla possibilità di scaricare un ebook di suo interesse lascerà volentieri in cambio il suo indirizzo email.

Un’azione di Content Marketing di questo tipo, deve essere legata ad un progetto più ampio. Dopo aver conosciuto a fondo le esigenze del target e stabilito un obiettivo si potrà cominciare a scrivere l’ebook.

Le attività di marketing e comunicazione cominciano da una storia, e la stessa azienda è il risultato di un processo carico di significati e valori, i quali non richiedono altro che essere trasformati in contenuti digitali per potersi diffondere.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Usare un ebook per rendere più forte il tuo brand

Un ebook deve essere ben strutturato nei contenuti. Così facendo si potrà gestire nel modo migliore il suo sviluppo e la sua diffusione.

Bisogna documentarsi, non si scrive un ebook dalla mattina alla sera. un lavoro affrettato rischia di comprometterne il risultato. La stesura andrà fatta con calma e senza improvvisare.

Proporre un prodotto realizzato in modo affrettato e superficiale potrebbe farci perdere delle grosse opportunità.

Non solo, bisogna assicurarsi che i contenuti siano accessibili anche da mobile e dovranno essere pubblicati al momento giusto, così la diffusione del contenuto avrà la massima efficacia.

Una volta creato l’ebook, bisogna promuoverlo. Bisogna fare in modo che raggiunga il target per il quale è stato progettato.

Andranno innanzitutto stabiliti i canali di distribuzione.

I primi canali che oggi vengono in mente per la loro diffusione globale e massiva sono sicuramente i social network, che se ben sfruttati possono essere un ottimo mezzo di content distribution.

Contenuti di valore come un ebook mettono in relazione l’utente e l’azienda. Attraverso l’ebook l’azienda trasmette il proprio messaggio e il cliente ne trae un vantaggio.

Se vuoi fidelizzare i tuoi clienti, offrendo loro degli ebook da distribuire attraverso il tuo sito web, ma non sei sicuro della strategia da usare, non esitare a contattarci. I nostri specialisti di marketing sapranno individuare la giusta soluzione per mantenere la tua azienda competitiva e in linea con le tendenze di mercato.

Disponiamo di varie sedi, una di queste è la migliore web agency di Ravenna, composta da veri professionisti che, con le loro strategie, sapranno dare una spinta al tuo business.

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La psicologia del colore nel marketing e nel branding

Uno sguardo d’insieme sul ruolo che i colori giocano nelle scelte dei consumatori, e come possono essere utilizzati per aumentare le vendite

La psicologia del colore relativa alla persuasione, è uno degli aspetti più interessanti e più controversi del marketing. Accade spesso che la maggior parte dei dibattiti odierni su colori e persuasione si basino su intuizioni, prove aneddotiche o pareri di pseudo-esperti che promettono di svelare il giusto colore per colpire la mente delle persone.

Oggi vogliamo combattere questa tendenza e trattare l’argomento in maniera adeguata, data la sua importanza, in questo articolo ci affideremo a delle ricerche condotte dagli studiosi più importanti al mondo in materia.

L’atteggiamento umano nei confronti dei colori, ha sempre suscitato grandi controversie, soprattutto perché i dati che supportano le varie posizioni sono quasi sempre molto scarsi. Qui invece vogliamo fornire prove concrete al fatto che i colori influenzino il nostro comportamento e atteggiamento verso le cose con cui ci troviamo ad avere a che fare ogni giorno.

IL RUOLO DEL COLORE

Prima di tutto però, una precisazione: è necessario dire che elementi come preferenze personali, esperienze, educazione, differenze culturali, contesto, possano alterare il “potere” che i colori hanno su di noi. Per questo motivo è impossibile affermare con certezza che il rosso sia un colore eccitante per tutti; tuttavia ci sono degli schemi da considerare, che possono essere utili per il giusto utilizzo di uno o più colori.  Già, perché è universalmente accettato che i colori svolgano un ruolo piuttosto importante negli acquisti e nel branding.

In uno studio intitolato Impact of Colour in Marketing, i ricercatori hanno scoperto che fino al 90% dei giudizi istantanei che i consumatori hanno sui prodotti, possono basarsi sul colore di questi ultimi.

Insomma, il ruolo che il colore gioca nel branding non è da sottovalutare; altri studi dimostrano che la relazione tra marchi e colori dipende anche dall’appropriatezza percepita del colore utilizzato per il marchio, in altre parole, quanto il colore “si adatta” a ciò che viene venduto, nella percezione della gente.

Lo studio Exciting Red and Competent Blue, conferma inoltre che l’intenzione di acquisto è fortemente influenzata dai colori, a causa dell’impatto che hanno sul modo in cui un marchio viene percepito. Ciò significa che i colori influenzano la percezione che il cliente ha della “personalità” di un marchio.

E ancora, ulteriori studi hanno rivelato che il nostro cervello preferisce marchi riconoscibili, il che rende il colore incredibilmente importante quando si crea una brand identity. In queste ricerche è stato suggerito persino che è i nuovi marchi dovrebbero utilizzare colori differenti dai concorrenti già riconoscibili (se la concorrenza utilizza tutti il ​​blu, meglio distinguersi usando il viola).

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MA QUALE È IL COLORE GIUSTO?

Quando si tratta di scegliere il colore adeguato al proprio brand, non bisogna cadere nel tranello che ci sia un colore migliore di un altro in generale, ma che lo sia nel particolare: il consumatore è più colpito all’adeguatezza del colore in relazione al prodotto rispetto che dal colore in se stesso. Facciamo un esempio; chi compra Harley Davidson riconosce nel brand forza e robustezza, possiamo supporre che un logo rosa + glitter non venda molto bene, per il pubblico di riferimento.

Possiamo notare che la maggior parte degli studi accademici sul rapporto tra colori e branding, dicono che è molto più importante per i colori del tuo brand supportare la personalità che desideri ritrarre, invece di cercare di creare un logo partendo dagli stereotipi sul colore.

UNA QUESTIONE DI CONTESTO

Affermazioni come il “verde significa calma” possono portare fuori strada. Manca il contesto infatti; a volte il verde viene utilizzato per marcare temi ambientali, altre volte è destinato a fare da sfondo ad ambienti finanziari.

Il marrone può essere utile per un appeal robusto, ma quando utilizzato in un altro contesto, può essere usato per creare una sensazione calda e invitante, o per stuzzicare l’appetito (ogni pubblicità sul cioccolato che tu abbia mai visto).

Non esistono linee guida valide per tutti riguardo la scelta dei colori per il vostro marchio, di certo il contesto in cui lavorate è un punto di partenza per qualsiasi tipo di scelta; ad esempio, l’uso del bianco per comunicare l’amore di Apple per un design semplice e pulito.

Senza questo contesto, scegliere un colore piuttosto che un altro non ha molto senso, e ci sono poche prove per sostenere che l’arancio renderà le persone universalmente più propense ad acquistare un prodotto rispetto all’argento.

IL GENERE CONTA?

È importante notare che il proprio ambiente – e in particolare le percezioni culturali – giochino un ruolo importante nel dettare l’appropriatezza del colore, che a sua volta può influenzare le scelte individuali. Sono evidenti, ad esempio, le preferenze in base al genere a cui si appartiene. Il grande classico è rappresentato dalla divisione tra il blu per i ragazzi e il colore rosa per le ragazze.

In realtà però questa differenza non è mai così netta: anzi, molte donne preferiscono il blu al rosa, anche se poi danno un feedback positivo a colori come il viola, che agli uomini non piace affatto. Avete mai visto un trapano viola?

Quando si tratta di sfumature, tinte e tonalità gli uomini sembrano preferire colori audaci mentre le donne preferiscono colori più tenui. Inoltre, gli uomini sono più propensi alle sfumature scure di colori mentre le donne sono più ricettive alle tinte chiare (i colori con il bianco aggiunto).

Queste sono informazioni da tenere in considerazione quando si costruisce un logo: il tuo pubblico è più maschile o femminile?

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IL COLORE PERFETTO PER AUMENTARE LE CONVERSIONI

Uno degli argomenti più dibattuti ultimamente, riguarda il colore “migliore” per i tassi di conversione sui siti Web. Anche in questo caso non esiste un’unica risposta. Possiamo approfondire questo argomento guardando al principio psicologico noto come effetto di isolamento; quest’ultimo afferma che un oggetto che risalta in maniera netta, è più probabile che venga ricordato. Studi dimostrano chiaramente che le persone sono in grado di riconoscere e ricordare un oggetto molto meglio quando spunta in modo sfacciato da ciò che lo circonda. Ad esempio il pulsante di registrazione si distingue perché è un cerchio rossa che stacca nettamente dal colore di sfondo.

Per cui se si vuole mettere un tasto specifico, che possa richiamare una conversione o call to action, sempre meglio farlo di un colore che risalti rispetto allo sfondo (e che magari sia anche il suo complementare).

IL NOME È IMPORTANTE

È stato infine dimostrato che nomi di colori più insoliti e unici, possono aumentare l’intenzione di acquisto. Per esempio, le caramelle gommose con nomi esotici, avevano più probabilità di essere scelte rispetto alle stesse con nomi tradizionali come giallo limone. Questo effetto è stato riscontrato anche in articoli non alimentari, come le felpe o i cappelli.

Per quanto strano possa sembrare, la scelta di nomi creativi, iconici e memorabili per descrivere determinati colori può essere una parte importante per assicurarsi che un prodotto abbia un maggiore impatto.

Per una consulenza gratuita sul migliore stile, le caratteristiche e i colori perfetti per il tuo sito web, non esitare a contattarci al numero 0577 1516860. I nostri esperti di graphic design potranno trovare le tonalità migliori per un brand dalla grande personalità.

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L’importanza delle campagne Google Display per il business

Come utilizzare questo strumento, che può essere davvero decisivo per un’azienda

La Rete Google Display è la rete di annunci sul web più importante al mondo. Basta qualche numero per capirlo: grazie a questo servizio si possono raggiungere circa il 90% degli utenti in qualsiasi parte del pianeta, ovunque si trovino. Il network comprende più di un milione di siti internet dove pubblicare gli annunci, mirati sulla base delle caratteristiche della propria audience.

È possibile scomporre il target per mostrare i tuoi banner in particolari contesti (o argomenti), per particolari segmenti di gruppo (ad esempio “giovani mamme”), in determinate località. Inoltre si possono creare diverse tipologie di annunci.

    • Annunci testuali: caratterizzati unicamente dalla presenza di parole, posso essere integrati attraverso l’utilizzo di estensioni annuncio;
    • Annunci illustrati: indispensabili per pubblicizzare il tuo prodotto in modo visivo. Si tratta di un tipo di annuncio fondamentale per certe tipologie di prodotti, per i quali il solo testo non basterebbe;
    • Rich Media: un articolo più elaborato, che include funzioni quali video, audio o altri elementi che incoraggiano gli utenti a interagire e a confrontarsi con i contenuti;
  • Annunci video: nell’era dei video, riuscire a promuovere il proprio brand con un contenuto di questo tipo, fatto a dovere, sarebbe il massimo.

COME FUNZIONA

La Rete Google Display è composta da siti di proprietà di Google (Gmail, Google News, Youtube ecc.) e da una Rete composta da milioni di Siti Partner e applicazioni mobile. Attraverso le Campagne Adwords Display (realizzate prevalentemente con i banner), è possibile incrementare le visite mirate al sito.

Tramite il servizio, chi vuole pubblicare un’inserzione può accedere a spazi pubblicitari display dei partner del programma Google AdSense, pubblicando gli annunci sui siti che hanno pertinenza di argomenti e contenuti. Grazie a complessi algoritmi che associano le keywords scelte con gli argomenti delle pagine si otterrà una visibilità coerente con la fruizione dei siti che si stanno visitando.

Anche Youtube può essere “portavoce” di un annuncio; in questo caso la campagna pubblicitaria potrà avere una copertura su un pubblico vastissimo (pensiamo al fatto che Youtube è il secondo Motore di Ricerca al Mondo ed il Terzo in termini di visite).

Ma Display è anche un modo efficace per raggiungere un pubblico di nicchia, andando a colpire l’interlocutore già molto interessato ad un prodotto/servizio. Questo aspetto è molto importante per capire a pieno lo strumento di cui stiamo parlando.

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TUTTI I VANTAGGI

 Strumenti come questo, grazie alle potenzialità del web, sono riusciti a portare all’ennesima potenza il concetto di targeting. Mentre la pubblicità sui media tradizionali (tv e stampa su tutti) sfruttava la legge dei grandi numeri, sperando prima o poi di cogliere nel segno, oggi è possibile raggiungere esattamente chi ci interessa colpire. Anche perché il pubblico stesso è molto più settorializzato rispetto al passato, e questo cambiamento nei comportamenti delle persone va saputo cogliere. Grazie a strumenti come AdWord e Display di Google, gli annunci appariranno proprio nella prima pagina di ricerca, o nel sito più frequentato da un certo pubblico. All’interno di questa audience ci può essere qualcuno che ha già manifestato interesse per i tuoi prodotti o servizi, oppure qualcuno che ha già acquistato qualcos’altro.

I brand che si affidano alla pubblicità televisiva sanno per certo che parte del proprio budget sarà indirizzata verso persone che non compreranno mai da loro. Ma non solo: non hanno modo di analizzare i dati che derivano da questo tipo di pubblicità, possono solo sperare che si tratti di un buon investimento. Al contrario, su Display, qualsiasi tipo di campagna pubblicitaria può essere monitorata. Questo è uno degli aspetti più importanti quando si fa marketing: l’analisi dei dati è vitale per qualsiasi tipo di business. Per questo Google mette a disposizione un ulteriore strumento, Analytics, che ti permette di accedere ai risultati raggiunti dalle tue campagne promozionali. Questa applicazione è in grado di fornirti un numero di informazioni e dati davvero impressionante, grazie ai quali studiare fin nei minimi dettagli ciò che ha funzionato, quello che è andato storto e come migliorare per il futuro.

Infine, se Google AdWords guadagna oltre 50 Miliardi di dollari l’anno, da diversi anni a questa parte, tutto deriva dall’investimento iniziale che le aziende possono fare per usufruire del servizio. Molti pochi marchi, aziende, start-up, blog, piccoli imprenditori, hanno la possibilità di accedere alla pubblicità televisiva, dati i costi elevatissimi. AdWords (così come Facebook Ads), invece, non impone nessun un budget minimo, così che ognuno a suo modo può cercare di farsi notare, anche con disponibilità economica limitata.

Per creare, gestire, implementare una campagna Google Display è sempre importante affidarsi a degli esperti di pubblicità sul web; un team di professionisti infatti può impostare una strategia che con il minimo sforzo possa far raggiungere il massimo risultato a qualsiasi azienda. MG Group Italia , agenzia web con varie sedi, tra cui una delle migliori web agency a Ravenna, si impegna da sempre nel settore della comunicazione online, con delle figure professionali esperte nella creazione di annunci su misura per qualsiasi tipo di business. Scopri come facciamo, contattandoci per una consulenza gratuita: 0577 1516860.

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Long-Tail Keywords: modo efficace di connettersi con i clienti

La teoria della coda lunga e l’importanza delle giuste parole chiave per un perfetto posizionamento sui motori di ricerca

Le parole chiave a lunga coda sono delle vere e proprie frasi con keyword specifiche, che i visitatori hanno più probabilità di utilizzare quando sono decisi a comprare esattamente un certo prodotto, o quando utilizzano la ricerca vocale. Potrebbe sembrare un po’ contro-intuitivo, almeno all’apparenza, ma possono essere estremamente preziose se sai come usarle.

UN ESEMPIO CONCRETO 

Se sei un’azienda che vende mobili classici, è probabile che le tue pagine non compariranno mai in cima alla ricerca organica del termine “mobili” perché c’è troppa concorrenza (questo è particolarmente vero se si tratta di una società più piccola o una startup). Tuttavia, se sei specializzato nell’arredamento Art Deco contemporaneo, allora parole chiave come “salotto a semicerchio con influenze Art Déco contemporanee” incontreranno in modo affidabile proprio quei consumatori che cercano esattamente quel prodotto.

Gestire le long-tail keywords è importante perché cambia il modo di comunicare, puntando su argomenti di nicchia ma molto interessanti per un ristretto numero di utenti, che molto probabilmente diventeranno clienti.

Pensaci: se cerchi su Google la parola divano (una parola chiave molto ampia a volte indicata come “termine principale”) quali sono le probabilità che finirai per fare clic per acquistare? Decisamente poche. Se invece cerchi “lettino da giorno in legno di olmo”, sai esattamente cosa stai cercando e probabilmente sei pronto ad acquistarlo subito, anche online.

È evidente che, con una parola chiave a coda lunga, si attiverà meno traffico rispetto a una keyword normale, tuttavia il traffico che si attiverà sarà migliore: più concentrato, più impegnato e più desideroso dei prodotti o servizi che appaiono.

IL DRAGO CINESE

Per rendere chiaro il concetto di long-tail keyword, molti esperti usano la metafora del drago cinese.

La testa del drago è formata dalle parole chiave brevissime, ma che creano un’enorme quantità di traffico (come ad esempio può essere “Facebook”). In realtà però, è stato studiato che keywords di questo tipo rappresentano una percentuale molto piccola di tutte le ricerche (circa dal 10% al 15%). Un altro 15 % proviene dalle parole chiave di media lunghezza; così, il 70% delle ricerche si basa su parole chiave sempre più lunghe. In più questo è un trend in costante crescita, e ci conferma che le visualizzazioni ad un sito web derivano proprio da long-tail keywords. Ecco perché il drago ha una coda molto lunga e importante.

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UN OTTIMO RITORNO SULL’INVESTIMENTO

Insomma, con parole chiave più brevi, la competizione per le prime pagine può essere feroce, ma le visite possono essere molto inferiori e il ROI può essere basso. Con l’implementazione intelligente di parole chiave long-tail, si riduce il traffico, se si guardano solo i numeri, ma il ritorno sull’investimento sarà proporzionalmente molto più alto: attirerai esattamente il pubblico che stai cercando e quel pubblico sarà molto più vicino al punto di acquisto rispetto a quello dei tuoi concorrenti meno esperti.

Le parole chiave a lunga coda sono preziose per le aziende che desiderano che i loro contenuti vengano classificati nelle ricerche organiche di Google, ma potenzialmente sono ancora più preziosi per gli inserzionisti che pubblicano campagne di marketing di ricerca a pagamento. Questo perché quando fai offerte su parole chiave a lunga coda, il costo per clic è inevitabilmente inferiore, poiché c’è meno concorrenza.

Il trucco sta nel trovare una fonte affidabile e rinnovabile di parole chiave long tail adatta a te e alla tua nicchia. Per questo ci siamo noi di MG Group, che sappiamo come muoverci tra le keywords di Google e conosciamo i migliori strumenti per elaborare parole chiave mirate per la tua azienda.

In sintesi l’utilizzo di varianti di parole chiave a lungo termine nelle tue campagne di marketing è vantaggioso per tre aspetti: migliori risultati di ricerca, maggiore traffico di ricerca qualificato e minori costi per click.

Ti aiuteremo a definire i tuoi obiettivi, i metodi in cui esaltare le potenzialità del tuo prodotto/servizio, come estrapolare le giuste informazioni dal tuo sito o blog; tutti aspetti centrali nella scelta delle parole chiave a coda lunga per le quali desideri competere.

Il prossimo passo poi dovrà essere la creazione di contenuti fantastici: dopo aver eseguito la ricerca individuato le giuste parole chiave a coda lunga, dovrai avere contenuti datti al tuo scopo. La creazione di contenuti può essere piuttosto impegnativa, se non si conoscono le regole per farlo nel modo corretto. Anche per questo MG Group Italia, web agency a Ravenna, ti mette a disposizione una squadra di copywriter professionisti per ogni tipo di attività. Contattaci all’indirizzo email info@mgpg.it.

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Google Ads e il vantaggio di essere visibili localmente

Google Ads è uno degli strumenti più efficaci per ogni azienda che voglia pubblicizzare in rete un prodotto o un servizio specifico.

Consente di raggiungere i primi posti nella Serp di Google senza aspettare il tempo normalmente necessario per un buon posizionamento. Che sia naturale o tramite una strategia SEO ottimizzata, ottenere un buon posizionamento, è un processo che richiede settimane o mesi.

Le campagne Google Ads garantiscono le prime posizioni nella Serp dei motori di ricerca

E’ sufficiente inserire un annuncio a pagamento sulla piattaforma Ads e scegliere una keyword efficace. L’annuncio comparirà in prima pagina nelle Serp di ricerca e per ogni click effettuato, l’inserzionista dovrà pagare un corrispettivo.

L’immediata visibilità dell’inserzione consente di pianificare la stagionalità delle offerte. Questo è un elemento fondamentale se la nostra azienda vende prodotti o servizi destinati solo a determinati periodi dell’anno. Pensate ad un negozio di abbigliamento nel periodo dei saldi oppure ad un ristorante di una località di mare aperto solo in estate.

E’ una forma di pubblicità molto meno costosa, rispetto a quella cartacea o radio televisiva.

Intendiamoci, se il budget è elevato si può costruire una campagna pubblicitaria da migliaia e migliaia di euro, ma la piccola media impresa che spesso ha un budget limitato troverà nelle campagne Pay Per Click come Google Ads, la soluzione ideale per raggiungere velocemente risultati.

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Le campagne Google Ads vengono pianificate per acquisire nuovi clienti e avere maggiore visibilità online

Con Ads di Google, si può creare una campagna pubblicitaria sia a livello globale che locale a seconda delle aree geografiche che ci interessano di più.

Il servizio mette a disposizione dell’utente la possibilità di fare diversi tipi di inserzioni:

  • Annunci della rete di ricerca nei quali, l’inserzione, con link ipertestuale, verrà visualizzata tra i primi risultati della ricerca organica di Google.
  • Annunci display, che comprendono sia il testo, i banner, le inserzioni su Gmail e Applicazione, che serve per creare una campagna specifica per determinate categorie di app.
  • Annunci video, attraverso il canale Youtube
  • Campagna universale per App, per promuovere la propria App su Ricerca Google, Google Play, YouTube e all’interno di altre app.

Puntiamo l’attenzione sugli annunci della Rete di Ricerca.

E’ il sistema più sfruttato, relazionato a Google Ads per mostrare gli annunci sotto forma di link ipertestuale nei primi risultati di ricerca.

Google restituisce annunci relativi alle query che l’utente ha utilizzato per cercare quello di cui ha bisogno.

La particolarità che caratterizza questo tipo di annunci Ads, è che è l’utente a fare una ricerca.

L’annuncio pubblicitario viene proposto da Google in funzione dei termini di ricerca inseriti dall’utente. Gli annunci proposti saranno scelti in base alla pertinenza delle parole chiave decise da chi ha realizzato la campagna pubblicitaria.

Nella fase di creazione della campagna pubblicitaria, si potrà scegliere se gli annunci debbano seguire un formato unicamente testuale o anche grafico.

Potremo anche decidere se includere o escludere partner di ricerca, come Google Maps e Youtube.

La Rete di Ricerca riesce meglio a coinvolgere l’utente, in quanto è capace di mostrare gli annunci, se effettivamente vengono cercati il prodotto o il servizio che stiamo pubblicizzando. In questo modo si va in contro all’utente, gli si spiana la strada per poter soddisfare un suo bisogno.

Fare inserzioni tramite Google Ads è la soluzione pubblicitaria più efficace per essere trovati dagli utenti sui motori di ricerca. Consente la pubblicazione di annunci relativi ai prodotti e servizi offerti dalla propria azienda, ponendoli in posizione di forte visibilità, così da indirizzare potenziali clienti sul proprio sito web.

Quando impostare una campagna di ricerca rispetto agli altri tipi di inserzione.

Scegliere tra una campagna di ricerca piuttosto che una display, oppure una video, attraverso Youtube, è una questione che deve essere decisa in base a quello che è il proprio business, il target e gli obiettivi che ci si è prefissati, nonché il budget a disposizione.

Impostare una campagna Google Ads efficace

I vantaggi di una campagna Ads, se studiata e realizzata su misura per le proprie esigenze, rappresentano una scelta vincente per raggiungere subito gli utenti interessati al nostro business. Se ottimizzata in modo professionale sarà anche molto più economica rispetto ad altre forme di pubblicità più tradizionali.

Stabilire con attenzione un target al quale destinare i nostri annunci pubblicitari , è una delle regole per pianificare una campagna Ads in modo efficace.

I vantaggi di Google Ads: Sfruttare le ricerche geolocalizzate

A volte pur avendo studiato a fondo come realizzare una campagna Ads capita che non si ottengano i risultati sperati. Questo può avvenire a causa di una strategia che non tiene in considerazione le potenzialità del marketing locale. Il problema si risolve ottimizzando la nostra campagna adottando una strategia di marketing che punta al mercato locale, dove la nostra azienda opera, ha un punto vendita o presta i propri servizi.

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La geolocalizzazione è tenuta in grande considerazione negli attuali algoritmi dei motori di ricerca, Google in primis

Grazie alle impostazioni che troviamo in fase di configurazione della campagna Google Ads, abbiamo la possibilità di ottimizzare gli annunci permettendoci di calibrare l’offerta in funzione di specifiche aree geografiche. E’ cosi possibile ottimizzare la visualizzazione dei messaggi pubblicitari sui motori di ricerca in base alla località stabilita.

E’ sufficiente scegliere come target le persone che si trovano nelle località geografiche dove si svolge la nostra attività o che hanno mostrato interesse verso il nostro business.

Tra gli obiettivi di una campagna Ads locale vi è quello di indurre i clienti al contatto telefonico o di veicolarli verso il punto vendita locale.

Nel momento in cui un potenziale cliente farà una ricerca, questa verrà influenzata dalla località in cui si trova l’utente e dai termini che utilizzerà. Questo farà si che il potenziale cliente sia esposto agli annunci della campagna Ads localizzata e gli verranno mostrate informazioni. Il nome dell’azienda, l’attività che svolge, l’indirizzo e i vari recapiti.

Bisognerà lavorare sulle aree geografiche prescelte e profilare accuratamente il target dei potenziali clienti.

Le parole chiave sono sempre di importanza strategica. Keywords troppo competitive e budget bassi difficilmente daranno risultati. La corretta realizzazione della campagna Ads dovrà contenere keywords long tail composte da elementi che richiamano il territorio che ci interessa.

Ad esempio, se l’inserzionista gestisce un’attività locale, lo scopo della campagna Google Ads sarà quello di intercettare tutti i potenziali clienti di quella zona. Grazie alla profilazione e targetizzazione geografica è possibile promuovere la propria attività sui motori di ricerca, esclusivamente in città, provincie e regioni, dove l’inserzionista esercita la sua attività. In questo modo si eviterà di sprecare budget per raggiungere utenti lontani dal proprio territorio di competenza e che difficilmente si convertiranno in clienti.

Una volta individuate le long tail keyword adatte al tipo di inserzione, sarà necessario specificare nella keyword la località di interesse. Facciamo l’esempio di una persona che sta cercando un ristorante a Siena. Il solo termine ristorante sarà troppo generico come keyword, mentre “ristorante specialità toscane Siena”, è un termine già molto più specifico. Addirittura “ristorante specialità toscana Siena centro” è una query di ricerca molto dettagliata dalla quale si intuisce che l’intenzione dell’utente non solo è quella di cercare un ristorante che propone specialità toscane: lo vuole a Siena e che sia in pieno centro.

Le long tail keyword, avranno un volume di ricerca sicuramente inferiore rispetto alle parole chiave generiche, come ad esempio “ristorante”, ma avranno di conseguenza anche meno competizione e genereranno più click con il budget investito nella campagna promozionale, rispetto ad un eventuale utilizzo di parole chiave generiche.

Veicolare nuovi visitatori presso il punto vendita locale o indurli al contatto telefonico

Un’attività di promozione localizzata può essere articolata in più campagne come Google Ads Search, Google Ads Display, Mobile e attraverso i Social Network.

Il nostro target saranno quindi persone che si trovano nelle località geografiche dove svolgiamo l’attività e che hanno mostrato interesse verso ciò che offriamo.

Le estensioni di chiamata sulle campagne Google Ads

Durante la preparazione della campagna pubblicitaria, per incrementare i contatti telefonici da parte di potenziali clienti, è possibile attivare le estensioni di chiamata.

Questo tipo di estensioni, altro non sono che Call To Action presenti nell’inserzione mostrata dal motore di ricerca. In parole più semplici, sono un invito alla chiamata telefonica, che se viene cliccato, fa partire una telefonata al numero presente nell’annuncio.

Le estensioni di chiamata normalmente generano ottimi riscontri su attività locali e abilitando il monitoraggio delle chiamate generate, tutte le telefonate saranno tracciate all’interno della nostra campagna Ads.

Con un’accurata selezione del target a livello geografico, unita ad una ricerca di keywords long tail, si ottengono campagne Ads local ottimizzate al meglio, su misura con il budget stabilito e il tipo di attività che dovranno incentivare.

Come abbiamo visto le variabili per poter realizzare una campagna Google Ads efficace sono molteplici.

Sbagliare il target oppure non saper approfittare della possibilità di localizzare gli annunci può voler dire buttare via dei soldi.

Se sei nella necessità di promuovere il tuo business, anche localmente e non puoi permetterti di sprecare il budget a disposizione rivolgiti a MG Group, la migliore web agency a Ravenna. I nostri esperti di Web Marketing sapranno proporti soluzioni in linea con le tue necessità.

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Storytelling: la sua importanza per un’azienda di successo

Come le storie possono rafforzare un brand

 Il termine storytelling può far pensare a qualcosa di nuovo e moderno, in realtà si tratta di un meccanismo antico, che da sempre ha un’importanza fondamentale per gli individui, in tutti gli ambiti. Dopotutto ci raccontiamo storie ogni giorno, non possiamo farne a meno e queste ultime non si limitano al campo della narrativa, ma si estendono a qualsiasi forma di contenuto.

Anche nel marketing le storie sono importantissime, molti marchi internazionali hanno sfruttato la narrazione per raccontarsi, per entrare in sintonia con il proprio pubblico. Non c’è nulla di meglio per un brand infatti, che entrare dentro la vita dei propri potenziali clienti e lasciare emozioni forti, che non facciano dimenticare molto facilmente un prodotto o un servizio.

I brand creano storie? Le storie creano marchi? Oppure il potere della narrazione dei brand è così pervasivo che non possiamo nemmeno capirne i confini?

STORYTELLING: UNA STRATEGIA CHE FA LA DIFFERENZA

Ovviamente ai tempi del web marketing e dei social network, lo storytelling trova il suo terreno fertile, si moltiplicano infatti gli strumenti e i modi in cui possono essere veicolate le storie. Dobbiamo pensare al fatto che raccontare e condividere storie è una attività fondamentale per ogni essere umano; ecco perché sfruttare questa caratteristica nel marketing online può essere davvero fondamentale per ogni tipo di business.

Insomma, in una strategia di content marketing, lo storytelling dovrebbe avere uno spazio non indifferente.

Tuttavia, indipendentemente da quanto efficace possa essere (e dovrebbe essere) lo storytelling, è spesso frainteso, sia dal punto di vista del content marketing che del branding.

Infatti in molti lo vedono come una semplice tecnica nella creazione di contenuti scritti e visivi. In realtà, oltre a questo aspetto, ce ne sono molti altri; inoltre, l’uso dello storytelling nel content marketing si è evoluto e continuerà sempre ad evolversi.

UN PROGETTO A LUNGO TERMINE 

Quindi, come creare contenuti interessanti e che colpiscano nel segno? Come fare in modo che le storie si attacchino alle persone per non staccarsi più? Ma soprattutto come inventarsi uno storytelling che non si limiti a una singola storia, ma che possa identificare un brand in maniera coerente e a lungo?

In questo senso mi vengono in mente gli spot pubblicitari di Ikea, sempre molto accattivanti e incisivi; oltre a questo però c’è una cosa che li distingue dagli altri: già nei primi secondi riconosci subito che si tratta proprio di uno spot di quel brand. La multinazionale svedese ha saputo adottare uno stile unico nel narrare le proprie storie, ciò rende i suoi spot vincenti.

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COSA VOGLIONO LE PERSONE

Senza andare a scomodare i colossi mondiali, ogni PMI deve saper fare un content marketing che spinga sui punti di forza della propria azienda. Tutto parte, come sempre dalle persone: sapere ciò che vogliono è fondamentale per costruire uno storytelling efficace. C’è da domandarsi cosa piace alla gente, cosa vogliono condividere, di cosa gli interessa parlare. Tutto ciò in concomitanza con azioni strategiche anche in altri ambiti; lo storytelling è solo una delle azioni di una corretta presenza online.

Come abbiamo detto, sono le persone a fare le storie, e il brand deve saper cogliere questa opportunità: che tipo di esperienze ha il cliente con il vostro marchio, che non può avere con nessun altro? Questo un buon punto di partenza.

SGUARDO AL RISULTATO

Lo storytelling non è un esercizio di stile, ma una questione di coerenza e adattamento ai bisogni umani in evoluzione. La coerenza deve risiedere nel fatto che i contenuti proposti devono servire a rafforzare lo status del tuo marchio e a veicolarlo nel modo migliore possibile. I bisogni umani sono fondamentali per dare uno sfondo alle tue storie.

Proprio come una fiaba, una storia di branding accattivante deve avere tre atti che creano la situazione, raccontano il conflitto e offrono una soluzione. Tuttavia, le storie di business sono uniche perché richiedono un quarto elemento: un invito all’azione, che è spesso indiretto.

L’obiettivo finale del content marketing è quello di ispirare, motivare al cambiamento e quindi incoraggiare all’acquisto di un prodotto o attrarre persone nel tuo negozio. È il risultato desiderato che indirizzerà la giusta storia da raccontare.

RIBALTARE LE PROSPETTIVE CON LO STORYTELLING

Le storie devono essere personali: pensa a come è nato il tuo marchio, cosa ti ha ispirato per creare l’azienda e qual è la tua mission. In particolare poi, bisogna pensare a alle esigenze del pubblico che potrebbe sceglierti. Le storie devono essere avvincenti e spesso emozionali, tuttavia, una tecnica molto efficace, consiste nel raccontarsi tramite le esperienze dei clienti. In questo caso viene ribaltata la prospettiva: l’azienda diventa la protagonista indiretta, mentre è il cliente a svolgere il ruolo principale. Infatti un cliente alle prese con i benefici che la tua impresa può apportargli, che viene mostrato o raccontato nel momento in cui trova le risposte alle sue domande, rappresenta il tuo asso nella manica. Le narrative dei clienti hanno il maggiore impatto a lungo termine sui marchi.

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Tessere le lodi in maniera auto-celebrativa, spesso può essere controproducente: meglio che sia qualcuno che fa da testimone ed esalta i tuoi prodotti o servizi. Costruire il proprio storytelling basandosi sul come la vostra azienda può risolvere i problemi di chi la sceglie, è una tecnica sempre vincente.

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CONOSCI IL MEZZO

Qualsiasi mezzo può essere utilizzato per raccontare una storia: un blog, uno spot tv, un articolo di giornale, i canali social, un sito web, e chi più ne ha più ne metta. Non è da sottovalutare il fatto che ogni mezzo suscita una reazione diversa nel pubblico; così, le storie devono essere adatte al mezzo comunicativo che si sceglie. La chiave del successo è capire quale storia raccontare in uno specifico medium. Messaggi brevi e scattanti, di forte impatto visivo funzionano meglio su televisione e web; una narrazione più articolata può essere ottima quando si tratta di conferenze e seminari, solo per fare degli esempi.

In questi ultimi due casi, per essere un buon narratore, devi ascoltare il tuo pubblico in modo da poter davvero comprendere i loro desideri e preoccupazioni, le loro convinzioni e atteggiamenti. Devi continuare ad ascoltare mentre la tua storia si sviluppa così da valutare le reazioni del tuo pubblico in diretta.

Emozione, autenticità, connessioni personali e guida all’azione. Questo è tutto ciò che riguarda la narrazione. Le regole della narrazione rimangono sempre quelle, bisogna solo saperle adattare ai tempi, ai mezzi e ai pubblici che cambiano e si evolvono.

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